Duri commenti della stampa Usa «Ma in Italia non c'è giustizia »

Duri commenti della stampa Usa «Ma in Italia non c'è giustizia » Cauta la nota del dipartimento di Stato sulla sentenza di Genova Duri commenti della stampa Usa «Ma in Italia non c'è giustizia » NEW YORK — .Gli Stati Uniti sono soddisfatti che i responsabili della morte di un cittadino americano siano stati condannati, ma si dolgono che l'assassinio di Leon Klinghofter non sia stato giudicato con maggiore severità»: è 11 commento ufficiale del Dipartimento di Stato, riportato dal portavoce Bernard Kalb, alla sentenza del processo di Genova per 11 dirottamento della «Achille Lauro». Sul giornali, soprattutto quelli più conservatori, le decisioni della magistratura italiana sono state commentate con ben minore diplomazia. .La sentenza dell' "Achille Lauro"puzza di uno sporco baratto» titola l'ultraconservatore New York Post. Nell'articolo viene definita pienamente giustificata la reazione delle figlie dell'ostaggio americano che si sentono «oltraggiate» dalla sentenza, «anche se le pene sono abbastanza severe se paragonate con i parametri della giustizia americana». La vicenda Lauro viene collegata al presunto accordo tra le autorità italiane e 1 terroristi palestinesi, a cui era stata concessa mano libera In cambio della promessa di non compiere azioni in Italia. Il giornale accusa 1 giudici di aver negato l'evidenza schiacciante dei fatti, compresa la testimonianza di uno dei dirottatori, non condannando in modo più severo l'uomo che sparò a Klinghoffer a sangue freddo, come gli aguzzini di Auschwitz. Invece hanno giudicato i dirottatori "colpevoli di dirottamento con scopi terroristici che ha causato la morte di uno degli ostaggi". E' un wx>do inedito per consentire, dopo un "decente" periodo di tempi., di iniziare le trattative per concedere loro la qualifica di prigionieri politici». •La mite condanna oltraggia le famiglie della Lauro. titola a sua volta il Washington Times che. dopo una dettagliata cronaca del processo, ricorda le dure dichiarazioni delle due figlie di Klinghoffer secondo cui «non c'è giustizia in Italia». L'articolo sottolinea come fossero evidenti le prove a carico degli autori materiali del delitto, confermate in particolare dalle testimonianze dei passeggeri e di componenti dell'equipaggio. Più pacato il commento del New York Times, che sottolinea come la giuria abbia accettato la tesi della difesa secondo cut alcuni dei palestinesi -sono soldati che lottano per un ideale piuttosto che terroristi». L'Inviato del quotidiano riporta con evidenza l'affermazione del presidente della corte di Genova, Monteverde, secondo cui .una delle più importanti circostanze attenuanti è il fatto che i dirottatori sono cresciuti nelle tragiche condizioni in cui vive il popolo palestinese». Viene anche ricordato che i dirottatori dovranno essere giudicati In appello ma che per la legislazione italiana i condannati per reati di terrorismo non possono otteI nere la libertà su cauzione.

Persone citate: Achille Lauro, Bernard Kalb, Klinghoffer

Luoghi citati: Genova, Italia, Monteverde, New York, Stati Uniti