E l'Italia con Israele si batte per il 5° posto

E l'Italia con Israele si batte per il 5° posto Se vincono stasera gli azzurri affrontano la Spagna E l'Italia con Israele si batte per il 5° posto DAL NOSTRO INVIATO MADRID — Si toma finalmente a giocare e si dimenticheranno cosi le macroscopiche pecche di un'organizzazione improvvisata e tele-dipendente al punto da cambiare due volte nel giro di 24 ore il calendario? Bianchini appare teso, alla vigìlia del match conlsraele: sa che in due partite mettiamo in gioco il nostro mondiale. L'obiettivo minimo era il sesto posto'ma. come dice giustamente Marzorati, «il 5° posto può andarci bene, il 6° ci starebbe stretto, perché se siamo inferiori alla Jugoslavia, possiamo oatterci da pari a pari con Spagna e Brasile». Perdere con Israele, del resto, è impensabile: inutile mettere le mani avanti ricordando che abbiamo dovuto registrare due battute a vuoto, negli ultimi Europei e nelle preolimpiche dell 80: in entrambi i casi infatti per noi si trattava di partite ormai ininfluenti, che affrontammo senza l'indispensabile concentrazione. Né gli israeliani sono più quella banda di corsari che, una decina d'anni fa, incominciò a crearci sorprese e grattacapi, a partire da una finale di Coppa Campioni a Belgrado, tra il Maécàbi'-'e l'allorà invincibile Mobilgirgi. «Ho dovuto fare la rivoluzione dopo le Olimpiadi di Los Angeles» dice Zvi Cherf, giovane allenatore della nazionale. A tenere ancora alta quella bandiera c'è l'eterno Miki Berkowitz, terrore delle nostre difese da quando, nell'80, ci rifilò ben 41 punti. Ma anche lui, in questo Mundial, viaggia a corrente alternata. Pronostico tutto azzurro, naturalmente, ma sema illudersi che non possa esserci qualche trabocchetto sulla nostra strada: una giornata di particolare vena di Berkowitz e del suo compagno-erede Jamchy potrebbero crearci problemi ben più grandi di quelli che è lecito attendersi dalla coppia di lunghi made-in-America, Lassof e BirdCortis. Lassof, un pivot di 29 anni e 2,10, è in Israele da otto stagioni: ha avuto la pazienza di attendere il suo turno dietro ai mostri sacri Perry e Silver, e ora è indubbiamente il più continuo dei nostri avversari; Bird-Cortis invece di israeliano non ha assolutamente nulla, se non un passaporto acquisito tre anni fa, quando comprese, lui americanissimo di pelle nera e dal nome di Lavon Mercer, che quella era davvero anche per lui la terra promessa. Proprio contro questi due pivot che danno una nuova dimensione ad Israele ci troviamo con Costa recuperato al cinquanta per cento e con Polesello sofferente al piede sicbpcumctpcdmCcdsgdctipcptLl'qpb—oCpa sinistro, nel punto esatto in cui sfrega la scarpa, per un banale quanto doloroso impatto con la porta della doccia, in albergo. «Contro Israele cerchiamo una vittoria dignitosa per eliminare una mina.vagante che minaccia il nostro obiettivo minimo, un posto tra le prime sei — proclama Bianchini —. Ma non ci nascondiamo che loro avranno il massimo stimolo, come nelle Coppe europee. Lassof e Mercer (cioè Bird-Cortis) sono due giocatori verticali, validi sotto canestro più che nel gioco orizzontale, per questo dovremo cambiare la tattica che una volta era di prammatica contro gli israeliani: non più gioco controllato, ma ricerca del contropiede. Anche perché, al di là del quintetto titolare guidato da un saggio Lippin. non hanno cambi all'altezza. Attenzione comunque al loro contropiede, sempre micidiale con l'imprevedibile Berkowitz». g. e. PROGRAMMA E ORARI — Ore 18: Grecia-Argentina; ore 20 Italia-Israele: ore 22 Cuba-Cina. La finale per il 5° posto verrà giocata domenica alle 12.