Mehta dirige in piazza della Signoria Da oggi Firenze è capitale della cultura

Mehta dirige in piazza della Signoria Da oggi Firenze è capitale della cultura Stasera Verdi sotto una speciale cupola fonica, presenti Craxi e Mitterrand Mehta dirige in piazza della Signoria Da oggi Firenze è capitale della cultura FIRENZE — Palazzo Vecchio come sfondo, piazza della Signoria come immensa platea. A questo suggestivo scenario, alle note della Messa da Requiem di Verdi, all'Orchestra e al Coro del Maggio Musicale, alla bacchetta di Zubin Mehta e alle voci di Leona Mitchell, Lucia Valentini Terrani, Peter Dvorski e Paata Burchuladze. è affidato il compito di chiudere, con 11 concerto di stasera, gli spettacoli della quarantanovesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino e contemporaneamente sancire l'apertura ufficiale delle manifestazioni di Firenze capitale europea della cultura. Perché questa serata si svolga nel migliore dei modi si è lavorato a ritmi forsennati. C'era infatti da sgombrare piazza della Signoria dalle tribune montate nei giorni scorsi per il pubblico che ha assistito alle partite del calcio in costume e provvedere all'allestimento di una speciale cupola fonica che permetterà di apprezzare la musica di Verdi senza la normale dispersione che si verifica quando si suona all'aperto. I tecnici del Teatro Comunale definiscono questa cupola, progettata dal capo scenografo del teatro Raffaele Del Savio e dall'architetto Gianfranco Gigante dell'Università di Firenze, un vero gioiello. Si tratta di una struttura mobile, che ha un diametro di piattaforma di venti metri, è alta otto e pesa dodici tonnellate. La cupola potrà ospitare 140 coristi e 110 professori d'orchestra. Inoltre è provvista di una pedana estensibile a canocchia le utilizzabile per i balletti. II montaggio pare sia stato semplicissimo. I 24 spicchi che la compongono si montano a terra e quindi si sollevano mediante un comando elettrico. L'altro ritrovato di grande praticità è che ogni parte che forma questa cupola si incastra nell'altra senza bisogno di un solo bullone. Unico dubbio, più scaramantico che fondato: funzionerà allo scopo per la quale è stata ideata? «La reso acustica per ora l'abbiamo potuta verificare solo nella teoria e su modellini — afferma Del Savio — non abbiamo fatto in tempo a provarla montata. La prima volta che ne ascolteremo gli effetti sarà proprio stasera per il concerto di Mehta di piazza Signoria«. Un esordio quanto mai impegnativo se si pensa che oltre a migliaia dì fiorentini ci saranno alcuni ospiti d'ecce zione: il presidente del Consiglio Craxi (crisi di governo permettendo), il presidente francese Mitterrand, i ministri della Cultura di mezza europa, il commissario Cee Ripa di Meana, oltre ai maggiori rappresentanti della poesia contemporanea riuniti a Firenze per il loro congres so mondiale. Sarà una lunga giornata quella dell'in;.ugurazione di Firenze Capitale europea della cultura. Alle 10,30 nel Salone dei Dugento 11 sindaco Massimo Bogianckino saluterà le delegazioni estere invitate, subito dopo nel Salone dei Cinquecento la cerimonia ufficiale con gli interventi del ministro inglese per la Cultura Richard Luce, quello italiano Gullotti e Carlo Ripa di Meana membro della Commissione della Comunità europea. Seguirà una prolusione del professor Eugenio Garin. Alle 13, passando attraverso la Galleria degli Uffizi per l'occasione chiusa al pubblico (ragioni di sicurezza) e il corridoio Vavatiano, illustri ospiti di Firenze raggiungeranno Palazzo Pitti per il pranzo. Nel pomeriggio visita alla mostra ■■Donatello e i suoi» in svolgimento al Forte Belvedere, quindi tutti in Piazza Signoria per il grande concerto di Zubin Mehta al quale saranno presentì anche il presidente del Consiglio Craxi e il presidente francese Mitterrand. La giornata si chiuderà ancora nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con una principesca cena. Un concerto, quello di Mehta, che per ora sembra essere passato immune attraverso l'uragano di critiche e polemiche che hanno accompagnato la stesura del programma di Firenze Capitale della cultura e che, certamente, non si acquieteranno con il passare delle settimane. In particolare l'ormai annosa disputa effimero si, effimero no. «Mi rifiuto di considerare effimero ciò che lascia dentro l'uomo un'emozione», ha affermato qualche giorno fa il sindaco Massimo Bogianckino. Forse pensava anche al concerto di Piazza Signorìa destinato ad essere più un momento di travolgente partecipazione popolare che un evento squisitamente musicale. Francesco Matteini

Luoghi citati: Firenze, Meana