Giornalista russo scompare a Roma di Giuseppe Fedi

Giornalista russo scompare a Roma Nessuna traccia di Yuri Verescigin: fuga all'Ovest o sequestro? I casi Bitov e Yurchenko Giornalista russo scompare a Roma ROMA — Yuri Verescigin, 45 anni, giornalista sovietico, distaccato dal ministero del Trasporti presso un giornale che si stampa a 400 chilometri da Mosca, giunto a Roma con una comitiva di connazionali, ufficialmente in visita turistica, è scomparso senza lasciare tracce cosi come, l'anno scorso, successe in piazza San Pietro all'agente del Kgb Vltaly Yurchenko e, due anni prima, a un altro giornalista russo, Oleg Bitov, sparito a Venezia. Di lui non si sa più nulla dall'altra sera, quando il gruppo di turisti, dopo una visita agli scavi del Foro Romano e in via dei Fori Imperiali, si è fermato in piazza Navona. Si sa soltanto che indossava un paio di pantaloni corti belge e una maglietta a strisce dello stesso colore, che aveva con sé pochi soldi ed era senza il passaporto, consegnato all'arrivo nella capitale al suo capo-comitiva. , All'hotel Consul, sulla via Aurella, dove i turisti sovietici sono rimasti alloggiati fino a ieri mattina, Yuri Verescigin non è più rientrato. E' quanto ha detto il viceconsole Alexandr Tchpll al dottor Masone, dirigente del primo distretto di polizia, dove si è recato nella tarda serata di domenica a denunciare l'episodio. Sono scattate le ricerche e sono stati controllati tutti gli ospedali romani, nell'ipotesi che Verescigin fosse stato colto da malore, ma senza alcun esito. Di lui si sa soltanto che è giunto in Italia In crociera alla fine della scorsa settimana, con altri 250 cittadini sovietici, ed è sbarcato a Napoli. A Roma, Verescigin è arrivato sabato ed ha preso alloggio, con altri 99 connazionali, all'albergo Consul. Nessuno ricorda il volto del giornalista. .Erano in tanti — dice Raffaele, Impiegato alla «reception» —; Sono arrivati la sera, verso l'ora di cena. Hanno cenato in un ristoran te vicino, poi sono venti fi a dormire. Abbiamo consegnato loro le chiavi delle camere, e basta. La mattina dopo sono usciti tutti in comitiva. Ci siamo resi conto che era successo qualcosa soltanto la sera, tardi. C'è stato un fitto incrociarsi di telefonate in partenza e in arrivo dal nostro albergo. Ma non abbiamo capito subito di che cosa si trattasse. Poi è piombata qui la polizia, sono arrivati i giornalisti. Ma noi dell'albergo non avevamo niente da dire perché non sapevamo niente di preciso». Ed adesso? «£' tornata la calma, la comitiva sovietica è ripartita stamani (Ieri mattina, ndr) alte 7J20, in pullman, diretta a Napoli. Hanno proseguito la loro crociera con una persona in meno». Scartate, con 1 primi accertamenti, le ipotesi di un Incidente o di un malore improvviso, le supposizioni si limitano essenzialmente a due: il sequestro o la fuga di Vere¬ scigin, della cui scomparsa, almeno fino a ieri sera, l'ambasciata sovietica non ha fornito alcuna comunicazione alla Farnesina. In ogni caso, prima di aver notizie su di lui trascorreranno settimane, prevedono in questura, dove sottolineano le molte analogie tra questo episodio e la clamorosa scomparsa di Vltaly Yurchenko. Yurchenko, 50 anni, primo consigliere presso il ministero degli Esteri a Mosca, considerato un esperto «in problemi della sicurezza», ufficialmente In missione in ItaIla dov'era arrivato il 24 luglio, spari la mattina del primo agosto dopo essere uscito a piedi da villa Abamelek, residenza dell'ambasciatore e del corpo diplomatico sovietico, dicendo di voler andare a visitare i Musei Vati cani. Questa volta, però, almeno in apparenza, il personaggio ha tutt'altro spessore. Per Yurchenko, infatti, si mosse subito il ministro degli Esteri sovietico Shevarnadze, facendo recapitare ad Andreottl una lettera nella quale sollecitava l'interessamento e la collaborazione della Farnesina. Yurchenko ricomparve, tre mesi dopo, negli Stati Uniti a Washington e in una conferenza stampa all'ambasciata dell'Urss l'agente sovietico raccontò la sua versione dei fatti, accusando la Cia di averlo rapito In Italia e condotto negli Usa. Poco meno di due anni prima, a Venezia, era sparito, In circostanze altrettanto misteriose. Oleg Bitov, 51 anni, inviato della rivista Literaturnaja Gazeta. Scomparve il 9 settembre, durante la Mostra del Cinema, dall'hotel Blasuttl. A Londra, dove riapparve un mese e mezzo dopo, attaccò duramente il suo Paese, dichiarando tra l'altro di essere stato vittima dei servizi segreti britannici. Giuseppe Fedi

Persone citate: Alexandr Tchpll, Masone, Oleg Bitov, Shevarnadze, Yuri Verescigin