Venti di guerra sull'Efim

Venti di guerra sull'Efim CHI SPECULA SULLE VALUTE? Tra i partiti si allarga la polemica Venti di guerra sull'Efim ROMA — La nomina dei «tre saggi, che dovranno far luce sulle operazioni valutarie che sono costate 140 miliardi all'Efim, non placano le polemiche sugli enti di Stato. La segreteria del psdi è tornata ieri alla carica ribadendo l'esigenza che per le operazioni valutarie degli enti di Stato (.non solo quelle condotte dall'E/im ma anche da Eni, fri, banche e ogni impresa pubblica-) vengano stabilite -regole chiare, per evitare che gli amministratori si facciano attrarre da -suggestioni speculative, anche se motivate dal fine di migliorare i conti finanziari'. L'operazione di conversione dell'esposizione debitoria dell'Efim dal dollaro aìl'Ecu. che ha comportato complessivamente una perdita di circa 140 miliardi di lire, era comunque nota al governo e al Parlamento, a livello di commissione bicamerale per i programmi delle Partecipazioni statali, sin dalla sua decisione nell'ottobre 1984. e successivamente, con una relazione nel settembre scorso. Lo ha reso noto il presidente della commissione Bilancio-Pp.Ss. della Camera, Paolo Cirino Pomicino, sulla base di inequivocabili documentazioni. Da parte sua il responsabile programmazione e bilancio del psi, Francesco Tempestini. ha ammesso che da tempo aleggia sull'Efim -uno strano vento di guerra- che dà l'im¬ pressione -di essere pilotato anche su altre vicende-. Sempre da via del Corso il capogruppo in commissione bicamerale sulle Pp.Ss.. Biagio Marzo, sostiene che -il burattinaio dell'operazione contro VE firn è venuto allo scoperto, ma in un momento in cui era più giusto tacere che parlare.. Certamente, aggiunge Marzo, «non è questa la strada per la riconferma al ministero delle Pp.Ss.. L'indipendente di sinistra Franco Bassanini ha invece apprezzato, seppure l'abbia definita una .decisione tardiva., l'affidamento di un'indagine sulla vicenda a - tre saggi». Poi. parlando dell'ente, ha rilevato come sia - uno dei punti più incerti dell'assetto delle Pp.Ss... L'emergere di questa vicenda, ha aggiunto Bassanini. attiverà nuove proposte, nuovi dubbi. • HOECHST — Un fatturato di 1000 miliardi tra produzione diretta e vendite di prodotti importati dalla casa madre, oltre 17 miliardi di utile netto: questi i dati 1985 del gruppo Hoechst Italia, composto da 13 società e 2500 dipendenti. L'andamento positivo è continuato nel 1986. come ha confermato l'amministratore delegato Karl G. Von Asboth, e per l'anno in corso la società ha già programmato investimenti per 12-14 miliardi, destinati sia agli stabilimenti sia ai nuovi prodotti come le vernici in polvere.

Persone citate: Bassanini, Biagio Marzo, Francesco Tempestini, Franco Bassanini, Karl G. Von Asboth, Marzo, Paolo Cirino Pomicino

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