Il Mare Nostrum della droga

Il Mare Nostrum della tìrbga Jgj Roma, Pimpunità dei traffici nel Mediterraneo inquieta l'Italia Il Mare Nostrum della tìrbga Jgj JgjD sottosegretario Costa annuncia: «Q sono debolezze di alcuni Stati, compiacenze e corruzioni» - H Viminale intende citare davanti all'Orni quei Paesi che non collaborano nella lotta agli stupefacenti - Metà dell'hashish sequestrata era diretta al mercato interno - La «guerra» commerciale tra cocaina ed eroina ROMA — Diecimila chilogrammi di cannabis indica sequestrati in Italia dall'Inizio dell'anno, venti volte la quantità sequestrata nei primi sette mesi de 11'85: per Nerba» sembra cominciata un'epoca di boom. 'Delle cento tonnellate di hashish che quest'anno sbarcheranno in Italia — stima Raffaele Costa, sottosegretario agli Interni — {a metà sarà destinata al mercato italiano: L'offerta sarebbe cosi massiccia perché in larghe fasce della popolazione metropolitana le droghe leggere avrebbero acquistato una sorta di legittimazione sociale: uno studio del Viminale afferma che nelle grandi citta italiane l'8% degli abitanti ha fumato almeno una volta hashish o marijuana. L'espansione della cannabis si accompagna ad un riassetto del mercato Italiano delle droghe pesanti, proiettato verso nuovi equilibri interni. Con la cocaina in risalita e la grande incognita delle droghe sinictiene, il fenomeno più rilevante è la contrazione nel consumo di eroina. Secondo Costa, rispetto all'83-34 è quasi dimezzato. Lo confermerebbero la diminuzione delle morti da overdose (-50%), degli arresti di spacciatori di eroina (-15%), della quantità di eroina sequestrata (-40%). Eppure il numero del tossicodipendenti in cura, quasi tutti per disassuefarsi dall'eroina, non era mai stato alto come adesso: 22 mila nelle strutture pubbliche, 5100 nelle comunità terapeutiche. Costa nega che questo dato contraddica gli altri: .Semmai segnala che quote crescenti di tossicodipendenti tentano di uscire dall'eroina, anche perché le strutture adesso funzionano un po' meglio e danno qualche affidabilità. Le terapie sono più appropriate. Tre. quattro anni fa, nel 75% dei còsi si ricorrerà- di metadone', un succedaneo Ull'epocà somministrato Héppùre a scal^'tih&a^inf' volta dava dipendènza è non risolveva molto. Ora nelle strutture pubbliche il metadone compare ih meno della metà delle terapie, anche se nelle isole la percentuale sale al 92%; è le strutture private lo hanno messo al bando: Le tendenze opposte del consumi di «erba» e di eroina secondo Costa sarebbero determinate dall'atteggiamento prevalente nella società: se l'hashish nella cultura metropolitana in qualche modo è accettato, contro l'eroina mass media, Stato, volontariato e Chiesa sarebbero riusciti a creare un forte allarme sociale. Tuttavia non saranno certo le droghe leggere a conquistare le quote di mercato abbandonate dall'eroina: semmai, un'altra droga pesante, la cocaina. Che la tendenza sia questa. Costa lo ricava anche dalle statistiche sul sequestri. L'apice nèll'83: 223 chilogrammi. Poi la caduta dell'84: 70 chili. Nell'85 erano risaliti a 104. «Le fortune della cocaina — argomenta Costa — sono rimaste legate a lungo alle fortune della camorra, cui le grandi organizzazioni si sono rivolte intorno al 1980 con l'obiettivo di usare l'Italia come test per la penetrazione nel mercato europeo'. I colpi subiti dalla camorra si sarebbero perciò riflessi sul trafficò'di cocaina. Ma adesso quel binomio non è più cosi assoluto, altre organizzazioni sono apparse sulla scena. Il turn-over della manovalanza e dei quadri intermedi sarebbe vorticoso. «7 poliziotti con i quali ho parlato girando per le questure d'Italia raccontano che a distanza di dodici ore gli spacciatori arrestati sono già rimpiazzati: In questa sorta di guerra commerciale tra eroina e cocaina, potrebbe entrare un terzo contendente, le Designer-drugs: composti sinteti¬ ci con proprietà analoghe alle droghe pesanti di origine vegetale. Prodotti modificando la struttura chimica delle sostanze-madri, non risultano Illegali in base ai parametri Internazionali e ai criteri tecnici adottati dalla legislazione Usa. Per quanto le Designer-drugs non abbiano ancora varcato l'Oceano, 11 rischio che rappresentano non sarebbe remoto, come segnala un allarmato rapporto dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Ma nell'Immediato per l'Italia il problema che si pone è l'impunità del traffici nel Mediterraneo. Le Convenzione vigenti autorizzano le polizie a controllare e sequestrare navi in acque internazionali solo in base al sospetto che trasportino armi o schiavi. L'ipotesi di modificare il trattato, comprendendo anche il sospetto di traffico di droga, è stata scartata: si temeva che determinate poli' zie si avvalessero della clausola per .rubare, mercantili ad altri Paesi. Un secondo intoppo nasce dall'atteggiamento di alcune nazioni dell'area mediterranea: non si ritiene casuale che buona parte degli stupefacenti che viaggiano nel Mediterraneo provenga dagli stessi Paesi. 11 Marocco, la Siria e l'ingovernato Libano. Secondò Costa entrano in gioco 'non solo debolezze statuali, ma anche compiacerne e corruzioni'. Esisterebbe lo strumento per imporre condotte più leali agli Stati recidivi: l'Organismo Intemazionale per il controllo 'degli stupefacenti, creato pressòTOnu. E davanti a quel tribunale Costa ha intenzione di Citare le nazioni contro lè quali il Viminale ha raccolto-prove, per ottenere 1 chiarimenti e gli impegni che l'organismo mondiale può pretendere. Guido Rampoìdl Il sottosegretario Costa

Persone citate: Raffaele Costa