Strage a Madrid 9 morti

Strage a Madrid/ 9 morti Furgone carico d'esplosivo distrugge pullman della Guardia Civil Strage a Madrid/ 9 morti L'ordigno è stato fatto scoppiare al passaggio dell'autobus con i cadetti - Anche passanti fra i 46 feriti - L'attentato rientra nello «stile Età» ma non ci sono rivendicazioni - L'auto della scorta era ferma a un semaforo NOSTRO SERVIZIO MADRID — Nove agenti della Guardia Civil — un corpo delle polizia spagnola — sono stati uccisi e almeno 46 persone ferite in un attentato terroristico compiuto a Madrid. L'ordigno è uno del più potenti mal usati In Spagna. Quanto alla tecnica dell'auto-bomba, è abituale per l'Età. L'organizzazione eversiva — che non si è ancora attribuita la strage—potrebbe aver voluto vendicare con questo «attacco al cuore dello Stato» l'espulsione decretata da Parigi del leader basco Domingo Iturbe Abasolo «Txomin», giunto nel giorni scorsi in Gabon. - L'attentato è avvenuto alle 7,48 di Ieri in piazza della Repubblica Domìnicana, in un quartiere residenziale nella zona Nord-Est della citta. La bomba era costituita da SO chili di Goma-2, cui erano stati aggiunti pezzi di metallo per aumentarne l'effetto devastante. L'ordigno era stato piazzato in un furgone ed è stato fatto esplodere al passaggio di un autobus della Guardia Civil che trasportava 58 agenti. La deflagrazione ha coinvolto undici veicoli che si trovavano nel dintorni, fra cui un minibus della Guardia Civil, danneggiando inoltre facciate e vetri delle case vicine. Del 46 feriti, sei sono civili. Le vittime erano allievi del Settore Pattugliamento stradale della Guardia Civil e provenivano dalla caserma della divisione, situata al numero 250 della calle Principe de Vergara, a due isolati dal luogo dell'attentato. Erano diretti alla Venta de la Ruota, nella periferia di Madrid, ove dovevano frequentare un corso di addestramento in motocicletta. L'autobus, che era seguito da un minibus e da una vettura di scorta del Corpo, negli ultimi giorni non aveva mutato orario e seguiva il medesimo tragitto: secondo informazioni raccolte nella zona lasciava infatti la Principe de Vergara per immettersi sulla circonvallazione M-30 attraverso la calle Costa Rica. Quando il pullman (un ■Pegaso» targato Pgc-0015-E) ha svoltato In piazza della Repubblica Domìnicana per deviare verso la calle di Costa Rica, l'ordigno collocato su un furgone Sava targato CR-0185-A è esploso distruggendo tutta la parte posteriore e lateral-posteriore del veicolo. Il minibus del Corpo, che seguiva a piccola distanza, è risultato ugualmente colpito, anche se i danni si sono limi¬ tati al davanti (sono andati in frantumi i cristalli). Lo scoppio ha danneggiato gravemente anche dieci automobili che si trovavano nelle vicinanze e un taxi posteggiato alla fermata della piazza. Quanto aU'auto-scorta della Guardia Civil, una Seat Ritmo, al momento dell'esplosione aveva perso contatto con 11 piccolo convoglio, essendosi fermata a un semaforo. L'onda d'urto dell'esplosione ha colpito sia la facciata che l'Interno degli edifici situati attorno, specialmente quello al numero 8 della piazza della Repubblica Domìnicana, alla cui altezza si trovava parcheggiata l'auto-bomba. Gravi danni si sono registrati in vari esercizi che si affacciano sulla piazza: fra gli altri, un'agenzia di viaggi, un negozio di generi alimentari, una profumeria e un'edicola di giornali. La maggior parte del vetri degli stabili in un raggio di cento metri sono andati in frantumi a seguito dell'esplosione, cosi come diverse intelaiature delle finestre più vicine al luogo dell'attentato. L'Ingresso della stazione Colombia del metrò, situato a circa sei metri da dove era stata parcheggiata la vettura-bomba, era chiuso. Lo spostamento d'aria ha provocato 11 distacco delle controsoffittature dell'Ingresso e dan¬ neggiato la maggior parte delle strutture all'Interno. Fonti della polizia hanno reso noto che il furgone-bomba, ridotto a un ammasso di lamiere, si trovava parcheggiato nello stesso posto da mercoledì scorso. La targa era falsa e l'ordigno, nascosto nel bagagliaio, era avvolto nella carta igienica. Secondo informazioni provenienti dalla Guardia Civil, l'esplosivo era costituito da 60 chili di Goma-2, più dadi da vite e bulloni di ferro per l'.effetto mitraglia». La polizia ha precisato che la bomba è stata azionata con un comando a distanza, per cui gli autori dell'attentato potevano trovarsi a una distanza da 150 a 200 metri. Dopo l'esplosione, a quanto hanno segnalato testimoni oculari, si è levata una spessa colonna di fumo, salita fino al quarto plano dell'Immobile vicino. Frammenti del veicoli colpiti sono stati trovati in un raggio di 70 metri dal luogo dello scoppio. I cadaveri di due agenti giacevano sulla strada. Due sono stati invece estratti dall'Interno del bus: 1 primi soccorritori hanno dichiarato che uno di loro aveva le gambe maciullate, l'altro la testa praticamente tagliata in due, Gli altri cinque sono morti durante 11 trasporto o poco dopo il ricovero nel complesso ospedaliero La Paz. Tutti 1 partiti spagnoli hanno duramente condannato l'attentato. Solo l'Herri Batasuna (Unione del popolo), 11 partito radicale basco, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Gli osservatori interpretano questo silenzio come una prova della paternità Età dell'attentato. In questo caso si tratterebbe della più feroce azione mai compiuta dal gruppo eversivo. Juan José Echevarria Copyright «FI Pah» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Goma, Juan José Echevarria, Vergara