Non c'è plagio dice la difesa

Non c'è plagio dice la difesa Milano, processo Verdiglione Non c'è plagio dice la difesa Legale contesta le perizie psichiatriche sulla paziente abbandonata MILANO — Prime arringhe della difesa al processo contro lo psicanalista Armando Verdiglione ed alcuni collaboratori. Ieri, gli avvocati Giancarlo Ferrara, del Foro di Como, e Gianmarco Brenelli hanno chiesto alla II sezione penale del tribunale di assolvere la loro assistita, Giuliana Sangalli, dalle accuse di abbandono d'incapace e di tentativo di estorsione. L'avvocato Enzo Barbetta ha chiesto eguale verdetto jSer Mario Latino, accusato di abbandono d'incapace, in relazione al medesimo episodio riguardante Giovanna Fantò, una giovane che. nel dicembre '84, dopo essere stata accompagnata, mentre delirava, in una pensione, fu ricoverata al reparto psichiatrico dell'ospedale di Niguarda. Con un intervento denso di citazioni da Heidegger a Platone. Kant, Marx e Kafka, l'avvocato Ferrara ha sostenuto l'Incompatibilità degli addebiti con la personalità dell'imputata Giuliana Sangalli — professoressa di liceo, traduttrice di decine di libri, ottima madre di famiglia — e con la sua personale posizione nella Fondazione, per seguire le cui iniziative ha ipotecato il proprio apparta- mento e assunto ulteriori pe- ; santi impegni economici. All'accusa di abbandono ■ nei confronti di Giovanna • Fantò. che con Sangalli era •'. stata in analisi, l'avvocato ha poi obiettato ricordando sia l'assenza di un obbligo giuri- ' dico in tal senso, sia la lunga • assistenza che la sua cliente forni alla giovane fin dai ' tempi in cui questa frequeri- ì tàva le scuole medie. Sulla perizia d'ufficio a suo . tempo stilata sulle condizioni ' mentali di Giovanna Fantò si è poi soffermato l'avvocato Gianmarco Brenelli, polemizzando con quegli psichiatri che stigmatizzarono duramente l'analisi condotta da 1 Sangalli. In proposito, il legale ha anche affermato che j «ai periti non intéressa mini- ' mamente la Sangalli, poiché • il problema della sua réspon- ! sabilità è liquidato con l'e- j quazione della sua apparta- ■ nenza. alla Fondazione», Non ; ci sonc prove, ha proseguito, ' né che la particolare relazione tra analista e analizzando sia in grado di piegare là volontà di quest'ultimo, né che il reato di estorsione sia stato tentato. Perciò, ha concluso, il problema è di garanzia per il cittadino, affinché non venga reintrodotta la logica del reato di plagio. Perché il fatto «non costituisce reato» o non sussiste, Mario Latino andrebbe assolto: è quanto ha infine perorato ; l'avvocato • Barbetta. Dopo avere affermato che il comportamento del suo cliente è forse censurabile ma penalmente non rilevante, il legale ha argomentato che a Latino non si può addebitare l'abbandono d'incapace in quanto non esistono ' prove che là Fantò — la quale; prima di finire nella pensione, era stata per un paio di giorni ospite in casa sua — fosse stata «affidata» alla sua cura. o. r. MILANO — I giudici istruttori Guido Sai vini e Maurizi» Origo. cui sono affidate le indagini suifatti che portarono all'omicidio del neofascista) Ramelli, hanno presentato alla procura della Repubblica di Milano querela contro Mario Capanna, leader di dp, per diffamazione aggravata. Due giorni fa Capanna, nel corso di una conferenza stampa, aveva apertamente criticato l'operato dei giudici definendolo «una vergogna». La querela sarà trasmessa alla autorità giudiziaria di Brescia.

Luoghi citati: Brescia, Como, Milano