II miglior tempo al solito Senna
II miglior tempo ai solito Senna FORMULA 1 Nel primo turno di prove a Le Castellet conferma del brasiliano II miglior tempo ai solito Senna In progresso le Ferrari, ih grado di sviluppare la massima punta di velocità (oltre 342 all'ora) ma non ancora affidabili - Balestre sempre più originale: si è multato di 20 mila dollari per manchevolezze organizzative DAL NOSTRO INVIATO , LE CASTELLET — Il "professor" Senna, libero docente di velocità pura nell'università della Formula 1, ha impartito ieri un'altra bella lezione ai suol rivali. Il brasiliano della Lotus ha infatti ottenuto ancora una volta 11 miglior tempo, nel primo turno di qualificazione del Oran Premio di Francia, ottava prova del campionato mondiale in programma domani. Non ha stabilito il nuovo record del circuito solo perché il tracciato era inedito, con la pista accorciata da 5800 a 3813 metri e non c'erano tempi di raffronto. Senna comunque ha girato in l'06"526, alM'Media di 206,337-km' orari. "-Il ' eHéunon è ^«."s&'W considera che la nuova «bretella» di raccordo fra il rettifilo del box ed 11 rettilineo del Mistral si affronta in prima marcia. Senna ha messo alle sue spalle, dopo una battaglia sul centesimi di secondo, Mansell e Piquet. In un'ora di prove le posizioni sono mutate molte volte. Ma alla fine, sempre all'ultimo giro, il giovane sudamericano, «sparando» tutte le sue cartucce è riuscito a portarsi davanti. Senna in mattinata aveva anche collaudato a lungo un motore Renault modificato che dovrebbe consentire, a parità di prestazioni, minori consumi di benzina, eliminando cosi quello che era stato sinora il tallone d'Achille di Senna, costretto a risparmiarsi in gara per arrivare. La prima giornata di prove, sotto un sole cocente, ha anche portato alla luce un leggero progresso della Ferrari, sesta con Alboreto e nona con Johansson. Le posizioni non sono migliori di altre volte dall'inizio della stagione ma ci sono due dati positivi a favore della scuderia di Ma ranello. Primo: il distacco cronometrico è uno dei meno pesanti (839/1000 fra Senna ed Alboreto), pur tenendo in considerazione che il circuito è molto corto. Secondo: la Ferrari deve avere messo a punto un motore strapotente per qualificazione. Si parla di 1300 cv. Altrimenti non si spiegherebbero certe velocità di punta ottenute dalle rosse monoposto, Sulla linea del traguardo Alboreto è passato più rapido di tutti a 199,531 km/h contro i 197,844 di Piquet. Ma questo è nulla: al termine del rettifilo Mistral 10 svedese Johansson è stato cronometrato a 342,205 km/h, Alboreto a 341,772. Velocità straordinarie, incredibili se si considera che il più rapido di tutti gli altri è stato Palmer con 317,460, mentre Senna (decimo) è passato a 314,594. 11 primato assoluto era di Mansell con la Williams lo scorso anno a 348 km/h, ma allora il rettilineo era lungo 1800 metri contro i circa 1000 attuali. Queste cifre hanno anche un significato purtroppo negativo: se tanta potenza non basta per lare il miglior tempo, c'è ìamrlfzzej'ohe-telaio ed' àerodirfàrrilca'stSno' pessimi. In realtà le Ferrari possono andare cosi forte perché non riescono ad ottenere una pressione aerodinamica maggiore e viaggiano con gli alettoni quasi piatti. Se si carica di più vanno plano, ma non" migliorano in fatto di aderenza e di trazione, cosa che invece capita per vetture come Williams, Lotus e McLaren. Qualche piccolo passo in avanti comunque è stato fatto dagli uomini di Maranello e non è escluso che oggi ci sia un ulteriore miglioramento. Al termine della giornata alcuni dei piloti facenti parte della commissione per la sicurezza si sono riuniti per discutere le recenti proposte sui regolamenti presentate dalla Fisa. Nessuno è d'accordo sulle soluzioni scelte. Ed i corridori avrebbero voluto esternare il proprio pensiero a Balestre, presidente della Fisa stessa. Ma non lo hanno trovato. Balestre è stato protagonista di un episodio che dà tutta la misura della sua eccentricità In qualità di presidente della Fisa si è automultato di 20.000 dollari come presidente della federazione francese, organizzatrice della gara, perché le prove sono iniziate in ritardo di mezz'ora a càusa di alcune telecamere della tv che erano piazzate in punti pericolosi. Poi si è infuriato e se ne è andato sparendo nel nulla. «Cosi non si può andare avanti — ha detto — non me ne combinano una giusta. Non mi posso fidare di nessuno. Mi farò vivo con una telefonata. - -via non cercatemi porcile .namverrò mal più-ad una gara-. Se non sono strani non li vogliamo. E pensare che tutto lo sport automobilistico, con tanti interessi, è gestito da personaggi del genere... Cristiano Chlavegato
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