Nuovo processo per il giudice Palermo

Nuovo processo per il giudice Palermo La Cassazione ha annullato la sanzione decisa dal Csm Nuovo processo per il giudice Palermo La Suprema Corte invece ha reso definitiva l'espulsione di Romolo Pietroni ROMA — E' stata annullata dalle sezioni unite civili della Cassazione la decisione del Csm con cui venne decretata la perdita di sei mesi di anzianità di servizio all'ex giudice istruttore di Trento, Carlo Palermo. Il magistrato (ora in servizio presso 11 ministero di Grazia e Giustizia) era stato giudicato dal Consiglio superiore della magistratura in seguito all'esposto del presidente del Consiglio Bettino Craxi, con riferimento all'inchiesta sul traffico internazionale di armi e droga. Miracolosamente sfuggito un anno fa a Trapani ad un attentato di stampo mafioso in cui persero la vita una donna e le sue due figliolette, Carlo Palermo dovrà essere di nuovo «processato» dall'attuale sezione disciplinare del Csm, cioè da un organo completamente rinnovato in tutti i suol componenti. Alla luce del verdetto dei supremi giudici appare però probabile che la sanzione inflitta un anno fa venga sensibilmente ridotta, se non addirittura interamente cancellata. Il «caso Palermo» esplose due anni e mezzo fa quando, nel quadro dell'inchiesta condotta dal magistrato a Trento sul traffico d'armi e droga, comparvero 1 nomi di Bettino Craxi e di suo cognato Paolo Pillitteri, deputato del psi, su un mandato di comparizione emesso nel' confronti del fi¬ nanzière socialista Ferdinando Mach di Palmstein. Informato di ciò il presidente del Consiglio chiese — nella sua qualità di cittadino e di parlamentare — all'allora procuratore generale della Cassazione Giuseppe Tamburinino di far piena luce sull'operato del giudice Palermo. Il p.g. — anche a seguito di altri esposti — apri un'inchiesta disciplinare. Sull'iniziativa di Craxi si divise poi il plenum del Csm e solo l'intervento del presidente Sandro Pertini rasserenò gli animi. Il giudice Palermo fu comunque «processato» dalla sezione disciplinare del Csm anche per altri addebiti: In particolare per non aver adottato un metodo ortodosso nell'interrogare un detenuto, per non aver permesso l'inoltro di un telegramma ad un difensore e per aver assunto come testimone un individuo arrestato poi per falsa testimonianza. Il 26 giugno '85, al termine della più lunga riunione in camera di consiglio nella storia di palazzo dei Marescialli, 11 Csm gli inflisse la perdita di anzianità, di sei mesi, cioè una sanzione che in pratica avrebbe solo ritardato di 180 giorni la nomina di Palermo a consigliere di Cassazione.il verdetto suscitò ulteriori polemiche soprattutto perché apparve agli osservatori come una soluzione di compromesso. Con un'altra sentenza, le stesse sezioni unite della Suprema Corte hanno invece reso definitiva l'espulsione dai ruoli giudiziari del sostituto- procuratore generale della Cassazione Romolo Pietroni. Tale sanzione fu decretata dal Csm che lo aveva ritenuto colpevole di collusione con la mafia mentre ricopriva, nel 1970/71, l'incarico di consulente giuridico dell'Antimafia. Proprio in quell'epoca l'alto magistrato ebbe rapporti con Italo Jalongo, il commercialista di fiducia del «boss» Frank Coppola. Si è concluso in tal modo un iter processuale protrattosi per una quindicina d'anni (è la quarta volta che i supremi giudici si sono occupati di questa delicata vicenda). Per molto tempo 11 nome di Pie troni era stato accostato a quello di Carmelo Spagnuolo (l'ex procuratore generale di Roma poi espulso dalla magistratura per i legami con Michele Sindona), di cui fu a lungo il braccio destro. Pierluigi Franz

Luoghi citati: Palermo, Roma, Trapani, Trento