Paci (Intersind): «Siamo disponibili ma la partita si presenta difficile»
Paci (Intersind): «Siamo disponibili ma la partita si presenta difficile» CONTRATTI / Ieri incontro tra Firn e aziende pubbliche Paci (Intersind): «Siamo disponibili ma la partita si presenta difficile» ROMA — Con rincontro di ieri anche le aziende meccaniche pubbliche (260 mila dipendenti di 150 imprese) hanno avviato la trattativa per 11 rinnovo del contratto nazionale. Oggi ci sarà l'appuntamento più importante con la Federmeccanica che rappresenta le industrie private di grandi, medie e piccole dimensioni inquadrate nella Confindustria. Il colloquio tra la delegazione Intersind guidata dal presidente Paci e dal direttore Capo e quella sindacale capeggiata dal tre segretari generali Gara vini, Morese e Lotito è durato poco più di un'ora. Le parti hanno stabilito di ritrovarsi il 17 e 18 prossimi. •L'Intersind — ci ha dichiarato il presidente Paci — ha avviato il negoziato con piena disponibilità e volontà di cercare soluzioni cosi come abbiamo fatto ugni volta che ci siamo seduti al tavolo per il rinnovo del contratto. La soluzione non potrà che essere quella di un giusto equilibrio tra le esigenze del sindacato, che l'ihtersind riconosce come valide, della difesa del potere d'acquisto del salario e l'esigenza delle imprese di non veder appesantire i costi per non perdere competitività sui mercati interni ed internazionali'. •Anche se trattiamo senza pregiudiziali — ha proseguito Paci — la partila è difficile su almeno due temi: TTl L'aumenti) del costo del I I I lavoro per i soli automa tismi esistenti è già superiore ai tassi d'inflazione programmati. Se si aggiunge il costo della piattaforma si arriva a livelli che non possono non preoccupare le aziende e che escono da ogni compatibilità. Il sindacato dice che le richieste sono compatibili. Abbiamo deciso di discutere i criteri di calcolo loro e nostri in una apposita commissione tecnica. Bisognerà raggiungere un difficile equilibrio tra la contrattazione nazionale e quella aziendale. Dalla piattaforma vengono fuori sovrapposizioni di temi che non sono accettabili, che non offrono alle aziende la necessaria certezza e che possono essere fonte di conflitti: L'Intersind ieri ha messo sul tavolo anche la «questione dei decimali'. «Le aziende pubblictie — ci ha spiegato il presidente Paci — hanno sempre pagato i punti di contingenza maturati con i decimali sia pure con riserva. Quando è stalo raggiunto finalmente l'accordo, la Confindustria hà concordato con l sindacati di pagare 100 mila lire come arretrati. Le aziende pubbliche, invece, mettendo in busta paga i punti via via che maturavano hanno corrisposto 258 mila lire. La differenza a nostro danno è di 158 mila lire ed abbiamo detto ai sindacati che ne vogliamo parlare-. Per la parte sindacale abbiamo chiesto una valutazione dell'incontro .con l'Intersind al segretario generale dei metalmeccanici della Uil, Lotito: «Abbiamo ascoltato con attenzione i problemi che ci ha prospettato l'Intersind. Per fortuna si tratta di problemi e non di pregiudiziali. Noi, è ovvio, ci siamo seduti al tavolo non per chiedere agli imprenditori la firma della nostra piattaforma ma per negoziare'. Noi — ha proseguito Lotito — poniamo una sola pregiudiziale: i vari pezzi della piattaforma non sono scambiabili ma negoziabili. Abbiamo accettato di far lavorare degli esperti sul costo delle nostre richieste. Però non attenderemo questi conti. Il negoziato al tavolo principale deve andare avanti speditamente. Ci sono tutte le condizioni per non perdere tempo ed addentrarci subito nell'esame concreto dei tre blocchi: la "prima parte" della piattaforma riguardante il controllo delle innovazioni; l'inquadramento unico con i problemi specifici dei quadri; l'orario-. A proposito dei quadri Lotito ha sottolineato che «nella delegazione Uil sono stati riservati un certo numero di posti ai quadri iscritti al sindacato, invitando anche le associazioni di categoria come l'Anqul e ntalquadri-. Sono stati invitati pure i sindacati autonomi dei lavoratori (Sida e Fati) con i quali la Uil ha un rapporto di collaborazione. Sergio Devecchi
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