A Montecitorio sono in arrivo 630 segretari: dove metterli? di Alberto Rapisarda

A Montecitorio sono in arrivo 630 segretari: dove metterli? I deputati avranno diritto a un aiutante ciascuno, ma non c'è spazio A Montecitorio sono in arrivo 630 segretari: dove metterli? ROMA — -Altri 630 qui dentro? E' escluso, già non c'entriamo noi*, taglia corto uno dei tre questori della Camera, l'on. Bruno Fracchia, comunista. I deputati stanno per ottenere un segretario ciascuno, pagato col pubblico denaro. Lo chiedevano dall'inizio della legislatura e, in fondo, con motivazioni plausibili. Tutti 1 loro colleglli dei Parlamenti stranieri hanno aiuti ben più consistenti: in Francia ogni deputato ha uno staff di quattro aiuti, negli Stati Uniti la segreteria è di sette membri. Gli italiani si accontenteranno per ora di un segretario, che poi in pratica è quello che privatamente ognuno già ha nel proprio collegio elettorale. I soldi per pagarli ci sono, manca Io spazio dove sistemarli. La Camera ha intenzione di mettere in bilancio una spesa di 10 miliardi di lire per pagare gli stipendi del 630 se gretari, da luglio a dicembre. Altri 20 miliardi sono previsti per l'anno prossimo. La decisione non è stata però ancora presa. Prima dovrà essere approvato il bilancio di Montecitorio, probabilmente entro il mese; poi l'ufficio di presidenza emanerà le nor¬ me che permetteranno ad ogni deputato. di assumere un segretario.: ' L'onorevole diventerà datore di lavoro, anche se i soldi per pagare lo stipendio (circa 1.700.000 al mese più gli oneri sociali) glieli passerà il suo gruppo. -Si è voluto evitare cosi che i nuovi assunti si organizzino in Sindacato per piantare una rivendicazione collettiva nei confronti della Camera dei deputati*, spiegano i questori. Il' segretario è infatti un precario, con contratto a termine, che seguirà le sorti politiche del parlamentare. Parlamentare trombato, contratto finito. Son tutti d'accordo su que sta scelta, tranne 1 comunisti che vorrebbero piuttosto dare un aiuto maggiore ai gruppi. 'Con una struttura collettiva, cori la possibilità di rivolgersi d pagamento a università, centri di studi per avere consulenze 'e migliorare il lavoro legislativo*, spiega l'on. Fracchia. Poi, alla resa dei conti, probabilmente anche i comunisti approveranno" il segretario individuale. I deputati sostengono di meritarlo. In mille giorni di governo Craxi, | per esemplo, hanno parteci¬ pato a 450 sedute, che — tenuto conto delle ferie estive, di Natale, Pasqua, sabati e domeniche, chiusure per congressi — significa riempire tutti 1 giorni liberi. In questo arco di tempo i deputati hanno approvato 508 dei 730 disegni di legge del governo. Le presenze medie in aula negli ultimi tre anni, in percentuale, danno 11 pei al primo posto con l'86 per cento, seguito dagli indipendenti di sinistra con 1*81 per cento, dalla de col 73, dal psi col 67, pri 65, dp 64, pli 63, msl 62 e ultimi i socialdemocratici col 56 per cento. *E' un bilancio non negativo, visto che l'attività della Camera sta diventando frenetica*, riconosce dall'opposizione di sinistra l'on. Pochetti. *Si lavora. Il problema vero è che si lavora male*, spiega il liberale Egidio Sterpa. I 630 deputati che il popolo italiano invia a rappresentarlo in Parlamento lavorano in condizioni sicuramente difficili, un po' per loro difetti congeniti e un po' per colpa di carenze esterne. Di loro ci mettono la diffidenza di fronte alle nuove tecnologie che non gli fa utilizzare i servizi di informazione elettronica già esistenti. Di esterno c'è la cronica mancanza di spazio, di aiuti tecnici qualificati. La lotta della Camera per conquistarsi il suo «spazio vitale» è diventanti ormai una delle variabili più importanti nella trasformazione del centro storico della Capitale. E in corso una espansione gigante: attualmente gli uffici della Camera, dislocati in diversi edifici del centro, occupano 135.000 metri quadrati, che fa tredici ettari, e mezzo! La nuova biblioteca della Camera (800 mila volumi) sta per essere inaugurata nella sala dove il Sant'Uffizio prò cessò Galileo. Malgrado questo, ci sono soltanto 200 uffici disponibili per 630 deputati. Gli esclusi si accalcano su lunghi tavoloni nella «sala della regina», disponendo di un piano di lavoro di 90 centimetri per 80 ciascuno. Qualcuno suggerisce un rimedio per snellire il funzionamento della macchina legislativa di Montecitorio: dimezzare il numero del deputati. *Mà si è mai visto un Parlamento che autoriduce il numero dei propri membri?*, fa osservare scettico il liberale Bozzi. Alberto Rapisarda

Persone citate: Bozzi, Bruno Fracchia, Craxi, Egidio Sterpa, Fracchia, Pochetti

Luoghi citati: Francia, Roma, Stati Uniti