Una morte oscura

Una morìe oscura Medici sotto inchiesta per omicidio colposo Una morìe oscura Sei comunicazioni giudiziarie emesse dalla procura per chiarire le vere cause del decesso di un ventitreenne ucciso da broncopolmonite - Era ricoverato in psichiatria, sequestrate le cartelle cliniche Sei comunicazioni giudiziarie ad altrettantrtnedici rappresentano la prima tappa di un'inchiesta che la procura della Repubblica ha aperto su una misteriosa morte avvenuta all'Astanteria Martini. Gli inquisiti sono Ugo Alberti e Antonio Ce lauro (del reparto di psichiatria del prof. Munizza), la responsabile del centro neuropsichiatrico di via Tamagno, Luciana De Francisco; un medico di base, Virginio Conti; due sanitari del pronto soccorso, Claudio Giancola e Aldo Lo Presti, n reato ipotizzato è omicidio colposo. I fatti risalgono all'autunno scorso. Sono illustrati in un esposto presentato dalla vedova di Giuseppe Ombrello, 23 anni, via Lorenzo Bruno 4, spentosi la sera del 9 novembre in un reparto del l'Astanteria Martini. La donna racconta 11 calvario del marito: «Ha iniziato a star male a metà settembre, si sentiva stanco, aveva dolori diffusi al petto, le gambe che cedevano. Si è recato dal medico della mutua, il dottor Conti, che ha collegato questi sintomi ad una malattia nervosa ed ha consigliato qualche tranquillante. Dopo uno svenimento è andato al pronto soccorso dell'Astanteria Martini: gli hanno prescritto del Valium e gli hanno consigliato di rivolgersi al centro di via Tamagno 5 dove è stato visitato dalla dottoressa De Francisco. Anche qui gli sono stati prescritti tranquillanti». Seguono altre visite sia del medico di base, sia del prof. Schiffer. Gli viene consigliato il ricovero. 'Il 24 ottobre — continua la moglie — è cosi entrato nel reparto di psichiatria del prof. Munizza all'Astanteria Martini. Qui ha seguito una cura che lo faceva dormire. Per qualche giorno abbiamo avuto l'impressione che migliorasse ma si sentiva sempre molto stanco ed ha cominciato a deperire a vista d'occhio. Tra l'altro l'ambiente non era ideale: pieno di fumo, spesso le finestre aperte». L'8 novembre una svolta: «io sono in stato interessante e devo restare a casa: mio fratello lo va a trovare e lo vede accaldato. Chiede che gli misurino la temperatura: le infermiere guardano preoccupate il termometro, si rifiutano di dire quanti gradi abbia ma chiamano d'urgenza un medico. Si parla per la prima volta di broncopolmonite. Resta in psichiatria, con la febbre altissima, sino alle 14,30 del giorno dopo. Alle 19 si aggrava ulteriormente, cercano di trasportarlo in rianimazione ma muore sulla barella». I parenti sospettano che il focolaio di broncopolmonite (poi confermato dall'autopsia) esistesse sin dal settembre. Come mal, si chiedono, nessun medico lo ha diagnosticato? Perché si è sempre parlato soltanto di malattia nervosa? Perché ci si è resi conto della gravità del male con tanto ritardo? A queste domande sta cercando di dare una risposta il procuratore della Repubblica dottor Bascheri che ha ordinato il sequestro delle cartelle cliniche. Intanto in casa Ombrello è nato, 11 9 giugno, Giuseppe jr.: « Vogliamo giustizia — spiega Rosina Falello — anche per lui.. Angelo Conti Giuseppe Ombretto morto all'Astanteria. La moglie Rosina