Dieci anni per il ferimento di Rosone

Dieci anni per il ferimento di Rosone Condannato Bruno Nieddu, ma rimane aperta l'indagine sui mandanti Dieci anni per il ferimento di Rosone MILANO — Lesioni volontarie gravissime nei confronti di Roberto Rosone, tentato omicidio di una guardia giurata e dell'autista dell'ex vicepresidente dell'Ambrosiano: riconosciuto colpevole di questi reati Bruno Nieddu è stato condannato a dieci anni di carcere. Assolto invece l'altro imputato, Michele Noto, accusato di falsa testimonianza. La corte d'assise ha ritenuto, al contrario di quello che aveva sostenuto l'accusa, che Danilo Abbruciati, ^lo sparatore ucciso per reazione dalla guardia giurata, e Nieddu, che guidava la moto, non avessero avuto il compito di uccidere Rosone, bensì sólo quello di ferirlo. Con la sentenza di ieri si è conclusa la prima parte dell'inchiesta sul ferimento di Rosone: era resta aperta l'indagine sui mandanti. Flavio Carboni ed Ernesto Diotallevi sono già imputati di- tentato omicidio ed è più che probabile che vengano presi a provvedimenti nei confronti di Pippo Calò e "pianmàrio Matteoni. Il sostituto procuratore Dell'Osso ha infatti chiesto che venga trasmesso al suo ufficio il verbale delia testimonianza di Gabriella Popper, la quale giovedì in aula ha accusato Carboni e Calò di essere i mandanti del ferimento, Matteoni e Dlotallevi i tramiti con -l sicari. Una testimonianza importante perché, oltre a fornire ulteriori elementi sui retroscena dell'attentato a Rosone, mette in "luce i legami che Flavio Carboni, personaggiochiave di tutta la vicenda Banco Ambrosiano, avrebbe intrattenuto con la malavita è con esponenti mafiosi come Calò. Carboni, dal canto suo. ha reagito preannunciando una denuncia per calunnia nei confronti della Popper che — a suo dire — avrebbe già formulato nei suoi confronti «accuse infondate, come accertato dai giudici». Ieri, intanto, sono proseguiti gli interrogatori di Francesco Pazienza: è stato ascoltato sulla vicenda Pratoverde (il finanziamento dell'Ambrosiano su cui ebbe una tangente) e per due ore è rimasto a colloquio con il giudice istruttore Giuliano Turone. In questo caso non come imputato, ma come testimone. Il magistrato, che1 aveva condotto l'istruttoria sull'omicidio dell'avvocato Ambrosoll e sul finto rapimento di Sindona. ha ancora in mano un'inchiesta stralcio sulla vicenda. In particolare, sul ruolo che Licio Gelll ebbe durante il finto sequestro del bancarottiere. E proprio su questo punto si sarebbe incentrato l'interrogatorio di Pazienza che. stando ad indiscrezioni, si sarebbe dimostrato molto disponibile a rispondere alle domande. Nessun commento sull'esito dell'interrogatorio né sulla collaborazione di Pazienza, se, cioè, sia stata utile o meno alle indagini. Neppure i giù dici Pizzi e Brichetti hanno voluto commentare il nuovo interrogatorio di Pazienza. Si sono limitati a dire che l'imputato «risponde alle domande, fornendo elementi interessanti». „ s. mr, Bruno Nieddu Roberto Rosone

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