La regina è sempre lei, Martina

La reuma è sempre lei, Martina TENNIS Ih due set la Navratilova liquida a Wimbledon la giovane Mandlikova La reuma è sempre lei, Martina Quinto successo consecutivo, un'impresa riuscita solo alla Lenglen e a Borg - Oggi supersfida Lendl-Becker DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Martina Navratilova onora il •centenario» del torneo di Wimbledon vincendo per la quinta volta consecutiva il titolo di singolare femminile. In precedenza l'impresa era riuscita solo a Susanne Lenglen, la grande giocatrice francese, e a Bjorn Borg in campo maschile. Il prossimo traguardo della campionessa del mondo sarà quello di superare la Lenglen e Borg ma nello stesso tempo di eguagliare il record assoluto di affermazioni in singolare detenuto da Helen Wills Moody con otto successi. Martina è a quota sette, aggiungendo alle vittorie dell'ultimo quinquennio quelle del '78 e '79. Non è stato un successo molto sofferto quello della Navratilova sulla connazionale (almeno di nascita) Hana Mandlikova che da ragazzina le aveva fatto da raccattapalle sui campi dello Sparta Club di Praga. Due soli set, nell'unica pausa concessa dalla pioggia nella giornata, 72 minuti di gioco senza molte emozioni. Inizio di match favorevole alla giovane sfidante, che strappava subito il servizio alla Navratilova, giocava con grandissima concentrazione, con eccezionale tocco, davvero ispirata. In tribuna, nel palco riservato ai famigliari, gioivano il papà. Vladimir Mandlik, velocista ai Olochi Olimpici di Melbourne e Roma, e la mamma: erano più preoccupati i genitori della Navratilova con Judy Nelson, l'amica texana di Martina. Sul 5-2 Hana Mandlikova, dopo uno scivolone, cambiava però tipo di scarpe, si disuniva e permetteva la rimonta della rivale ed al tle-break subiva un pesante 7-1. 'Quando Martina ha incominciato a servire prime palle a ripetizione, una sul dritto e una sul rovescio, non ho capito più nulla, ammetteva sconsolata la Mandlikova che nel secondo set non trovava più la giusta concentrazione ed il gioco palesato all'inizio. Martina Navratilova poteva cosi gioire per il suo quinto successo consecutivo. Per festeggiare il «centenario'-il duca e la duchessa di Kent cedevano l'onore della premiazione ad un'arzilla ed elegante signora, la novantenne Kathleen *Kitty. McKane, Godfree. giocatrice inglese vincitrice sullo stesso «Centre Court» nel '24 e nel '26. Visto il giorno prima Borotra ad 88 anni, c'è da dire che & tennis è un valido elisir di lunga vita. Le emozioni che non ci sono slate nella finale femminile dovrebbero arrivare oggi con la sfida fra 11 campione uscente Boris Becker ed il campione del mondo Ivan Lendl. Un match in cui il rendimento al servizio rischia di assumere capitale importanza. Dice Lendl: «Ho visto il match di Boris contro Leconte in televisione ed era difficile capire la velocità e la potenza delle battute. In campo spero di capirlo meglio di guanto abbia fatto Leconte e di conseguenza di rispondere meglio di quanto abbia fatto il francete: #1 Diceva Becker, dopo aver vinto la semifinale: 'Quando servo bene, vincere diventa facile, spero di ripetermi anche in finale». Ma come sarà il match? Difficile prevederlo. Certo Becker praticherà il suo consueto «serve and volley», ma Lendl come si comporterà? Dice il cecoslovacco: «Si può vincere Wimbledon ■ anche giocando da fondo campo. Nel 1976 Borg vi è riuscito cosi. Lo scorso anno Nystrom contro Becker nei quarti è or- rivato a due punti dalla vittoria senza mai lasciare la linea di fondocampo'. Ma la pressione su chi graverà di più? Lendl ha mostrato grandissimo carattere nel quinto set contro Zivojnovic. In un match in cui era favorito ed aveva tutto da perdere non si è mal innervosito e alla fine è riuscito a conquistare la vittoria. Segno di assoluta padronanza dei propri mezzi. Becker si sente decisamente più maturo: «Lo scorso anno sono arrivato in finale senza nemmeno sapere come, ho vinto ma avrei potuto benissimo perdere. Questa volta so già cos'è una finale'. I precedenti parlano di quattro vittorie di Lendl ad una, l'ultima di Becker negli scontri diretti. Ma a Wimbledon, giova ricordarlo, il ragazzo tedesco ha vinto 15 match e ne ha perso solo uno, nel 1984. quando fu costretto al ritiro contro .Bill Scalon nel terzo turno per una dolorosa distorsione alla caviglia. Lendl invece ha totalizzato 21 successi e sei sconfitte. Rino Cacioppo Vinovo, galoppo VINOVO — Penultima riunione oggi al Testo con una bella gara riservata al gentlemen come prova clou, il Premio A.G.RI. di 15 milioni. Otto I partenti ai 1600 metri: Donato Bramante (P.V. Zaini 77), Caro's Gift (S. Rossi 74',-i), Vino Rosso (G. Molteni 74), His Dream (M. Osthaus 74), Cash e Curry (C. Brivio 73), Try to Flirt (R Bottanelli 71), Trocadero (G. Correnti 69) e Obendorf. I favoriti (inizio ore 15,30) Premio Ligabue: Champlas, Gipsy; Pr. Assicurazioni Generali: Teu Blanc, Sabutai; Pr. Club Mediterranée: Surma, Livio; Pr. Sivieri: Satin, Fladour; Pr. A.G.RI.: Vino Rosso, Try tp Flirt; Pr. Rider's Shop: Rietmann, Ten Bar; Pr. Città di Beinasco: Priman, Commissari Pr. Lingotto: Mantignana, Orpheus Ieri sera successo a sorpresa di Emiliano nel Premio Grosseto di trotto (16 milioni 800 mila lire, metri 1600). L'allievo di Marino Lovera ha battuto in fotografia il favolito El Paso Lp, terza Eudora Cp. Squalificato Elemis, Media del vincitore l'17"6; totalizzatore: vincente 55, piazzati 12, 11; acc. 165.

Luoghi citati: Beinasco, Grosseto, Londra, Melbourne, Praga, Roma, Vinovo