Più lavoro per i medici «fiscali»

Più lavoro per i medici «fiscali» Il decreto sulle visite domiciliari creerà nuova occupazione Più lavoro per i medici «fiscali» ROMA — I ministri della Sanità e del Lavoro hanno firmato il decreto con il quale vengono regolamentate le modalità per l'effettuazione delle visite mediche domiciliari di controllo del lavoratori disposte dall'Inps, sia d'ufficio sia su richiesta di altri Istituti previdenziali o dei datori di lavoro. Il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Benito Meledandri, ha sottolineato che Ù provvedimento, tra l'altro, offre una nuova possibilità di lavoro per 1 medici che non hanno ancora trovato inserimento nel servizio sanitario nazionale, come dipendenti o convenzionati. «La firma del decreto, in un momento di crisi di governo, rappresenta — ha aggiunto Meledandri — un notevole ■successo per la categoria medica, conseguito grazie alla volontà ed all'interessamento dell'Ordine dei medici e del consiglio di amministrazione dell'Inps». Medici — Il decreto stabilisce che presso le sedi dell'Inps vengano predisposte liste di medici al quali affidare l'Incarico «con criteri idonei a garantire mediante la piena disponibilità dei sanitari la massima efficienza e tempestività dei servizi di controllo». Circa l'iscrizione dei medici nelle liste si precisa che «sono fatte salve le incompatibilità derivanti dagli ordinamenti che disciplinano il rapporto di lavoro dei medici interessati o dai rapporti convenzionali stipulati con le unità sanitarie locali». Visite — La visita di controllo dev'essere eseguita nella stessa giornata in cui ne è stata data comunicazione al medico, se tale comunicazione è stata effettuata nelle ore antimeridiane, e non oltre la data successiva negli altri casi il lavoratore ammalato deve essere reperibile dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 di tutti 1 giorni, domeniche e festivi compresi. Dopo la visita il medico è tenuto a compilare quattro esemplari di un apposito modulo: il primo sarà consegnato al lavoratore, gli altri tre verranno trasmessi al datore di lavoro (senza l'indicazione diagnostica), all'Inps e all'ufficio liquidatore Contestazioni — «Qualora — prescrive il decreto — il lavoratore non accetti l'esito della visita di controllo deve eccepirlo seduta stante al medico, che avrà cura di annotarlo sul referto». Irreperibilità del lavoratore—In caso di assenza del lavoratore, il medico deve darne comunicazione all'Inps lasciando anche un avviso all'interessato in cui lo si invita a presentarsi al controllo ambulatoriale nel competente presidio sanitario pubblico il giorno successivo non festivo. Sempre che il lavoratore non abbia già ripreso la sua attività.

Persone citate: Benito Meledandri, Meledandri

Luoghi citati: Roma