In Affrica elefante impazzito uccide missionario bergamasco

In Affrica elefante impazzite uccide missionario bergamasco Durante una visita alla grande riserva di Liwondé In Affrica elefante impazzite uccide missionario bergamasco BERGAMO — Avvolto dalla proboscide di un elefante «impazzito», un missionario laico bergamasco è stato ucciso in una riserva nel Malawi. Il pachiderma è sbucato all'improvviso alle spalle del missionario, Io ha afferrato con la proboscide e scagliato a molti metri di distanza, uccidendolo. Il fatto è avvenuto non durante un safari, ma nel corso di una tranquilla visita alla riserva di Liwondé, vicino a Mangochi, una città africana del Malawi, dove ha sede un'organizzata missione di Padri monfortani bergamaschi. La vittima — f ratei Paolo Pesenti, di 58 anni, nativo di Laxolo di Brembilia (Bergamo) — non ha avuto nemmeno il tempo per accorgersi dell'aggressione dell'elefante. Fratel Paolo — si chiamano •fratelli» i missionari laici che non diventano sacerdoti: una scelta che il Pesenti aveva fatto molti anni fa impegnandosi In numerosi lavori manuali di falegnameria e di meccanica a favore della missione — si è recato nella riserva, nel giorno della festa nazionale del Malawi, per accompagnare un amico venuto da Bergamo per trascorrere con lui qualche giorno alla missione. E' il commerciante Giuseppe Guerini, abitante a Casnigo (Bergamo), che aveva espresso l'intenzione appunto di visitare una riserva e di vedere animali esotici. Il missionario e l'amico si sono inoltrati neha riserva: secondo quanto è stato possibile sapere ieri a Bergamo la visita si è svolta regolarmente finché fratei Paolo si è momentaneamente allontanato dall'amico, forse perché voleva controllare qualcosa che probabilmente l'aveva insospettito: un rumore oppure un movimento. Va detto che fratel Paolo aveva visitato più volte la riserva e che vivendo nel Malawi da circa vent'annl' conosceva bene le insidie di una zona nella quale ci si deve I muovere con la massima cau¬ tela. Il missionario si è spostato non più' di una decina di metri rispetto al Guerini, all'ingresso di una radura. Proprio in quel momento è avvenuta l'aggressione da parte dell'elefante: l'animale è sbucato alle spalle del Pesenti, l'ha afferrato' con la proboscide roteandolo per alcuni istanti e poi scagliandolo lontano. Esterrefatto, il Guerini è corso a chiamare aiuto alla missione di Mangochi, ma quando missionari e indigeni sono arrivati ormai fratel Paolo Pesenti era già morto. La tragedia appare inspiegabile: dalla missione di Mangochi .hanno fatto sapere a Bergamo — dove in questi giorni si trova per un periodo di riposo proprio il vescovo di quella diocesi, il bergamasco monsignor Assolari — che mal in quel territorio, a memoria d'uomo, un elefante ha assalito un uomo nella riserva, tanto meno un uomo che non aveva assolutamente infastidito l'animale. a. p.

Persone citate: Giuseppe Guerini, Guerini, Paolo Pesenti, Pesenti