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Pazienza interrogalo sull'attentato al Papa Sentito come teste nel carcere di Torino Pazienza interrogalo sull'attentato al Papa TORINO — Ancora un interrogatorio per Francesco Pazienza, detenuto ormai da circa un mese nel carcere delle Nuove. Questa volta il • faccendiere» è stato sentito, come teste, dal giudice istruttore Ilario Martella e dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Marini: sono i magistrati romani che continuano l'inchiesta sull'attentato al Papa. Dalla deposizione dell'ex agente segreto, che pare sappia tante cose degli scandali più torbidi degli ultimi anni in Italia, non sarebbero emerse novità importanti. Ha spiegato il suo difensore Nino Marazzita: «Quest'in' terrogatorio è servito piii che altro a completare quello precedente, fatto nel carcere di Manhattan durante la detenzione americana del mio assistito. Anche allora venne sentito per 12 ore dal dott. Martella: a lui Pazienza espose le sue teorie sull'attentato al Papa». Pazienza sarebbe stato sentito in particolare sul ruolo dei servizi segreti italiani ed esteri nell'aggrovi gliata vicenda di Papa Wojtyla: come ex uomo del Sismi, il «faccendiere» deve aver fornito ' parecchie indicazioni utili ai magistrati romani. Al precesso per l'attentato il turco AU Agca aveva detto: «Pazienza è venuto a trovarmi in carcere per offrirmi la libertà.. Dagli Stati Uniti era arrivata una memoria del «faccendiere», letta poi in aula, in cui Pazienza smentiva tutto, spiegando di non essere in grado di dare chiarimenti sulla vicenda. Domani è In programma un nuovo interrogatorio, Come è già accaduto varie volte. Pazienza sarà accompagnato su una macchina blindata, scortata da un elicottero dalle Nuove al palazzo di giustizia di Milano: al giudici lombardi l'ex agente segreto continuerà a raccontare la sua verità sul crack del Banco Ambrosiano.