Parà di leva ucciso a Pisa

Para di §®wa u€€Ìso a Pisa Fermato un commilitone Para di §®wa u€€Ìso a Pisa W(^Sft-^rf'tóievB^àracài dutista .di. vent'armi. Roberto | Stoppa, abitante a Magenta In via Fontana 1, è stato ucciso a coltellate nella notte di venerdì, alla periferia di Pisa. Con l'accusa di omicidio volontario è ora in stato di fermo un altro paracadutista, il ventunenne Victor Cesare Turtoro, nato a Johannesburg da genitori italiani. Alle 22,30 di venerdì, Roberto Stoppa (che indossava abiti borghesi) si è presentato barcollando davanti al ristorante «Torregrossa», lungo la via del Brennero: si comprimeva l'addome insanguinato. Il giovane, prima di potere pronunciare una parola è crollato a terra sulla porta del locale. Avvertita la polizia, il para veniva trasportato al pronto soccorso e subito trasferito in camera operatoria dove veniva sottoposto ad un difficile intervento chirurgico con l'asportazione di una parte del fegato e del rene sinistro. Quattro ore più tardi, però, per sopraggiunte complicazioni, Roberto Stoppa cessava di vivere. Le indagini sono presto giunte ad una conclusione. Recuperata l'arma del delitto (un coltello a lama rigida lun- WÉSdtm%metri) ad^Sn^Knti( nàto di metri dal ristorante, | gli Inquirenti interrogavano alcune persone che avevano visto lo Stoppa discutere animatamente con un altro giovane. Intanto si era presentato ih caserma il paracadutista Victor Cesare Turtoro: aveva il volto tumefatto ed appariva in stato confusionale. I carabinieri lo hanno fermato e successivamente il sostituto procuratore, dott. Giuseppe Perrone, lo ha interrogato a lungo. Il Turtoro avrebbe ammesso di avere avuto un alterco con il commilitone fino ad uno scambio di pugni. Nessuna ammissione sulla proprietà e l'uso del coltello. Sopra la branda dello Stoppa, nella scuola di paracadutismo, i carabinieri hanno tuttavia prelevato un coltello di modello identico a quello usato nella lite, il che porterebbe ad escludere che l'arma usata fosse di proprietà della vittima. Non si conoscono per il momento i motivi della lite; forse questioni d'interesse, mentre non si esclude un aggancio con il mondo della droga. La zona è infatti frequentata da spacciatori, r. c.

Persone citate: Giuseppe Perrone, Roberto Stoppa, Torregrossa, Victor Cesare Turtoro

Luoghi citati: Magenta, Pisa