Nella nave 25 miliardi di hashish

Nella nave 25 miliardi di hashish : : : Fermata dai guardacoste nel Canale d'Otranto con 2 tonnellate di droga Nella nave 25 miliardi di hashish : : : Il carico doveva essere consegnato alle cosche pugliesi - L'appuntamento con un potente motoscafo che è riuscito a fuggire - In pochi mesi sono, state sequestrate tre imbarcazioni e dieci tonnellate d'«erba» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BARI — Con un agguato degno di un libro giallo due guardacoste della Finanza hanno bloccato il -Pelargos». un mercantile honduregno, che trasportava due tonnellate di hashish (oltre 25 miliardi di lire). In pochi mesi sono state sequestrate tre navi e dieci tonnellate di hashish, -la dimostrazione che in Italia - ha detto il sottosegretario all'Interno. Costa, la droga leggera ha conguistato un mercato vasto e stabile, probabilmente con un milione di utenti. Ci sono Stati, anche mediterranei, che contravvengono agli impegni internazionali tollerando per debolezza o compiacenza la produzione e il traffico degli stupefacenti.' Il -Pelargos» è stato intercettato, all'interno delle acque territoriali italiane, mentre si dirigeva all'appuntamento con un grosso motoscalo salpato dalla costa pugliese. -Il carico — dice convinto il col. Gaetano Nanula. comandante della legione barese delle Fiamme Gialle — era certamente destinato a cosche pugliesi di trafficanti di droga collegate con la camorra napoletana e la 'ndrangheta calabrese». La nave è sotto sequestro nel porto di Bari, dove ha attraccato ieri mattina, al molo Pizzoli, scortata da due guardacoste protagonisti della intercettazione e della cattura: •Genna» e «Senna» dotati di potenti motori da 300 cavalli, in grado insomma di competere con i motoscafi dei con trabbandieri che affidano spesso le loro speranze di fuga alla velocita. Il mare pugliese con il suo sconfinato litorale è da decenni la mèta preferita per lo sbarco di sigarette di contrabbando e della droga. Per il momento sono finite in carcere otto persone: componenti dell'equipaggio della nave pirata. Si tratta di sei greci, uno della Tanzania e un indiano, dei quali gli inquirenti non hanno fornito le generalità, tranne quelle del,' comandante : G. Vuomulìnopoulos. 52 anni, greco di Ermoupolis. Il mercantile è il •Pelargos» con stazza di 1250 tonnellate, lungo 66 metri. E' privo di bandiera e dei documenti di bordo, ma risulta iscritto al compartimento di San Lorenzo, Honduras. Infatti una segnalazione era giunta al comando della legione guardia di finanza di Bari dall'ufficio informazioni del comando generale del Corpo di Roma. Da Informazioni risultava che la «Pelargos» era salpata alcuni giorni fa da un porto del Medio Oriente (Libano o Turchia) con un carico di hashish destinato al mercato europeo attraverso l'Italia. La guardia di finanza sospettava che il carico sarebbe stato sbarcato proprio in Puglia, cosi com'era avvenuto altre volte. Sono stati dislocati servisi imponenti sia a terra, lungo il litorale, sia in mare. Due guardacoste erano dislocati a Nord, nella zona di Manfredonia, altri due a Otranto, nel cuore appunto del Canale. L'attesa è durata giorni. A terra un mezzo speciale, dotato di radar e di radio ricevente, si muoveva lungo il litorale per captare ogni segnale sospetto e quindi dare l'allarme ai guardacoste in agguato. Giovedì notte i radar dei natanti e del mezzo a terra hanno captato i segnali che attendevano. Un punto luminoso in mare in direzione dell'isola greca di Fano puntava con una rotta decisa verso le acque territoriali italiane. Un altro punto luminoso, proveniente dalla costa pugliese, sembrava diretto a un luogo di impatto con l'altro natante in mare aperto. Non era ancora un elemento sufficiente per scatenare l'intercettazione. Il via l'ha dato, dopo ore di ascolto, la radio di bordo della imbarcazione che era salpata dal litorale pugliese. «Dove siete, dateci la vostra posizione, dove siete-, hanno captato i finanzieri in ascolto. Ormai non c'erano più dubbi: il punto luminoso in mare aperto era la nave pirata segnalata, l'altro il motoscafo che navigava verso il luogo di incontro per prelevare le due tonnellate di pani di hashish. >< E' scattata.cosi l'operazione. I guardacoste si sono lanciati all'inseguimento della nave che hanno Intercettato prima che avvenisse l'incontro con il motoscafo. Quest'ultimo ha virato ed è riuscito ad allontanarsi dirigendosi verso la costa. L'interesse della guardia di finanza era tutto concentrato sulla nave emporio e al suo carico prezioso. Era già.in acque territoriali italiane quando la «Palargos» è stata avvistata. A bordo i componenti dell'equipaggio si davano un contegno disinvòlto. Si sono affacciati al parapetto e hanno salutato i finanzieri dei due guardacoste,che puntavano decisi sulla nave. Quando è stato segnalato l'alt, il comandante della nave pirata, ha invéce dato l'ordine contrario, facendo aumentare la velocità, tentando cosi di guadagnare le acque territoriali albanesi. E' iniziato un lungo inseguimento. L'abbordaggio dei finanzieri è avvenuto in acque internazionali, a venti miglia circa dall'isola di Fano. La nave veniva cosi sequestata e dirottata verso il porto di Bari dove, come già detto, è giunta ieri mattina. Vito Cimmarusti Bari. Un cane antidroga della Guardia di Finanza annusa i sacchi contenenti hashish sul ponte della nave honduregna «Pelargos» bloccata nel Canale d'Otranto (Telefoto Ansa)

Persone citate: Genna