Ci prova Andreotti di Alberto Rapisarda

Ci pr&wm AnéLrmmni Cossiga ha affidato al leader de l'incarico di formare il governo Ci pr&wm AnéLrmmni L'impresa si presenta molto difficile -1 socialisti annunciano un netto no - Craxi: «Constato che la crisi si aggrava e si allontanano le soluzioni positive» - Il pli ricorda di aver suggerito il reincarico al segretario socialista -1 comunisti ritengono che il tentativo di Andreotti «sarà serio» - Da lunedì le consultazioni ROMA — Il democristiano Giulio Andreotti ha ricevuto l'incarico di formare il governo. Il Presidente della Repubblica ha preso la sua decisione dopo 24 ore di riflessione. Non sono state ore facili, con il psi che premeva su Cossiga sostenendo che la prassi lo avrebbe obbligato a cominciare con uri incarico a Craxi e i democristiani che ribattevano: tocca al candidato del partito più forte. Alle 12,29 un comunicato del Quirinale ha annunciato che Andreotti era convocato per le 17. Sino ad allora aveva ancora qualche sostenitore anche l'ipotesi di un incarico ad un laico. . Oiulio Andreotti comincerà da lunedi pomeriggio a consultare i partiti per tentar di formare il suo governo. Inizialmente aveva annunciato che avrebbe lavorato al ministero degli Esteri, ma le insistènze del cronisti parlamentari lo hanno convinto a spostarsi a Montecitorio. Nulla si sa sulle intenzioni del presidente incaricato. Andreotti, lasciando il Quirinale, è stato volutamente generico. -Attribuisco alla mia an¬ zianità parlamentare e governativa l'incarico di lavorare per risolvere una crisi che è Ufficile, ma ha il vantaggio, almeno me lo auguro, di non avere divergenze sulla volontà di collaborazione tra le forze politiche diverse che hanno sin qui realizzato (con il governo Craxi) risultati molto positivi nei primi tre anni della legislatura». E' la prima parte della dichiarazione di Andreotti, nella quale non si cita mal esplicitamente il «pentapartito». Poi ha aggiunto: «£' necessario costruire con il Parlamento un consenso pieno per poter operare con la massima efficacia costruttiva, cosi come richiedono i problemi interni, comunitari ed internazionali che incombono». E' già cominciata la discussione su che còsa significa «consenso pieno». Andreotti cercherebbe, come estrema soluzione, anche 1 voti del comunisti per un eventuale •governo di programma»? Sembra, almeno per il momento, una ipotesi da escludere. Le prime reazioni dei socialisti all'Incarico ad uno del personaggi di maggiore spicco della de sono state negative. Alle 18 Craxi riuniva la delegazione del psi per concludere che constatava «con viva preoccupazione l'ulteriore aggravamento della situazione e l'allontanarsi di soluzioni positive della crisi». Formica diceva: «Ci avevano preannunziato un incarico utile. Quello dato ci pare francamente inutile». Il capogruppo al 'Senato, Fabbri, definiva la scelta di Cossiga una «iniziativa ingiustificata e irrazionale di conflitto diretto con i socialisti». L'Avanti! scrive che «la crisi si è aggravata e comincia a diventare financo oscura nei suoi retroscena e nei suoi sviluppi». Oggi si riunisce la direzione del partito di Craxi e si prevede un secco «no». Anche 1 liberali ieri sera erano contrariati. La segreteria del pli ha ricordato che 11 partito aveva suggerito un reincarlco a Craxi. Cauto ed aperto il commento dell'Unità, scritto dal direttore Chiaromonte. I comunisti pensano che il tentativo di Andreotti di costituire 11 governo sarà » serio, e che egli lo condurrà fino in fondo». «Se è cosi, non potrà sfuggirgli il carattere eccezionale e straordinario di questa crisi di governo». Sembra quasi un invito a pensare ad un governo di emergenza. Con queste premesse ieri sera la missione di Andreotti era generalmente considerata estremamente difficile, se i socialisti dovessero confermare il loro netto.rifiuto. In questo caso diventerebbero inevitabili le elezioni anticipate ad ottobre. Ma chi guiderebbe il governo che dovrebbe gestire le elezioni? Non si può però escludere che, strada facendo, il psi accetti di trattare, ottenendo ministeri importanti. Quello degli Esteri sarebbe pronto per Bettino Craxi. I socialisti potrebbero convincersi a dare 11 loro appoggio ad Andreotti se dovessero capire che il presidente incaricato potrebbe andare a cercare appoggi altrove. L'incarico ad Andreotti è stato dato per esclusione. Prima di lui ci sarebbe stato il presidente del partito, ForIanl. Ma il vicepresidente del Consiglio era stato invitato dallo stesso Craxi a non accettare, dato che avrebbe avuto un sicuro «no» dal psi. La missione esplorativa condotta da Spadolini, per conto di Cossiga e in nome anche degli altri laici, non ha dato quindi alcun risultato, cosi come quella ufficiale di Fanfara. Sino a mercoledì sera sembrava probabile anche un incarico per lo stesso Spadolini. Il direttore del Popolo non lo escludeva nel commento che aveva diffuso in anticipo. Craxi si irritava moltissimo e Galloni toglieva dal suo pezzo la frase incriminata. Ma. a quel punto, De Mita decideva che ormai si doveva insistere solo su un democristiano, e questo era Andreotti. Alberto Rapisarda

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