Caccia ai banditi del colpo miliardario

Caccia ai banditi del celpo miliardarie Roma, gli inquirenti valutano l'attendibilità di una telefonata br di rivendicazione Caccia ai banditi del celpo miliardarie ROMA — A due giorni dalla clamorosa rapina da un miliardo al furgone dell'Assipoi le indagini non hanno assunto una direzione precisa. L'unica novità è una telefonata, ricevuta da un quotidiano romano, nella quale un |:^èmi*dsswjfr88teta cava il colpo alle brigate rosse. Gli inquirenti stanno valutando l'attendibilità della rivendicazione: nel caso in cui fosse autentica ci troveremmo di fronte a un'operazione di finanziamento del terrorismo. Il messaggio, registrato, è ora all'esame del sostituto procuratore della Repubblica Sica, della Digos e dei carabinieri del nucleo operativo che si sono chiusi in un comprensibile riserbo, Le indagini sull'assalto di via Cola Di Rienzo proseguono a ritmo serrato. Sono state compiute un centinaio di perquisizioni a Roma e in provincia, mentre è in corso il conteggio degli assegni trafugati insieme al denaro liquido. Si è parlato di poco più di un miliardo, ma 11 calcolo è approssimativo e soltanto entro stasera si conoscerà l'ammontare degl'incassi del supermercati rapinati Di certo c'è che i banditi, sembra in tutto una decina, hanno potuto contare sull'aiuto di un basista. Erano a conoscenza di troppi particolari. Ad esempio, sapevano che i locali dell'Assipol erano stati trasferiti da poco più di una settimana dal primo piano al pianterreno dell'edificio di via Colla, di Rienzo 285 e soprattutto che le due teleca¬ mere installate all'ingresso erano guaste, cosi come il citofono e il campanello. Se le telecamere avessero funzionato, il guardiano dell'istituto si sarebbe probabilmente accorto che un'ora e meato prima della rapina -i cassonetto dell'Asmi davanti all'edificio con un altro portato da loro. Un cassonetto rubato tempo fa in un deposito del comune di Roma e successivamente modificato in un'officina cosi com'è apparso agl'inquirenti: apertura sul davanti, tipo ponte levatolo, i buchi per la respirai zione, la rete. neUa.parJte.su.-, periore, per far .ere^rf.^hj* fosse pieno di immondizie e la tavola per far sedere due dei banditi. Ci sono poi due tracce confermate dagl'inquirenti: il paio di occhiali, dalla montatura molto comune, trovati a pochi metri dall'ingresso del palazzo che ospita la sede dell'Assipol. Chi li ha perduti ba unajpaippia. normale: .jyo diottrie sulla lente sinis^ra^ 1,40'sulla destra. Inoltre, Uno' dei banditi che ha minacciato una delle guardie giurate che aveva tentato una reazione parlava con accento romanesco. Infine, per maggior sicurezza, i rapinatori hanno anche disattivato l'apertura automatica del portone. Le guardie giurate quando nono arrivate-su V furgone «Tranr sit» sapendo che il videocitofono non funzionava hanno avvertito via radiò il guardiano di notte di essere davanti all'ingresso. Quest'ultimo, mentre stava andando ad aprire il portone, ha sentito, dalla radio rimasta accesa la parola «rapina». Ed ha avvertito i carabinieri. I banditi, però sono riusciti a fuggire prima dell'arrivo delle «gazzelle» del pronto intervento. E proprio fuggendo hanno compiuto un errore che avrebbe potuto compromettere tutto, imboccando contromano una traversa di Via Cola di Rienzo e urtando violentemente un'auto in sosta. Sul testo registrato della telefonata con cui le Brigate Rosse hanno rivendicato la rapina gl'inquirenti non si pronunciano. Come dire che tutte le piste sono buone. Del resto, il colpo, organizzato fin nei minimi dettagli, ricorda da vicino l'assalto al furgone blindato compiuto, la sera del 15 settembre 1984, da un commando di brigatisti a Viale Marconi. Allora, però, la reazione dei vigilantes di scorta fece fallire la rapina in cui rimase ucciso Antonio Giustini, 28 anni, nuovo capocolonna dell Br e venne ferita e catturata Cecilia Massaro, 30 anni. g. te.

Persone citate: Antonio Giustini, Cecilia Massaro, Di Rienzo, Sica

Luoghi citati: Roma