De Benedetti: senza la Sme dovremo puntare sull'estero

De Benedetti: senza la Sme dovremo puntare sull'estero L'obiettivo resta la creazione di un grande gruppo alimentare italiano De Benedetti: senza la Sme dovremo puntare sull'estero MILANO — 'Aspettiamo la sentenza del tribunale ma non credo proprio che il problema della Sme verrà risolto dalla decisione del giudice. Sicuramente, qualunque sia la decisione, una delle parti farà opposizione». Cosi Carlo De Benedetti, alla vigilia della sentenza romana sul contenzioso tra Buitonl e Iri (si prevede che la decisione possa venir resa nota oggi), si è espresso nel corso dell'assemblea Cir. «Quando abbiamo acquistato la Buitonl — ha proseguito De Benedetti — pensavamo alla creazione di un grande polo alimentare in Italia. Le complicazioni del caso Sme hanno imposto gravissimi danni non solo ai vertici della finanziaria dell'in ma anche alla Buitonl». E allora? 'Pensiamo sempre alla creazione di un grande polo alimentare in Italia. Se non potremo farlo con la Sme ci rivolgeremo da un'altra parte. Il polo alimentare avrà base sempre in Italia ma con forti ramificazioni all'estero». Per De Benedetti, Insomma, la soluzione del caso Sme non potrà essere giudiziaria; in assenza di una decisione In tempi rapidi, la Buitonl si rivolgerà altrove. Larga parte degli investimenti, necessari per dare al gruppo le dimensioni di scala che la Cir ritiene ottimali, dovrà essere effettuata all'estero. Ma come la pensa il principale concorrente del gruppo Cir? Per la Iar (Industrie alimentari riunite) che riunisce Balilla, Ferrerò e Berlusconi l'interesse per la Sme non è affatto diminuito, anzi. .Non è vero — ha dichiarato Albino Canapini della Balilla, rappresentante legale della Iar — che il protrarsi della vertenza abbia danneggiato la Sme. Inoltre il gruppo, nel suo complesso, mantiene un valore strategico estremamente significativo per la Iar. Un valore, tra l'altro, che non perde di attrattiva a causa di qualche miliardo di utili in meno». Queste le posizioni in campo alla vigilia della sentenza che é già stata redatta dal presidente della prima sezione del tribunale civile di Roma, il giudice Filippo Verde. B dispositivo è già stato redatto e il deposito dovrebbe avvenire proprio oggi, a Borsa chiusa Le previsioni? Le indiscrezioni romane danno per favorita la tesi dell'Ir! : il famigerato atto sottoscrìtto da Buitonl e Iri 11 29 aprile del 1985, insomma, non sarebbe un vero e proprio contratto (tesi Cir) ma una semplice intesa preliminare. u. b. • ATT — L'American Telephone and Telegraph, 11 gigante americano delle telecomunicazioni e maggiore azionista dell'Olivetti, ha riportato una caduta dell'8,5% dell'utile netto nel secondo trimestre, scendendo da 461 a 422 milioni di dollari, e l'azienda ne attribuisce la colpa alle ripercussioni più pesanti del previsto dello sciopero del dipendenti durato 26 giorni a giugno. Sempre nel trimestre aprile-giugno il fatturato si è ridotto dell'1,1% da 8659 a 8421 milioni di dollari. L'utile per azione é sceso da 41 a 37 cent mentre 11 numero medio delle azioni è salito da un miliardo e 54 milioni a un miliardo e 70 milioni. Carlo De Benedetti

Persone citate: Albino Canapini, Berlusconi, Carlo De Benedetti, De Benedetti, Filippo Verde

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma