Ora di religione, Tar battuto

Ora di religione/ Tar battuto Il Consiglio di Stato dà ragione al ricorso del ministro Falcucci Ora di religione/ Tar battuto Rimane valido il termine del 7 luglio per la scelta fissato dalle circolari del ministero ROMA — Restano per ora efficaci le circolari del ministro della Pubblica Istruzione Franca Falcucci che avevano fissato al 7 luglio la scadenza per la scelta sull'ora di religione a scuola, il Consiglio di Stato ha cosi riformato le due ordinanze emesse dal Tar del Lazio il 30 giugno scorso, che avevano scatenato nuove polemiche sull'accordo tra la Falcucci e la Cei. In quell'occasione però il ministero aveva emanato disposizioni alle scuole perché mantenessero comunque valido 11 termine stabilito in precedenza e nelle segreterie delle scuole di tutta Italia si era proceduto alla raccolta. Chi non ha esercitate alcuna scelta entro 11 7 luglio, secondo 11 ministero, verrà Incluso fra quanti hanno scelto 11 •no». Restano pertanto valide le Indicazioni di genitori e studenti, che con percentuali molto alte (Intorno al 93 per cento nelle superiori) hanno preferito avvalersi della nuova materia prevista dal Concordato. L'attesa decisione è stata presa ieri dalla sesta sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato, presieduta da Renato Laschena, che ha cosi accolto, dopo tre ore di riunione in camera di consiglio, l ricorsi presentati in via d'urgenza dal ministero della Pubblica Istruzione, tramite l'avvocatura generale dello Stato, contro le due ordinanze emesse dal Tar. In pratica i supremi giudici amministrativi hanno negato che le circolari del ministro Falcucci determinassero un pregiudizio grave e irreparabile. Non è stata accolta la tesi del Tar, che aveva congelato 1 provvedimenti del ministro sul presupposto che in essi si parlava di insegnamento religioso, mentre non si specificava quale fosse la materia alternativa offerta a chi non voleva seguire le lezioni confessionali (Il ministero aveva infatti delegato ai consigli di Istituto 11 compito di fissare risolvere 11 delicato problema). -.'-Sulla legittimità delle circo¬ lari ministeriali, cioè sul contenuto del provvedimenti dovrà ancora pronunciarsi in autunno il Tar del Lazio e successivamente 11 Consiglio di Statò. Questa vicenda ripropone la necessità di rivedere al più presto le norme che regolano l'Immediata validità in tutto Il territorio nazionale delle ordinanze sospensive del Tar del Lazio su materie che coinvolgono la generalità dei cittadini. Appare Infatti sintomatico che nel giro di pochi giorni 11 Consiglio di Stato — come è avvenuto un mese fa per gli aumenti delle tariffe telefoniche — ha posto-nel nulla l'intervento del giudici di primo grado. p. f.

Persone citate: Falcucci, Renato Laschena

Luoghi citati: Italia, Lazio, Roma