Dodici club rinviati a giudizio

Dodici club rinviati a giudizio Scoppiato il bubbone del calcioscommesse: deferiti 54 tesserati Dodici club rinviati a giudizio ROMA — Giorno pi-imo del nuovo corso calcistico: 12 società 7 presidenti, 7 dirigenti e 3 allenatori denunciati dall'istruttoria sportiva sul calcio-scommesse. E' il primo bubbone che scoppia poi seguiranno gli altri, il dissesto finanziario, i guadagni folli di giocatori e tècnici, la nazionale In pezzi Dodici le società Tre sono di A. Napoli e Udinese che restano nel campionato maggiore, e 11 Bari che è retrocesso. Nove quelle di B: Perugia Lanerossi Vicenza Cagliari, Triestina. Palermo, Lazio, Sambenedettese, Empoli e Brescia. Secondo quanto enunciato dal capo dell'Ufficio Inchieste, Corrado De Biase, le condanne saranno variegate mentre quelle delle società dovranno mirare a togliere a ciascuna 1 vantaggi che hanno ottenuto con le azioni illecite. Fuor di equivoci questo vuol dire retrocessione, per chi è rimasto nella propria serie, e penalizzazione nella stagione prossima per chi è retrocesso. Ogni al¬ tra soluzione sarebbe un compromesso inaccettabile, indipendentemente dal numero di reati (partite comprate o vendute) contestati, e dalla realtà sociale con cui ci si va a scontrare: il Napoli dal grande pubblico, appassionato e corretto, il Napoli di Maradona campione del mondo, non ha più diritti della Sambenedettese o dell'Empoli. Ci sono poi i diritti di chi dalle irregolarità è stato danneggiato direttamente, cioè le squadre retrocesse per un demerito sportivo largamente condizionato da queste trame oscure. 11 presidente del Lanerossi Vicenza, l'unico «pentito» di questa inchiesta sportiva (l'altro è l'ormai expresidente del Perugia, Ohini, che si è confidato solo con il giudice ordinario), avrebbe candidamente ammesso di essersi imbarcato nell'illecito, dopo essere stato scottato per due anni da azioni «analoghe» condotte da società concorrenti. E' comprensibile la preoc¬ cupazione dei dirigenti della Lega maggiore, che avrebbero un campionato di A regolare con il rientro di Pisa e Lecce retrocesse e con l'eventuale promozione di Bologna e Oenoa ma un torneo di B completamente stravolto. Cinque squadre dovrebbero salire dal due gironi di CI è non tutte sono in grado per solidità finanziarla, valore tecnico. Impianti, di effettuare il salto nella serie maggiore. Lo scandalo è sicuramente il più grande nella storia piccola del caldo Italiano, ma non è distaccato dall'altro, quello dell'80. che coinvolse giocatori di maggior spicco. ' Ora come allora un primo esame dell'inchiesta sportiva da l'impressione che non si sia penetrati a fondo nei meccanismi del perverso sistema «totonero-partite trucca te-controllo delle società». Solo cosi si può spiegare il fatto che di fronte a 32 incontri truccati, o sui quali si è almeno tentato di intervenire, siano rinviati a giudizio 29 persone (magari eccellenti come Allodi, Janich, Corsi) destinate per ruolo a stare in tribuna o al massimo in panchina (Agroppi, Ulivieri) e soltanto 23 calciatori, di cui alcuni coinvolti come agenti di collegamento e non come attori nelle partite citate. Sara importante soprattutto che la magistratura ordinaria faccia luce su chi manovra 11 traffico. Qualche giorno addietro 11 giovane e preparato allenatore del Messina Scoglio, illustrava le difficoltà della propria squadra promossa in serte B a causa della sicure squalifiche per «omessa denuncia» di alcuni giocatori. «Uno del ragazzi — diceva il tecnico — è venuto da me piangendo e mi ha raccontato 11 fatto ponendomi una domanda imbarazzante: «Lei se la sarebbe sentita di denunciare il tale?». Io vivo da sempre nella realta del calcio del Sud e so che alle volte si può rischiare la vita a denunciare qualcuno- Gioigio Viglino

Persone citate: A. Napoli, Agroppi, Allodi, Corrado De Biase, Janich, Maradona, Ulivieri, Viglino