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Ucciso per rapina uomo di 84 anni A Oglianico, nel Canavesé: gli hanno rubato poche migliaia di lire Ucciso per rapina uomo di 84 anni Il pensionato, che vìveva solo, aggredito in casa a colpi di bastone e abbandonato morente sotto il tavolo della cucina - I carabinieri indagano tra i drogati della zona Per poche lire hanno massacrato di botte un uomo di 84 anni, tanto da ridurlo in fin di vita. Giuseppe Alpaton, di Oglianico Canavese, via Vittorio Emanuele, è morto un mese dopo: l'ufficiale sanitario non se l'è sentita di certificare il decesso per cause naturali, e il pretore di Rivarolo, dottor Rapelli. ha ordinato l'autopsia. Gli esami eseguiti dal professor Cardellino avrebbero confermato i dubbi: a provocare la morte sarebbe stato un vasto ema¬ toma cerebrale. I risultati ufficiali tra qualche giorno: ma i carabinieri sanno di ricercare dei probabili assassini. La tragica rapina il 6 giugno, nel tardo pomeriggio. I malviventi riescono a farsi aprire dal pensionato, un uomo tranquillo, che abita da solo da molti anni e trascorre buona parte della giornata al bar, vantandosi di aver nascosto in casa i cospicui risparmi accumulati in una vita di lavoro. Quando i banditi se ne van- no il pensionato giace svenuto a terra, in un lago di sangue, sotto il tavolo della cucina: ha ferite ed ecchimosi un po' ovunque, probabilmente lo hanno colpito al capo con un bastone, infierendo quan- ^ do era già privo di sensi. Il bottino è misero: tra contanti e oggetti in oro supera di poco il mezzo milione. Una vicina, dopo tre ore, vede la porta ancora aperta, entra, e soccorre la vittima. Un primo ricovero all'ospedale di Cuorgné. poi al Cto, quindi a Cirié. Ma ormai non c'è più nulla da fare. Giuseppe Alpaton non ricorda nulla di quella sera, ripete solo frasi sconnesse, in modo quasi ossessivo. Le lesioni cerebrali hanno provocato la paralisi della zona sinistra e guasti irrimediabili alla capacità di intendere. Dopo venti giorni il pensionato torna a casa, dove si spegne. In attesa dei risultati ufficiali i carabinieri seguono molte piste, cercando innanzi tutto di rispondere ad alcune domande. Perché accanirsi con tanta violenza? I rapinatori hanno perso la testa di fronte al tentativo di reazione della vittima, o l'Alpaton li aveva riconosciuti? E la decisione di entrare proprio in casa sua è venuta ascoltandone le chiacchiere al bar? In questo caso i rapinatori potrebbero essere individuati tra i giovani della zona, che certamente la vittima conosceva. Non è nemmeno escluso che si tratti di tossicodipendenti, Giampiero Paviolo