A Ivrea radiografato il caos di Giampiero Paviolo

A Ivrea radiografato il caos Questi i risultati di uno studio tecnico sulla viabilità A Ivrea radiografato il caos Il senso unico rotatorio attorno al centro storico (provvedimento provvisorio) è l'unica soluzione, seppur migliorabile - Aumentata la velocità media del traffico - Situazione dei parcheggi: «Tempi di sosta troppo lunghi; un automobilista su 5 è disposto a pagare la multa in zona vietata» - Sulle proposte deciderà il Consiglio Che cosa può attendersi l'automobilista diretto a Ivrea? « Un traffico abbastanza scorrevole, molte difficoltà a trovare parcheggi, l'assenza quasi assoluta di grandi di, rettrici che evitino l'attraversamento della città*. E' la radiografia che emerge dallo studio di Alberto Rogano, tecnico incaricato dal Comune per risolvere l'annoso problema della viabilità. Disposta su un solo asse distributore, Ivrea ha sofferto per decenni una situazione al limite del caos: nelle ore di punta il centro città era come paralizzato; nemmeno la costruzione di una pseudo-tangenziale, il terzo ponte, ha portato a miglioramenti. Nella scorsa primavera, proprio un guaio al terzo ponte costrinse l'amministrazione a un provvedimento clamoroso quanto improvviso: attorno al centro storico fu istituito un senso unico rotatorio, che provocò accese polemiche. Da una parte, c'è chi considera come irrinunciabile vantaggio la possibilità di circolare a velocità maggiore; dall'altra, chi si preoccupa per la sicurezza dei pedoni, sostiene che, in fondo, non si è guadagnato un granché: ì tragitti da percorrere, non essendo più possibili inversioni di marcia, sono indubbiamente più lunghi (pare del 35 per cento). Da Genova, con funzioni di arbitro ma anche di suggeritore, è arrivato l'ing. Rogano, che l'altra sera ha presentato alla commissione viabilità il risultato del suo studio, basato su una rilevazione metodica delle auto in transito in alcuni punti, del loro intinerario e delle soste. «Il senso unico rotatorio si può perfezionare, ma è l'unico provvedimento possibile. Con questo sistema aumenta la capacità di ogni strada, cresce là velocità media e diminuiscono le intersezioni con altre vie-. Qualche esempio: corso Cavour, che prima poteva accogliere 1100 auto all'ora, adesso ne sopporta 2000; corso Re Umberto e corso Botta passano da 1000 a 1800; via Circonvallazione da 1300 a 2000. Gli otto punti di intersezione che frenavano il traffico a Porta Vercelli e Porta Aosta, sono scesi a tre. La velocità è cresciuta anche se, mancando dati precedenti all'innovazione, si tratta di ipotesi. Però la media in via Circonvallazione sfiora i 50 all'ora, supera i 30 in corso Cavour e corso Garibaldi, tocca i 15 a Porta Aosta e Porta Vercelli. Quindi l'incremento è reale e elevato. Provvedimenti suggeriti: la riapertura di una strada interna, via Arduino, che convoglierebbe verso Porta Aosta parte del traffico; au¬ mento dei passaggi pedonali e dei semafori, che per chi mantiene una velocità costante resterebbero sempre a luce verde; pedonalizzazione di larga parte del centro storico, compresa la piazza del Municipio. I parcheggi? -La situazione è- preoccupante», ammette l'ing. Rogano. E spiega: «L'offerta è di 2170 posti, ma l'utilizzazione bassa, anche perché i tempi di sosta sono troppo lunghi: un automobilista su quattro abbandona la macchina per più. di due ore. In compenso, uno su cinque è disposto a rischiare la multa, e parcheggia fuori dagli spazi consentiti-. Le modifiche proposte dovrebbero aumentare la capacità reale:'«Ma è chiaro che ogni provvedimento non può prescindere da una collaborazione dei cittadini. Come è chiaro che il traffico non sarà mai scorrevole se non verranno costruite le infrastrutture per diminuire la quantità dei flussi. Come avviene per gli acquedotti, ogni condotta può portare una determinata quantità d'acqua, è inutile volerne aggiungere altra». E suggerisce: un terminale in piazza del Rondollno, dove dovrebbe sbucare l'uscita del terzo ponte; un'altra tangenziale verso Aosta; un sottopasso a Porta Vercelli, che consentirebbe di istituire il doppio senso in via Circonvallazione. Si tratta di ipotesi futuribili, ancl.e per l'alto impegno finanziario che comportereb bero. Ma già nei prossimi giorni i partiti si pronunceranno sullo studio del tecnico: il «girotondo» è ancora in fase sperimentale, e toccherà al Consiglio decidere se ren derlo definitivo o tornare al passato. E i gruppi di minoranza (pri, de e pli) potrebbero chiedere ufficialmente la convocazione di un referendum cittadino che vincoli gli amministratori al parere della popolazione: il senso unico rotatorio non trova infatti unanimi consensi, e sono in molti ad osteggiarlo. Giampiero Paviolo

Persone citate: Alberto Rogano, Rogano

Luoghi citati: Aosta, Genova, Ivrea