Filippine, liberate le 10 suore ancora prigioniero l'americano

Filippine, liberate le 10 suore tuKOM prigioniero Vamericano Pagato un riscatto di 15 milioni al guerriglieri musulmani Filippine, liberate le 10 suore tuKOM prigioniero Vamericano MANILA — Le dieci suore carmelitane rapite venerdì scorso nelle Filippine dal guerriglieri musulmani dell'isola di Mindanao, sono state liberate. Il rilascio è avvenuto ieri alle 6,30 (le 0,30 italiane) dopo il pagamento di 10 mila dollari (15 milioni di lire). SI tratta Intanto ancora per ottenere la liberazione del missionario protestante americano Brian Lawrence, rapito sabato. Mercoledì l suol sequestratori avevano diffuso un messaggio registrato in cui il religioso esprimeva la speranza di potersi riunire ai suoi familiari ed amici «molto presto». Egli però aveva anche chiesto abiti invernali, facendo Intendere che 11 sequestro potrebbe anche proseguire a lungo. Tuttavia, seconcio il generale Outang, comandante militare della regione che ha coordinato le ricerche, 11 rilascio di Lawrence potrebbe avvenire anche nel. le prossime ore.* Gutang ha dichiarato anche che il rilascio delle dieci religiose è avvenuto senza pagamento di riscatto, ma altre fonti sostengono il contrario. Il leader musulmano Tarhata Alonto Lucman, per esemplo — che ha partecipato alle trattative per la liberazione — ha detto che sono stati pagati 200 mila pesos, due fucili automatici, due radiotelefoni e una promessa di amnistia. SI è appreso qui che il provicario generale dei Carmelitani Scalzi padre Bruno Zomparelli, ha dichiarato ieri in un'intervista alla Radio Vaticana di ritenere da parte sua credibile la notizia di un riscatto di 10 mila dollari circa 15 milioni di lire - che sarebbe stato pagato per ottenere la liberazione. Sul movente del sequestro, Zomparelli ritiene che -sia chiaro quello politico», consistente appunto nel tentativo di richiamare l'attenzione del governo per ottenere una certa autonomia e indipendenza. D'altra parte, l'aver mirato direttamente a delle monache di clausura, con le quali ha precisato il superiore del Carmelitani — 1 rapitori stavano In ottimi rapporti, non ha senso «se non per dare una prova e un segno politico al governo». Soddisfazione è stata espressa per la liberazione anche dal portavoce vaticano, monsignor GiuUo Nicollni. H vescovo Fernando Capalla ha riassunto Ieri le varie fasi del sequestro: venerdì sera 36 uomini hanno clrcon dato 11 convento, Invitando le suore a seguirli. A bordo di due imbarcazioni hanno poi raggiunto le montagne Butlg, a circa 45 chilometri da Marawi, dove sono state trattenute per cinque giorni. Capalla ha fornito una sua ver¬ sione sulle motivazioni del sequestro. Secondo questi (ma nessun esponente del ministero degli Interni ha confermato questa Ipotesi) all'orìgine della vicenda non vi sarebbero motivazioni politiche, ma solo «personali». I sequestratori avrebbero cioè chiesto che il loro capo, 11 funzionarlo statale Aragasl Pasandalan, venisse riassunto dopo essere stato licenziato sotto l'accusa di essersi appropriato di fondi pubblici. Riaccompagnata al convento, una delle monache ha dichiarato di sentirsi come •di ritorno da un picnic». La superiora, suor Maria Maddalena, ha detto al giornalisti: »5iamo state trattate molto, molto bene: ci hanno quasi viziate». Suor Maria Maddalena ha affermato anche di ritenere che 1 rapitori volessero soprattutto 'Sollecitare un po' di attenzione dal governo» per la loro causa,

Persone citate: Brian Lawrence, Bruno Zomparelli, Maria Maddalena, Zomparelli

Luoghi citati: Filippine