Un ponte verso l'Europa Centrale di Giuliano Marchesini

Un ponte verso l'Europei Centrale Inaugurato l'ultimo tratto dell'autostrada Udine-Tarvisio Un ponte verso l'Europei Centrale L'arteria è costata 1400 miliardi - Quarantanove viadotti e 17 gallerie in 42 chilometri Nicolazzi; «Non solo unirà Friuli e Carinzia, ma collegherà l'Italia con Nord ed Est Europa» DAL NOSTRO INVIATO UDINE — Un nuovo lungo ponte verso l'Austria, nel Friuli della rinascita. L'ultimo tratto dell'autostrada Udine-Tarvisio, inaugurato ieri alla presenza di Craxi e del cancelliere austriaco Vranitzky, è un'altra speranza per questa terra che dieci anni fa fu sconvolta dal terremoto. Ed è un prolungamento del legame che unisce l'Italia, dall'estremo sud, al centro Europa. Questa arteria promette vantaggi per i traffici, per il turismo, per le strutture portuali dell'Adriatico. Lo scalo di Trieste, ad esempio, trova qui uno sfogo che da tempo aspettava, dato che il porto giuliano ha sofferto particolarmente di carenza di vie di comunicazione. E giù dal valico di Coccau, attraverso il nastro stradale che si snoda lungo la valle del Fella, tedeschi e austriaci trovano molto più agevole riversarsi nei nostri centri turistici. C'è anche, in questo pezzo di strada, il segno della volontà di una collaborazione europea sempre più stretta. Per questo ieri, al confine, c'era gran festa, con le donne, gli uomini e i bambini nel costumi della tradizione, 1 chioschi allestiti oltre la barriera doganale, birra e salsicce, mongolfiere dai colori vivaci tra il verde dei boschi. L'arteria che da Udine conduce al valico, collegandosi sul versante austriaco con la Arnoldstein-Staatsgrenze della «A2 Sud Autobahn. è costata oltre 1400 miliardi, con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia e dell'Arias per 190 miliardi. Realizzata dalla Società autostrade del gruppo Iri-Italstat, corre per la piana friulana. Incontra le prime aspre montagne che furono scosse dal sismo del '76 e sale verso un paesaggio tenero per il quale, si dice, s'è avuto un grande rispetto. Cinque stazioni, dieci svincoli, tre aree di servizio e nove di parcheggio, quarantanove viadotti per un percorso di 19 chilometri,diciassette gallerie per un totale di oltre 22 chilometri. Queste le caratteristiche della Udine-Tarvisio. • Nell'esecuzione dell'opera — precisa il ministro dei Lavori Pubblici Nicolazzi — sono stati adottati tutti quegli accorgimenti che la più avanzata tecnologia ha potuto fornire. E i viadotti sono stati costruiti con i più appropriati sistemi antisismici-. Questa arteria, aggiunge Nicolazzi, rientra in un disegno politico ben preciso del governo e del Parlamento, tendente a privilegiare i collegamenti internazionali attraverso i valichi e i trafori alpini. -Un imponente programma è in corso di esecuzione: potenziamento delle viabilità di adduzione ai trafori del Frejus e del Monte Bianco, miglioramento della viabilità verso il Sempione e il San Gottardo, noncìié la costruzione di strutture primarie per completare ed integrare la già valida rete viaria stradale e autostradale del nostro Paese-, Il ministro dei Lavori Pubblici dice anche che un altro passo per il miglioramento dei collegamenti con l'Austria si farà con la realizzazione del traforo di Monte Croce Carnico, per il quale molte difficoltà sembrano superate, al punto che è in fase di costituzione la società mista italo-au- striaca per la realizzazione e la gestione dell'opera. •La Udine-Carnta-Tarvisio — osserva Nicolazzi — non soltanto avvicina ancor più le due regioni limitrofe, il Friuli e la Carinzia, ma rappresenta il ramo di collegamento italo-austriaco del grande sistema autostradale T.E.M. (Trans Europ Motorway) che unirà l'Europa del Nord (Danzica) con l'Oriente europeo (Istanbul)-. Ma questa autostrada, rileva il presidente dell'Iri Prodi, ha anche un valore profondo: testimonia dela volontà di ripresa di una regione che fu messa in ginocchio dal terremoto. -E suggella l'impegno con cui la comunità nazionale è stata vicina alle popolazioni del Friuli.. Le richieste dei friulani, dice il presidente della giunta regionale, Adriano Biasutti, non riguardavano semplicemente il ripristino di quel che era andato distrutto, ma anche nuove occasioni di crescita. C'era bisogno di riprendere vitalità, rapporti. Ora, anche un'autostrada contribuisce a fare in modo che questa gente non si senta sola. Giuliano Marchesini

Persone citate: Adriano Biasutti, Arias, Craxi, Fella, Nicolazzi, Trans Europ Motorway, Vranitzky