Carmen Russo arriva, nega e se ne va

Carmen Russo arriva, nega e se ne va Napoli, al processo contro i camorristi depongono la Bella e poi Barra «o animale» Carmen Russo arriva, nega e se ne va NAPOLI — La Bella arriva vestita di bianco, attraversa l'aula a passettini brevi, seguita da un coro di approvazione delle gabbie. La Bestia — meglio, Inanimale» — cammina invece protervo, a pancia in fuori, come l'ultimo dei camorristi: indossa anche lui un abito bianco, ma basta 10 sguardo a chiarire che i paragoni devono fermarsi qua. Con la breve testimonianza di Carmen Russo e l'ostinato silenzio di Pasquale Barra, il processo d'appello contro Enzo Tortora e gli altri presunti componenti la «Nco», ieri si è avviato verso la conclusione. La nuova istruttoria è praticamente conclusa, 1 continui colpi di scena hanno rischiato di ridurre un dramma in commedia. Ancora qualche udienza dedicata ai testimoni, poi le richieste del procuratore generale daranno il via alle arringhe. Dopo la pausa di agosto , si riprenderà il 2 di settembre per gli ultimi interventi. Poi, una sentenza che si annuncia difficilissima. L'ultimo, penoso show è stato ieri quello di Andrea Villa, già esponente di spicco della «mala» milanese, già accusatore di Enzo Tortora: èra stato lui a dire per primo che Tortora conosceva Turatello, che col «boss» delle bische era stato a cena a Milano. Se altri, nelle scorse settimane, avevano ritrattato, gridato alla congiura, accusato questo o quel giudice napoletano, Villa ha preferito fingersi pazzo. .Chiedo scusa a tutti, ma sono uscito dieci giorni fa da un ospedale psichiatrico: non ricordo più nulla..... Fiaccato, apatico, spento, Villa ha trovato solo la forza di precisare che secondo lui né Vallanzasca né i «killers delle carceri» (cioè Andraus, Astorina, Chi:i) fanno parte della camorra. Barra invece, lui, non ha bisogno di fare lo smemorato. Aveva già ritrattato durante 11 processo di primo grado, adesso semplicemente non parla. Solo una frase, lanciata con voce cavernosa dopo uno sguardo tagliente verso le gabbie, appena giunto dinanzi ai giudici con un cordone di carabinieri che non lo perdeva di vista un istante: .Io non voglio rispondere, perché le parole vanno mantenute Quali «parole», quali impegni? Chi aveva fatto promesse, cosa si aspettava rianimale» In cambio delle sue ri' velazloni? Da chi aveva ricevuto assicurazioni: dal ministero di Grazia e Giustizia, dai giudici napoletani? .Da molti magistrati...ma io non faccio nomi.. Per qualche minuto, tra avvocati e p.g., si è scatenata una violenta gara oratoria. Le difese chiedevano urlando che Inanimale» chiarisse i termini di quell'assurda contrattazione, l'accusa spiegava che «'o studente» — dai suoi fans. Barra viene definito cosi — non parlava, sì, ma neppure ritrattava. Senza scomporsi, l'ex braccio destro di Cutolo ha fatto sentire nuovamente il suo vocione, ma solo per lanciare l'ennesimo ultimatum: «Se mi trasferite a Campobasso parlo. Se arrivo in quella sede, dal giorno dopo, eccomi qua..... La testimonianza di uno degli elementi-chiave del processo si è esaurita cosi, in meno di dieci minuti. Il p.g. Olivares è scattato: «E' arrivato il momento di fare una denunzia pubblica, bisogna sapere fino a che punto si ha interesse a che Barra dica la verità. Aveva chiesto di essere trasferito al carcere di Campobasso, dal ministero ci han¬ no risposto che è impossibile, percìié solo per lui ci vorrebbero altri venti agenti di custodia. Ma cosa sono venti agenti di fronte alla posta in gioco?.. Speriamo che il ministero voglia chiarirlo. Intanto Carmen Russo — mentre per vederla meglio i detenuti si arrampicavano fino il cima alle gabbie, e «Gianni il bello chiedeva inutilmente di esserle messo davanti, per un confronto — ha chiarito di non aver mai eseguito numeri di strip-tease presentati da Tortora. Era stato Melluso a lancia re quest'accusa, che si riferiva ai tempi di «Telealtomilanese» ed avrebbe dovuto dimostrare ai giudici di quali bassezze il presentatore fosse capace. Un altro teste, il giornalista Italo Clerici, ha poi parlato del famoso episodio di «Antenna 3» (lo scambio di polvere bianca fra Tortora e alcuni sconosciuti notato, complici gli slip della moglie, dal pittore Margutti). Secondo Clerici, quel giorno Margutti al massimo avrebbe potuto essere tra il pubblico: mai. comunque, in quel settore dell'emittente, riservato al personale. g. z.

Luoghi citati: Campobasso, Milano, Napoli