Reagan: sono pronto a discutere «tutti i problemi» con Gorbaciov

Reagam sene pmnio aémufem «futili problemi» con Gorbachv Messaggio distensivo affidato a Mitterrand che lunedì è a Mosca Reagam sene pmnio aémufem «futili problemi» con Gorbachv DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — In un cordiale colloquio di due ore circa — il doppio del previsto — e in una successiva colazione di lavoro, il presidente Reagan ha anticipato ieri a Mitterrand una nuova apertura americana all'Urss. All'ospite, giunto giovedì a New York per i festeggiamenti della Statua della Libertà e ripartito ieri sera per recarsi lunedi prossimo a Mosca, Reagan ha riferito che tra pochi giorni risponderà -po- ' sitivamente» alla lettera mandatagli dal leader del Cremlino alla fine del mese scorso. A quanto indicato dalla Casa Bianca, i punti più importanti della rispósta del Presidente darebbero la disponibilità a negoziare - tutte le questioni del disarmo», e • quindi anche le guerre stella- • ri, ma nella seconda fase del dispiegamento, non nella prima delle ricerche, e un invito ' esplicito a Gorbaciov a venire a Washington per il vertice ' subito dopo le elezioni parla' mentati Usa di novembre. Questa non è stata l'unica novità emersa dalle consultazioni tra il capo di Stato ame' ricano e quello francese. Un'altra ugualmente significativa è stata la proposta avanzata da Mitterrand di una collaborazione tra la • Francia e gli Stati Uniti nelle esplorazioni spaziali. Mitter- - ranci ne ha parlato addirittura in pubblico, a una cena offertagli dal Consiglio per gli Affari esteri e dall'Accademia nazionale delle scienze. Riferendosi ai recenti disastri che hanno paralizzato i programmi dello Shuttle, del Tltan, del Delta e dell'Ariane, 11 Presidente francese ha , chiesto: -Perché non dovremmo approfittare dell'attimo di 1 pausa per concordare insieme una collaborazione?». -Perché — ha aggiunto precisando il proprio pensiero — non dovremmo lavorare per un lan- ,. do comune?». Non si conosce ancora la risposta americana: verrà fornita probabilmente al ministro della Tecnica francese Courien, che da oggi è in visita a Washin- ■ gton, ; Di fatto, sebbene né l'en- ■ tourage dell'uno né quello • dell'altro lo ammettano, dopo ; i colloqui di ieri Mitterrand ; sarà il «corriere di lusso» di ; Rc-agan al Cremlino. Ben co ; noscendo la suscettibilità ', dell'ospite, Reagan lo ha t smentito In un breve scambio di battute con i giornalisti. Non mi sembrerebbe appropriato chiedere al Presidente di portare un messaggio a Gorbaciov», ha detto. Ma ha aggiunto che le sue discussio- ni con Mitterrand hanno riguardato i rapporti EstOvest e la volontà americana di promuovere la distensione. A un giornalista che gli ricordava che Gorbaciov dubita del suo impegno negoziale, Reagan ha ribattuto: «Se è cosi, è stato male informato». A Washington non si esclude che sulla scia della visita di Mitterrand e della missiva di Reagan, Gorbaciov si ammorbidisca e consenta un incontro tra il suo ministro degli Esteri Shevardnadze e il segretario di Stato Shultz prima di quanto sia in programma, cioè prima dell'assemblea generale dell'Orni. Sul contenuto della risposta reaganiana al leader del Cremlino, la Casa Bianca ha fornito particolari insoliti, probabilmente nel tentativo di mobilitare l'opinione pubblica internazionale. Il Presidente tesserà le lodi sulle proposte di disarmo di Gorbaciov, definendole -serie e costruttive», quindi avanzerà una controproposta altrettanto importante, e lo inviterà a fissare una data per il vertice per la fine di novembre o l'inizio di dicembre. Il Washington Post ha riferito una dichiarazione di un ano¬ nimo funzionario della Casa Bianca: -Vogliamo sfruttare qualsiasi opportunità si offra per compiere progressi... Il Presidente è deciso a dimostrare a Gorbaciov di essere interessato a un accordo sulla riduzione degli armamenti... e noi ci auguriamo che Mitterrand renda chiara al Segretario generale del pcus la nostra disponibilità a sviscerare qualsiasi questione concernente gli arsenali atomici». La Casa Bianca è stata assai più riservata su ciò che Mitterrand ha detto a Reagan, limitandosi a evidenziare la -concomitanza di vedute» che esiste tra i due leaders sul disarmo. Ma pare che il capo di Stato francese e quello americano abbiano discusso anche del terrorismo e delle crisi regionali, soprattutto del Medio Oriente • del Centro America. Domenica scorsa, in un'intervista al Washington Post, Mitterrand aveva dichiarato che in assenza di un accordo sul disarmo tra le superpotenze, la Francia potrebbe essere costretta a produrre la bomba al neutrone, di cui come l'America, e diversamente dall'Urss, possiede le tecnologie. e. c.