Verdiglione 4 anni e mezzo

Verdifllioiie/ 4 anni e mezzo Milano, la sentenza prevede anche cinque anni di interdizione dai pubblici uffici Verdifllioiie/ 4 anni e mezzo Colpevole di estorsione aggravata, circonvenzione di incapace e violenza privata - Due anni e 6 mesi a Scarso, ex collaboratore, pene minori a Latino, Castelli, Sangalli e Abbate Daga (gli ultimi tre hanno ottenuto 'a libertà provvisoria) -1 difensori preannunciano il ricorso in appello MILANO — Quattro anni, sei mesi di reclusione, 3 milioni di multa e 5 anni, di interdizione dal pubblici uffici per Armando Verdiglione: il verdetto della.2* sezione del tribunale penale è stato emesso ieri, dopo 23 ore di camera di consiglio. Nessun commento né da parte di Verdiglione, che ha seguito impassibile la lettura del dispositivo, né dai coimputati, .condannati a pene molto minori; soltanto Chiara Abbate Daga ha abbracciato, piangendo, il suo avvocato Luigi Mariani. Silenzio anche tra 11 pubblico, che ha lasciato lentamente l'aula. E' stata una sentenza articolata su ognuna delle singole vicende ricostruite dalle parti lese — già parti civili, risarcite prima dell'inizio del processo — e, sta per Verdiglione sia per i suoi collaboratori, i giudici hanno modificato alcuni titoli dei reati addebitati. Cosi, il principale imputato risulta assolto per insufficienza di prove dall'abbandono d'incapace riguardante Giovanna Fantò (una giovane che era stata in analisi con Giuliana Sangalli, e che, in preda a delirio mistico, fu lasciata in una pensione), e viene invece riconosciuto colpevole di un'altra serie di reati. Estorsione per la vicenda Vallerò (in analisi con Rena¬ to Castelli), medesimo reato, più circonvenzione d'incapace e truffa — addebiti non contestati nei capi d'accusa — per Calderoni (che alla Fondazione versò 170 milioni e, mentre era in analisi con Fabrizio Scarso, fu ricoverato in un reparto psichiatrico), violenza privata per gli schiaffi a Laura Anselmi (in analisi con Chiara Abbate Daga), truffa — invece, di estorsione, come nella prima imputazione — per la stessa Anselmi (che al gruppo diede 10 milioni) e tentativo di circonvenzione d'incapace (altra accusa precedentemente non formulata) per la vicenda Fantò. La responsabilità, di Armando Verdiglione è aggravata dalla «continuazione» fra i diversi reati, e dall'avere agito in qualità di capo della Fondazione Interna zionale di Cultura che porta 11 suo nome. . . . Le decisioni dei giudici per i coimputati sono state.di 2 anni, 6 mesi e 1 milione mézzo di multa a Fabrizio Scarso, per estorsione, truffa e circonvenzione d'incapace; 1 anno. 10 mesi e 800.000 lire à Renato Castelli, per estorsione relativa soltanto ad un assegno di 27 milioni firmato da Vallerò; 1 anno, 2 mesi e 600.000 lire a Giuliana Sangalli, per abbandono d'incapace e tentativo di circonvenzione (non più di estorsione, come nella prima ac¬ cusa); 8 mesi e 400.000 a Chiara Abbate Daga, condannata per concorso in truffa ai danni di Anselmi (anche questo reato è stato derubricato. 11 titolo originale era estorsione) e assolta invece dalle accuse di Paola Montereale, la cui testimonianza è stata ritenuta non credibile; 6 mesi per abbandono d'incapace a Mario Latino, che portò la Fantò nella pensione. La sentenza ha concesso la sospensione condizionale della pena, con l'immediata scarcerazione, di Abbate Daga, Castelli e Sangalli. Tutti gli avvocati presenteranno appello; i legali di Verdiglione e di Scarso chiederanno anche la libertà provvisoria o. in subordino, gli arresti domiciliari, avvalendosi pure della considerazione che, a differenza dell'originaria imputazione di estorsione aggravata e continuata, i reati riferiti nella sentenza ammettono tale provvedimento. Anche 11 pubblico ministero si è riservato di appellarsi per aicuni aspetti del verdetto: aveva chiesto 6 anni per Verdiglione, pene variabili da 2 anni e 8 mesi a 3 anni e mezzo per i collaboratori. Il processo è durato un mese con udienze in pratica quotidiane, mattino e pomeriggio Ieri la Fondazione Verdi' gitone ha informato che l'ai tività continuerà: ridotta per l'organizzazione di manifestazioni esterne, ma non per la casa editrice che! anzi, intende quanto prima pubblicare quel «t izlonirio di psicanalisi» in più vólti'rhi per 11 quale il ministèro dei Beni culturali stanziò un contributo di 800 milioni, poi bloccato — dopo una prima erogazione — In concomitanza con l'inizio dell'indagine giudiziaria. Il gruppo intende pure mobilitare «te forse politiche, culturali, imprenditoriali* per far ottenere la libertà provvisoria a Verdiglione e Scarso. La sentenza sarà attentamente esaminata anche dal giudice Istruì ore dottor Isnardi, nel cui ut? :iò è stata di recente fot ../.lizzata un'altra inchiesta riguadante 28 memo"? i. .a Fon dazione (fra cui ' analisti condannati), indiziati di associazione per delinquere, truffa, circonvenzione d'incapace, e altri reati. Oggi, intanto, si riunirà in assemblea la Klineln, una delle società del gruppo, titolare di 546 milioni del complessivo capitale di tre miliardi di un'altra società, la Kolonos, proprietaria della ex villa Borromeo a Senago, una delle due sedi della Fondazione. All'ordine del giorno, la richiesta di liquidazione della stessa Klinein. Ornella Rota Milano. Chiara Abbate Daga abbraccia il suo difensore

Luoghi citati: Milano, Senago