Blitz antidroga in Messico

Blitz antidroga in Messico Dopo la Bolivia, accordo per un'altra operazione statunitense Blitz antidroga in Messico Da quest'autunno aerei irroreranno con erbicidi i campi di papavero NEW YORK — Sei aerei americani pilotati da personale civile sotto contratto con il Dipartimento di Stato parteciperanno quest'autunno ad un'operazione di sradicamento di coltivazioni di papavero in Messico: lo ha rivelato ieri il Jveto York Times. L' annuncio segue di poche ore la notizia secondo la quale 11 personale militare americano equipaggiato con 6 elicotteri Black Hawk 0 già in azione in Bolivia per distruggere una trentina di laboratori di taffinazione di coca nascosti nella giungla e le centrali strategiche del narcotraficantes della regione di Beni I sei aerei che saranno impiegati in Messico saranno del tipo Trash, 1 più adatti nella irrorazione di erbicidi. A differenza dell'operazione in Bolivia, in Messico si metterà in esecuzione un piano che prevede la distruzione di coltivazioni di papavero per oppio nelle regioni di Sinaloa, Durango e Chihuahua. Le autorità bollvlane Infatti non si sono dette d'accordo con quelle americane sull'opportunità di distruggere le coltivazioni. U punto di vista boliviano preoccupa le autorità americane, secondo le quali il modo più efficace per ridurre e forse mettere fine al ruolo della Bolivia come uno dei maggiori paesi produttori di foglie di coca e, di recente, anche della raffinazione di cocaina, è quello di distruggere le coltivazioni. Secondo l'ambasciatore boliviano a Washington, Fernando Illanes, l'operazione però riguarda solamente la distruzione di laboratori e di basi strategiche usate dai trafficanti. 'Certamente — ha detto — se potessimo procedere allo sradicamento, questa sarebbe la soluzione ideale. Ma non possiamo raggiungere questo scopo con i mezzi adesso a disposizione'. Nell'operazione In Bolivia descritta dal ministro degli Interni Fernando Barthelemy. di natura «repressiva», il personale militare americano avrà una funzione prettamente «tecnica» e non parte¬ ciperà ad eventuali confronti a fuoco. La notizia della partecipazione americana in Messico è trapelata In occasione di un'audizione congressuale dell'assistente segretario di Stato per le questioni riguardanti il traffico internazionale dei narcotici. Ann Wrobleski. Questa ha precisato che l'Intervento In Messico è stato concordato lo scorso 18 giugno. Secondo il servizio doganale americano, il Messico è una delle fonti principali di approvvigionamento di eroina e marijuana del mercato degli stupefacenti americano. Dal Messico proverrebbe inoltre 11 30 per cento della cocaina che entra annualmente negli Stati Uniti. Sono frattanto iniziate, ieri le Incursioni del soldati americani e del Leopardi (le squadre antinarcotici) boliviani contro diversi laboratori per la raffinazione della cocaina nascosti nella giungla a Nord-Est della Bolivia. Fonti statunitensi e bollvlane specificano che 11 via alle ope¬ razioni è stato dato nella tarda mattinata di ieri. I sei elicotteri Black Hawk Impegnati nei raid si sono levati in volo dalla fattoria Josuanl una volta anch'essa base dei trafficanti di droga ed ora utilizzata come campo dai militari. Oltre alla base della fattoria Josuanl 1 militari statunitensi e le forze speciali del governo boliviano possono servirsi dell'aeroporto della città di Trinidad. Le autorità hanno concesso loro il permesso di rispondere al fuoco se attaccati L'arrivo di 160 baschi rossi nel Beni, la sconfinata riserva di cocaina della Bolivia, ha provocato già polemiche e reazioni in diversi ambienti, per contrattaccare l'offensiva delle truppe combinate bollvlane e statunitensi: la sorte di 100 mila braccianti che vivono grazie alla tossicodipendenza, la sovranità territoriale violata da soldati stranieri, l'ingerenza di Reagan negli affari interni dei paesi.

Persone citate: Fernando Barthelemy, Fernando Illanes, Reagan, Trinidad