L'Università apre i cantieri

L'Università apre i cantieri Stanziati 24 miliardi per risolvere i problemi di spazio e di sicurezza L'Università apre i cantieri Con aule in quattro cinema Scienze accetta le matricole Saranno ristrutturate tutte le sedi per il nullaosta prevenzione incendi - Incominciano i lavori per decongestionare Palazzo Nuovo e trasferire uffici, servizi e biblioteche - Acquistati altri locali per Informatica al Pier deUa Francesca Parte il piano per adeguare tutte le sedi universitarie cittadine alle previste misure di sicurezza. S'iniziano i lavori per ristrutturare i locali di una decina di edifici destinati a ospitare dipartimenti, uffici, biblioteche. Reperite quattro sale cinematografiche, in vari punti della città, da adibire a improvvisate aule per lezioni, vista la cronica carenza di spazi agibili. Ancora: acquistata una seconda area all'interno del complesso Immobiliare «Pier della Francesca», in corso Svizzera, e concessi nuovi permessi di agibilità a edifici parzialmente o totalmente chiusi perché non sicuri. Sono alcune delle rilevanti novità maturate in questi giorni sul fronte dell'edilizia universitaria e dei programmi per far funzionare meglio la complessa macchina che coinvolge SO mila studenti, 1500 docenti, un migliaio di non docenti distribuiti in 10 Facoltà, 156 istituti, 17 dipartimenti e un centinaio di biblioteche. Vediamole in dettaglio. Misure di sicurezza — L'Università ha una sessantina di sedi, tutte dichiarate inagibili. Entro il prossimo 31 dicembre devono, per legge, essere dotate del 'Nulla osta prevenzione incendi* (in sigla è il Nppi). altrimenti non pos sono ospitare alcuna attività. Come riuscire a realizzare i lavori entro l'anno? Il Consiglio d'amministrazione ha scelto la via più breve. S'è rivolto ad un'azienda a ' partecipazione statale. l'Italposte, per far eseguire con il sistema .chiavi In mano» gli interventi d'urgenza riguardanti la prevenzione incendi. Fondi disponibili, 18 miliardi e mezzo. La delibera è di due giorni fa. I progetti sono già pronti, i lavori possono cominciare subito. Nuovi cantieri — Terminato l'iter burocratico, trovati i Anche il palazzo di Economia e Commercio, in piazza Arbarello, sarà più sicuro dopo i lavori gennaio, di 1272 metri quadrati all'interno del complesso immobiliare (poco più di un miliardo di spesa), il Consiglio d'amministrazione ha comprato un'altra area attigua per un miliardo e 400 milioni. La prima ospiterà i laboratori e gli uffici del dipartimento di Informatica, la seconda le aule (saranno cinque, di cui quattro grandi) e i servizi per gli studenti. Sono disponibili anche i fondi per attrezzare le stesse aule, grazie ai 450 milioni offerti dall'Istituto Bancario San Paolo. Si tratta di piccoli, medi e grandi interventi attesi da tempo, destinati a far respirare quel contenitore di scienza e ricerca che i l'Università. Guido J. Paglia finanziamenti, appaltate le opere, una decina di cantieri si stanno per aprire in altrettanti punti urbani. Considerato che ad agosto la città ■chiude per ferie», è probabile che i lavori s'inizino a settembre. Questo l'elenco. Ristrutturazione di «Palazzo Rignon». dove si trasferirà il dipartimento di Psicologia, spesa di 243 milioni. Ristrutturazione dell'edificio in via Bogino 9, destinato ad ospitare il «Seroizio pensioni », spesa di 123 milioni. Sistemazione di un'area in via Bogino 10 per il dipartimento di Studi politici, finanziamento di 350 milioni. Realizzazione della -Nuova biblioteca centralizzata» nei sotterranei di Palazzo Nuovo. via Sant'Ottavio 20, spesa di 4 miliardi e 237 milioni. Ristrutturazione di locali in via Po 11. dove sarà sistemato il •Seroizio Economato*. Nuova sede del dipartimento di Scienze sociali in via Sant'Ottavio 50, spesa di 982 milioni. Nuova sede del Laboratorio di Economia politica •Cognetti De Martiis», in via Sant'Ottavio 20. Insediamento delle biblioteche dei dipartimenti matematico-filosofico a Palazzo Campana. Si sta, inoltre, perfezionando l'acquisto di 640 metri quadrati al piano nobile di via Bogino 4 quale sede degli uffici per l'amministrazione centrale. Pier della Francesca — Dopo l'acquisto, nello scorso | Dopo gli studenti di Giurisprudenza, andranno al cinema (non per assistere a film, ma per seguire le lezioni) anche quelli di Scienze. E' la prospettiva che li attende all'inizio del prossimo anno accademico, visto che non si riescono a reperire in tempi brevi le aule necessarie per ospitare i riuovi e vecchi iscritti. Per affrontare l'emergenza il Rettorato è stato costretto ad affittare quattro sale cinematografiche. Diventeranno aule di giorno e continueranno la normale attività di notte. Ha lasciato il segno la proposta-minaccia di non aprire le iscrizioni alle aspiranti matricole di Scienze, lanciata la settimana scorsa dal Consiglio della stessa Facoltà, preoccupato per la carenza di aule e per le difficoltà di svolgere nel prossimo anno accademico una regolate attività didattica. Rimbalzata in Senato accademico, la richiesta non è stata ritenuta priva di fondamento, ma non accolta. Secondo gli accademici, vi sono ancora possibilità di reperire altri locali (con acquisti, oppure in affitto o in leasing) per colmare 1 vuoti lamentati da docenti e iscritti a Scienze matematiche, naturali, fisiche, chimiche. Di qui l'incarico affidato al rettore di moltipllcare gli sforzi per recuperare e mettere a disposizione della Facoltà nuovi spazi. Compito non facile per il prof. Dlanzani, sia per i margini di tempo, sia per le ristrettezze di fondi disponibili e per la nota difficoltà di trovare aree attrezzate idonee. Dopo l'ennesima «caccia» alle aule, la soluzione-tampone più praticabile è risultato l'affitto di altre sale cinematografiche, in aggiunta a quella del «Faro» in via Po, già utilizzata lo scorso anno dagli studenti dei primi anni di Giurisprudenza. Sono quattro i proprietari che si sono dichiarati disponibili a mettere a disposizione dell'Università le proprie sale nelle ore diurne: V.Ambra'-, via Chiesa della Salute 77, capacità di 798 posti a sedere;. l'.Arco», corso Principe Oddone 31, con 299 poltrone; il «Fortino», via Cigna 47, capace di ospitare 647 persone, e lo «Zete» in grado di accoglierne 360. Complessivamente i quattro locali potranno essere utilizzati per 110 ore la settimana. •Mi rendo conto che la soluzione proposta non è ottimale — anticipa il rettore Dlanzani — ma è l'unica praticabile in tempi, brevi. Sono il primo ad ammettere die le quattro sale sono lontane dal polo scientifico lungo corso Massimo d'Azeglio, e che gli studenti dovranno sostenere inevitabili disagi. Afa è anche vero che si tratta di sistemazioni provvisorie, di "parcheggi" per alcuni mesi, in attesa dell'apertura o della riagibilità di altre aule all'interno delle sedi naturali: A questo proposito non mancano positive novità. I sei piani fuori terra del -nuovo Fisico* in via Bidone hanno ottenuto dai vigili del fuoco il nulla osta prevenzione incendi, ed è in corso il trasloco dal vecchio istituto, parzialmente chiuso. Ci sono buone prospettive perché venga dichiarato agibile anche il primo dei tre piani sotterranei, con possibilità di usufruire di alcune aule. Altre, nuove, sul cortile di Palazzo Campana, saranno disponibili già all'inizio della prossima stagione. Dopo la predisposizione di questo pacchetto di proposte — sia pur confezionato con rattoppi e inconvenienti — è molto probabile che il Senato accademico dia via libera alle immatricolazioni a Scienze e che i docenti, preso atto dell'emergenza, decidano di trangugiare l'amaro boccone

Persone citate: Cognetti, De Martiis