Brass, Capriccio con ironia di Fulvia Caprara

Brass, Capriccio con ironici Si gira a Roma il film che il regista progettava da tre anni Brass, Capriccio con ironici Tratto da «Lettere dà Capri» di Soldati è ancora una volta una storia di erotismo con tradimenti a lieto fine ROMA — «La materia erotismo è considerata tuttora ignobile, soprattutto per quella vecchia critica prebellica che si ostina a confondere la forma con il contenuto». Tinto Brass tuona, allegramente contro t suoi detrattori contro la diffusa mania di intellettualizzare l'argomento sesso, contro chi non si accorge che la fondamentale differenza tra erotismo e pornografia sta proprio nel come" nel modo di racconta- •e». Nel suo nuovo film Capriccio, ispirato al romanzo di Mario Soldati Lettere da Capri, in lavorazione in questi giorni a Roma negli studi della De Paolis, affronterà ancora l'argomento: «La fitta rete di folgoranti desideri, l'estasi dei sensi, la ricerca del tempo e delle passioni perdute, i frammenti e i disordini del discorso amoroso, entro cui si dibattono quattro persone, due uomini e due donne». Della storia di Soldati ha lasciato intatta solo la struttura, «un'impalcatura solida, ben congegnata» che gli permette di lavorare meglio sul linguaggio formale. Cosi la vicenda ambienta nel '47 dei due coniugi anglo-americani e dei loro amanti mediterranei, non avrà, come nel libro, una conclusione tragica, quasi di espiazione; non indurrà l'idea di sensi di colpa e di ravvedimenti; non farà immaginare tormenti psicologici e reti di incofessabili bugie. «Il mio è un finale ottimista, sereno, con un pizzico di ironia, — dice Tinto Brass — non c'è nessuna morte che ri scatta dalle colpe: le tra' sgressioni erotico-sentimentali sono fatti della vita che si possono tranquillamente digerire». Capriccio, prodotto da Giovanni Bertolucci e dalla San Francisco di De Laurentìis, è anche la realizzazione di un progetto ideato da tempo. Tinto Brass voleva farlo già . trf! anni fa* prfina^ ,diBMh;an-; da, ma allora non riuscì a convincere l'unico produttore disponibile che era, appunto, De Laurentiis. «Si trattava di una pellicola troppo costosa per essere Italiana e troppo italiana per adattarsi al mercato americano. Ho dovuto ristrutturare la sceneggiatura: oggi il film costa un po' meno e il mio potere contrattuale, di regista, è piuttosto aumentato...». Per raccontare la storia di Fred e Jennifer e dei loro innamorati italiani. Rosa Ciro, Brass ha voluto quattro volti nuovissimi per il pubbli co italiano: Nicola Warren, bionda e contenuta interprete di teatro inglese; Andy Forest che ha debuttato in Miranda e che Brass descrive come un James Stewart del cinema Anni 80; Luigi Laezsa, napoletano, allievo della scuola teatrale di Gassman; e Francesca Dellera, una romana molto giovane «di bellezza sfolgorante, innocente e perversa, candida e nervosa». Per il ruolo era candidata anche Serana Grandi, ma Brass, questa volta, aveva in mente un tipo di donna completamente diverso. Ci sarà, in Capriccio, come | in Miranda e come ne La chiave io ricerca attenta delle immagini: «I costumi sono stilizzati al massimo, per assecondare un linguaggio visivo che là gente ha ormai imparato benissimo. I colori saranno da cartolina illustrata, esasperati, sintesi emotive delle situazioni. Si vedranno, sfacciatamente, i tramonti i nfuocati e i faraglioni di Capri e poi la reggia di Caserta, Amalfi, Atranl, Tarquinia». Tinto Brass è innamorato dei fumetti, dei videoclip e dei fotoromanzi: «Sono l'avanguardia nell'estetica di oggi — dice — e nessuno se n'è ancora accorto». Finito Capriccio, che arriverà sugli schermi in gennaio, Brass potrà dedicarsi a L'uomo che guarda il romanzo di Moravia da cui sta già traendo la sceneggiatura per il prossimo film. «Non mi inte ressa, in questo caso, la struttura del racconto né l'intreccio — dice — ma piuttosto l'erotismo, trattato principalmente nel suo aspetto cerebrale». Fulvia Caprara Sul set di «Capriccio» Brass e l'inglese Nicole Warren: il film conserva la trama del libro di Soldati

Luoghi citati: Amalfi, Capri, Caserta, Roma, San Francisco, Soldati, Tarquinia