L'intellettuale Usa ha paura dell'Italia

L'intellettuale Usa ha paura dell'Italia H terrorismo arabo frena gli scambi culturali L'intellettuale Usa ha paura dell'Italia ROMA — La paura del terrorismo spinge anche gli accademici a disertare l'Italia. Non solo le masse di generici turisti ma i professionisti dell'Intelletto optano quest'anno per un prudente rinvio. I protagonisti del convegno sulle •Forme della memoria- che si tiene in questi giorni al Centro internazionale di linguistica di Urbino dovevano essere cinque studiosi americani di intelligenza artificiale. Ma nessuno di loro è venuto. Anche negli altri simposi estivi che il Centro organizza ogni mese di luglio le presenze di docenti dagli Usa sono dimezzate. All'Usis, il servizio di informazioni dell'ambasciata americana, non hanno statistiche ufficiali. Ma. con qualche reticenza, ammettono che una flessione c'è stata perfino nei loro programmi di scambi culturali. Fra chi è mancato alTappello ci sono uno specialista ni studi americani e il rappresentante di una casa editrice Usa che hanno rinunciato a un recente convegno del British Council a Sorrento. Le cancellazioni hanno .colpito anche il programma di conferenze di affari internazionali ed economici che l'Usis organizza fra la primavera e l'estate in collaborazione col Dipartimento di Stato Usa e istituiti accademici d'oltre Atlantico. Su 36 esperti ne sono mancati 6. -Non sempre sono i pro¬ fessori ad avere paura, ma si trovano a far parte di una catena di timori che coinvolge studenti e famiglie* dice Pino Palone, direttore del centro di Urbino. •Spesso — spiega — i docenti universitari partecipano a convegni in Paesi europei perché si trovano già in loco per insegnare nei corsi estivi che numerose università americane organizzano nel vecchio continente*. Proprio questi corsi sonò 1 più colpiti per la mancanza di studenti. Le frequenze estive nella settantina di università e college statunitensi nel nostro Paese hanno subito cali del 25-30, a volte anche del 40 per cento. In alcuni casi i corsi sono stati addirittura cancellati. E' ciò che è capitato al corso in legge della Tempie University di Roma. A Firenze lo Studio Art Centers International che Insegna storia dell'arte, pittura, cinema e arti applicate ha visto diminuire 1 suoi iscritti del 40 per cento. Minori le perdite subite dalle università di Syracuse e di Stanford, mentre l'American Institute for Foreign Studies ha visto i suoi stu denti di lingua e letteratura italiana scendere in un buon terzo. «Rispetto alle nostre attese ne sono venuti anche abbastanza* dice la direzione. •Gli studenti hanno cominciato a disdire subito dopo il rald americano in Libia di aprile. Certe volte loro avrebbero voluto venire, ma a opporsi erano i ge¬ nitori* dice Giancarlo Traverso, direttore della State University of New York at New Pals di Urbino, dove le defezioni hanno toccato un quarto degli iscritti. Nella cittadina universitaria delle Marche i vuoti sono vistosi. *Basta guardare la mensa dell'ateneo che d'estate ospita soprattutto stranieri: Quest'anno è il deserto*, aggiunge il professor Traverso. Sempre a Urbino, per superare il problema posto dalla carenza degli iscritti, la University of Central Florida e quella della Sud Carolina hanno deciso di associarsi: gli studenti bastavano per un solo corso. Ad Assisi 1 gruppi corali dell'Università della Carolina del Nord che ogni estate frequentano 1 corsi promosi dall'assessorato alla cultura, quest'anno non arriveranno. Alla John Hopkins University di Bologna, che accoglie ricercatori' di affari esteri e economia europea, sono invece sommersi dall'afflusso eccezionale. «Vendono dall'America proprio per decifrare e vedere coi loro occhi guanto accade qui in Italia* spiegano alla direzione. Quanto alla Rockfeller Foundation, il famoso centro di studi e conferenze che ha sede a Bellagio, 1 suoi edifici, con la bellissima Villa Serbelloni, sono stati provvidenzialmente chiusi per un anno proprio lo scorso maggio. Motivo ufficiale: ristrutturazione. M. Grazia Bruzzone

Persone citate: Giancarlo Traverso, John Hopkins, M. Grazia Bruzzone, Pino Palone, Rockfeller, Stanford, Studio Art, Traverso