Vecchio Piemonte a «cinque stelle»
Vecchio Piemonte a «cinque stelle» Hotel Brufani alla Sina (Bocca) Vecchio Piemonte a «cinque stelle» TORINO — L'albergo Brufani di Perugia, un «cinque stelle» con oltre un secolo di tradizione, 24 camere affacciate sull'Umbria con Assisi da una parte e Todi dall'altra, è stato acquistato dalla Sina, la Società internazionale nuovi alberghi. Con questa operazione gli hotel, tutti di alto livello, che fanno capo alla società salgono a cinque. La Sina è controllata dalla famiglia Bocca di Torino. L'ultimo esercizio si è chiuso con un fatturato di 16 miliardi 642 milioni e un utile di 2 miliardi e 595 milioni. I Bocca hanno da almeno un secolo e mezzo una posizione di rilievo nell'industria piemontese; Angelo Bocca fondò nel 1814 una conceria che nel 1905 ne assorbì un'altra e assunse la denominazione di Concerie Italiane Riunite. Nel 1959 Ernesto Bocca intuisce il grande avvenire dell'industria turistica e fonda la Sina, di cui continua ad essere presidente. La società comincia con il creare a Firenze, nel palazzo De Renzi-Sonnino, l'Hotel Villa Medici. Dieci anni dopo viene l'acquisto dell'Hotel Bernini Bristol di Roma, nella centralissima piazza Barberini. Nel '77 la Cir viene ceduta a Carlo De Benedetti (che la trasformerà in finanziaria) mentre la Sina si arricchisce dell'Hotel Astor di Viareggio, situato in una delle zone più suggestive della Versilia, specializzato in «vacanze dietologiche». A questo punto la società, decisamente orientata sul turismo d'affari, punta su Milano dove, nell'84, acquista l'Hotel de la Ville, nella cui gestione entrerà nei primi mesi dell'anno prossimo. Ultima acquisizione di quella che è ormai diventata una catena di residenze prestigiose, appunto il piccolo Brufani, perfezionata alla fine di giugno. Ernesto Bocca, affiancato dal figlio Bernabò (che nel settore alberghiero si è fatto un'esperienza lavorando a Londra nell'impero di Forte) sottolinea che la Sina «é una società di tipo familiare; questo fa si che la proprietà stessa possa occuparsi direttamente dei singoli alberghi curandoli e abbellendoli come se fossero case private» v. rav,
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