Maria Canins ci riprova di Gian Paolo Ormezzano

 Maria Canins ci riprova CICLISMO Parte oggi da Granville il Tour delle donne Avversarie dell'azzurra, che si impose ranno scorso alla grande, la francese Longo e le sovietiche - La straordinaria figura di una mamma campionessa a 37 anni Il rischio forte di Maria Canins maritata Bònaldi è quello della simbologia spinta, e cosi perfetta da apparire ad un certo punto irritante: è brava forte gentile, è perfetta sposa mamma cuoca sciatrice podista ciclista, e oggi parte per vincere il suo secondo Tour de France ciclistico consecutivo. Per fortuna che non è bellissima, senno-davvero 11 personaggio sarebbe scocciante. Quando appaiono tipi cosi, nello sport, si formano subito due correnti di pensiero e anche di sentimento. Una è per la proposta, cioè anche lo sfruttamento, del personaggio stesso: emblematico, simbolico, didascalico. L'altra, più fredda, è per là proposta di un ragionamento: cosa avrebbe fatto Maria Canins se, anziché dover presto lavorare, e duro, per vivere, si fosse potuta dedicare subito allo sport? E cosa se si fosse potuta dedicare subito ad una specializzazione, senza disperdersi in troppe discipline? Sono interrogativi leciti, ma che non la sfiorano. Lei è semplicemente e Incredibilmente' una donna serena, felice di poter faticare e di realizzarsi, anche intellettualmente, nella fatica. Da oggi al 27 luglio, da Gournay a Parigi scalando fra l'altro Aspin, Peyresourde, Izoard, Gramon e Puy de Dome (dose di montagna per tre Giri d'Italia «for men»), la Maria si fa il Tour, e magari se lo rivince. L'anno scorso trionfò con 22'11" su Jeannie Longo, che poi la usò prendendo la sua ruota e la sconfisse nella prova mondiale al Montello. Quest'anno la francese è ancora la rivale massima. Jacques Goddet parlò di un Coppi in gonnella, qualcuno provò a scherzare, senza mal avere visto la Maria, sulla donna-virago, arrendendosi di fronte1 ad una tipa dall'aspetto decisamente femminile — 53 chili per una statura di 1,65 —, ai suoi sorrisi dolci, alla gentile semplicità globale del personaggio. Venne riproposta la sua storia: nascita In Val Badia, a La Villa, zona ladina dell'Alto Adige, il 4 giugno 1949, crescita in una famiglia modesta. Le sorelle sposate in Germania, lei ai a fornelli, prima in casa poi in un albergo, dove la padrona le regalò una bicicletta da corsa. L'incontro nel 1972 con Bruno Bonaldi, maestro di sci, fondista, l'amore, le nozze nel 1975. La nascita, nel 1978, di Concetta. E lo sport? Maria Caninsfondista, sui legni calzati in gioventù per muoversi nel paese, undici titoli Italiani dal 1976 al 1984, sei volte la Marcialonga, e nel 1985 la Vasaloppet, prima italiana a farcela, 125* assoluta davanti a 11 mila uomini. Maria Canins podista, campionessa italiana di corsa in montagna nel 1982. Maria Canins ciclista), dal 1982, cosi, tanto per sudare d'estate, due titoli Italiani, al campionati mondiali l'argento di quello stesso 1982 e dell'anno scorso, il bronzo del 1983,11 Giro del Colorado, il Giro della Norvegia, il Tour de France. Quest'anno ha rivinto In Norvegia. In salita va via a tutte, non teme neppure le sovietiche, che ci provano in terra di Francia. Non ha volata, patisce la discesa. E' in squadra con Bonanomi Chiappa Galli Manuzzo Mosole Seghezzi, le dirige De Dona, succeduto a Malvicini liquidato In maniera poco chiara. Lei è inossidabile, immarcescibile. E Invincibile, pare, nonostante gli anni. Su qualche strada sarà ad aspettarla il marito, che seguirà un po' di tappe dormendo In tenda. Non ce la meritiamo, per quello che le diamo, anzi non le diamo (subito le cattiverie se lei chiede un po' di soldi a una federazione, cifre annuali che ad un calciatore non basterebbero neppure come premio di partita). 11 resto del mondo patisce questa risposta latina, anzi ladina, ad un certo modo di considerare 11 grande sport femminile, tutto muscoli e vocione e pelurie. Ora le facciamo l'omaggio dell'attenzione per il Tour: se lo vince è tra va, se lo perde ci delude. Perdonaci, Maria. Gian Paolo Ormezzano Maria Canins ci riprova

Luoghi citati: Colorado, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Parigi