Dylan ritorna re a New York

Pylan ritorna re q New York Giovani conquistati da un rock frenetico al «Madison» esaurito Pylan ritorna re q New York Accolto con un'ovazione da 20 mila -1 nuovi arrangiamenti con Perry e gli Heartbreakers e nuovo disco NEW YORK — La tournée americana di Bob Dylan e Tom Petty, che è cominciata tre settimane fa a San Diego, California, e che durerà complessivamente otto settimane toccando 28 città, è giunta l'altra sera alla sua tappa più significativa, quella al Madison Square Garden di New York. La serata è stata memorabile, il famoso impianto sportivo al centro di Manhattan, che può ospitare circa 20 mila spettatori, era pieno fino agli ultimi posti: un pubblico misto, composto di trentenni e quarantenni, ma anche di giovanissimi, ha accolto Bob Dylan con una prolungata ovazione. Per molti degli spettatori più giovani, questa tournee rappresenta la prima occasione di vedere da vicino una leggenda vivente della musica, per quelli visibilmente non più giovanissimi (molti dei quali conservano ancora qualcosa nell'abbigliamento e nel modo di fare che dichiara un passato da hippie), la possibilità di abbandonarsi alle nostalgie della memoria. Bob Dylan, soprattutto con questo suo concerto al Madison Squadre Garden (che è stato replicato ieri e lo sarà ancora stasera) ha dimostrato, all'età di 45 anni, di avere molto da dire a tutti. Giacca bianca e pantaloni di pelle nera, visibilmente emozionato e compiaciuto per la calorosissima accoglienza dei newyorkesi, contornato da Tom Petty e dal suo gruppo «The Heartbreakers*, Dylan ha cominciato la serata con una vecchia canzone da un suo album di gospel. Nell'arco della serata, che è cominciata alle 20 e si è conclusa verso le 23,30, sono state eseguite 32 canzoni. Dylan ne ha cantate più della metà, coprendo quasi tutto il repertorio della sua lunga carriera, dai temi dell'impegno politico e sociale degli Anni Sessanta, come «Masters of war», alle ballate romantiche tipo «To Ramona*, fino alle più recenti, «In the garden» e «Shot of love». Frequente il riarrangiamento di grandi successi del passato, che soprattutto grazie al prezioso apporto di Tom Petty e della sua banda -The Heartbreakers» sembrano ritrovare nuova vita; eseguite ad un frenetico ritmo rock, hanno riscosso grande successo soprattutto tra il pubblico più giovane. H mo- mento più intenso della serata è stato a metà serata, quando Dylan, chitarra acustica e la famosissima armonica, si è esibito in due lunghissimi assolo, fra i quali *It ain't me, babe», a un ritmo frenetico e martellante, che ha mandato il pubblico letteralmente in visibilio per tutta la durata dell'esecuzione. Il concerto è stato un successo anche per tutta la parte eseguita senza Dylan da Tom Petty e il suo gruppo, una decina di brani fra cui «Refugee» e «Breakdown». Irresistibile il gran finale, soprattutto nelle tre ultime canzoni dei bis. A quel punto, Dylan, tolta la giacca e rimasto in gilet, accompagnato da tutta la banda, ha cantato il famosissimo «Lifce a Rolling Stone» e il pubblico ha cantato con lui. mentre molti accendevano fiammiferi e accendini. La stessa scena si è ripetuta durante l'esecuzione gli altri due bis. «Blowlng in the vAnd» e «Knocking on the heavens door» che ha chiuso in un'atmosfera di generale tripudio la serata. Bob Dylan, che per anni è rimasto in disparte, lontano dal grosso pubblico (non suonava a New York da circa Otto anni), smessi i panni del profeta ispirato, abbandonate le ambizioni messianiche, si ripropone con il taglio di questa serie di concerti • al giudizio di un pubblico di giovani, che potrebbero essere suoi figli. A giudicare dall'accoglienza calorosa ricevuta al Madison Squadre Garden, anche da parte di un gruppo di giovanissimi dall'aspetto "coel.. di punk incalliti, sembra aver scelto il momento e lo stile giusto per 11 rientro. In questi giorni, la Obs, sua casa discografica, si prepara a lanciare un suo album intitolato «Knocked outjoaded» nel quale Dylan, oltre, a vari motivi interpretati con Tom Petty e gli «Heartbreakers», esegue anche una lunghissima ballata scritta in collaborazione con il drammaturgo Sam Shepard, intitolata «Brownsville girl», che nelle anticipazioni della criticajyee%i- fi St*f^i>àt%gonata alle sue* 1 ffiH cor4posizioni"del passa "to. r. si.

Luoghi citati: California, Manhattan, New York, San Diego