Germania, caccia a 9 della Raf Il governo mobilita la nazione di Mario Ciriello

Germania, caccia a 9 della Hai Il governo mobilita la nazione Attentato di Monaco: ipotesi di collaborazione con Action Directe Germania, caccia a 9 della Hai Il governo mobilita la nazione DAI, NOSTRO COmtSPONOENTC BONN — 81 cercano nove terroristi della Rai, cinque donne e quattro uomini. Lo ha annunciato ieri sera 11 Bundeskriminalamt, la polizia criminale federale, a Wlesbaden, 11 cui breve comunicato segnala soltanto l'esistenza di »prove» su un »recente soggiorno» dei nove nella Germania meridionale. Si è, dunque, a un passo decisivo nelle indagini sull'uccisione, nei pressi di Monaco, del professor Karl Heinz Beckurts e del suo autista Eckhard Groppler? Non bisogna sperare troppo. La stessa polizia criminale consiglia prudenza. I nove sono ricercati da tempo, sono sempre rimasti inafferrabili. Le donne sono Eva Sybillc Haule-Fnmpong, 32 anni, Birgit Elisabeth Hogefeld, 30 anni, Andrea Martina Klump, 29 anni, Siegried Sternebeck, 37 anni, e Barbara Meyer, 30 anni. Eva Sybille Haule-Frlmpong è una 'Specialista di esplosivi»; Barbara Meyer avrebbe partecipato all'uccisione dell'industriale Ernst Zlmmermann. il 1° febbraio '85. Gli uomini sono Horst Ludwig Mayer. 30 anni, marito di Barbara, Christoph Eduard Seidler, 28 anni, Thomas Simon, 33 anni, Wolfgang Werner Grams, 33 anni. Tutti questi nomi, e i ri¬ spettivi volti, appaiono sull'ultimo manifesto diffuso dalle autorità in aprile e affisse in tutti i luoghi pubblici. Non è chiaro a quando risalga il «recente soggiorno» nella Germania del Sud, già si era parlato di questi terroristi nel febbraio dello scorso anno, dopo l'assassinio di Zimmermann, pure nei pressi di Monaco. Chiunque agevolerà, con le sue informazioni, l'arresto dei nove sarà compensato con 100 mila marchi. Invece del consueti 50 mila. TJ Bundeskriminalamt ha descritto altresì l'ordigno usato per l'uccisione di Beckurts: due bombole di gas propano, alte 48 centimetri, In cui il gas era stato sostituito da 30 chili d'esplosivo. «Tutta la Repubblica Federale deve partecipare a queste indagini. I cittadini con le loro informazioni, i servizi di sicurezza con la loro esperienza». Cosi ha detto alla televisione il ministro degli Interni Friedrich Zimmermann; una mobilitazione nazionale, insomma, contro il terrorismo rosso della Rat; una caccia collettiva. E' stato uno choc violento per i tedeschi, come testimoniano gli appassionati articoli di tutta la stampa. C'è chi esagera, come la febbrile Bild Zeitung, la quale grida: 'Questi estremisti non distruggeranno la nostra democrazia»: ma alcuni timori sono giustificati. Più che un gesto trionfale, l'omicidio sarebbe infatti il disperato gesto di un drappello che, per salvarsi dall'oblio, starebbe tentando di sfruttare la diffusa, arcigna atomofobia tra i giovani tedeschi. Ecco perché la Raf avrebbe diretto la sua letale attenzione contro il professor Beckurts, illustre fisico nucleare e tra i piloti, per molti anni, del programma atomico tedesco (continuò ad occuparsi del nucleare anche dopo 11 suo ingresso alla Siemens, nell'80, nel quadro di ricerche su quasi ogni alta tecnologia, dai robot alle telecomunicazioni). Kurt Rebmann, il procuratore federale della Repubblica, è stato chiaro: »Sulla base della lettera lasciata dal commando sul luogo del delitto e di altre informazioni, posso dire che la Raf sta arcando di accostarsi ai gruppi anti-nucleari più oltranzisti. Vi è un tentativo di dialogo». Allo stesso tempo, è una tesi che non dev'essere portata al suoi limiti più estremi. La Raf prova la strada antinucleare, ma continua a sventolare il vessillo di una lotta più ambiziosa. Il ministro degli Interni Zimmermann ha dichiarato: «Siamo di fronte ad un "nucleo duro" di sole venti persone, a dei veri e propri desperados. Questi terroristi non pensano più ad agguantare ostaggi, come fecero talvolta negli Anni Settanta, vogliono uccidere il numero più alto possibile di rappresentanti della cosiddetta "società capitalista e militarista". In realtà hanno dichiarato guerra alla nostra Repubblica. Ma non potranno ammazzarci tutti, siamo SO milioni». In questa lotta la Raf sembra collaborare principalmente con VActton Directe francese. 11 procuratore federale Rebmann ha rivelato che nelle sette pagine della lettera «vi sono frasi assai simili a quelle trovate nel messaggio inviato da Action Directe dopo l'attentato del 18 maggio contro i locali dell'Interpol, in Francia». Non basta. «/{ fallito attentato, in aprile, contro il vicepresidente degli imprenditori francesi, Guy Brana, aveva per bersaglio una personalità con le stesse caratteristiche del professor Beckurts». Mario Ciriello

Luoghi citati: Barbara, Francia, Germania, Monaco