Armi a Rebibbia legale arrestato

Armi a Rebibbia legale arrestato Armi a Rebibbia legale arrestato ROMA — Un noto penalista romano, l'avvocato Francesco Bona, la moglie di un terrorista nero pentito ed un agente di custodia del carcere di Rebibbia sono stati arrestati dai carabinieri su mandato di cattura del giudice istruttore Claudio D'Angelo. Al legale si contestano vari reati tra cui un ruolo attivo nell'introduzione nel carcere di Rebibbia di alcune armi che furono scoperte nel novembre del 1985, nascoste sotto il pavimento di una cella. •A Bona, inoltre, il magistrato ha contestato l'accusa di concorso in tentativo di evasione e il fatto di aver, insieme con altre persone da identificare, fatto giungere ad alcuni detenuti di destra una sostanza che produceva gravi forme di eritema e for■ me;tvescicolari. — a ì ■ Insieme con l'avvocato Bona è. finita in carcere anche Agnese Zoppis, moglie del «pentito. Stefano Soderi ni. che sarebbe, secondo quanto si è appreso, l'accusatore di Bona. Altre persone sono ricercate. I fatti contestati al penali sta si riferiscono, come si c detto, al ritrovamento in una cella di Rebibbia di coltelli di armi da fuoco, tra cui una pistola calibro 7.65 con sllen datore, ritrovamento che portò all'incriminazione e al giudizio dell'estremista di de jstra Andrea Calvi che è stato condannato alcuni giorni fa due anni di reclusione per detenzione e ricettazione di armi. Dell'agente di custodia ar restato si sa soltanto che ha 22 anni e che fino ad una settimana, fa. ha iprestato servi zio a Rebibbia, «oi

Persone citate: Agnese Zoppis, Andrea Calvi, Claudio D'angelo, Francesco Bona, Stefano Soderi

Luoghi citati: Roma