Se l'istruttore è incompetente la palestra diventa un rischio di Giuseppe Grosso

Se Pistruttore è incompetente la palestra diventa un rischio Se Pistruttore è incompetente la palestra diventa un rischio MA vale davvero l'equazione «movimento uguale salute.? •Fino a 35-40 anni si è liberissimi di correre a piedi e in bicicletta. Dopo i cinquanta bisogna dosare lo sforzo come il vino», spiega il professor Vittorio Wyss, direttore del Centro di medicina sportiva di Torino. «Collegare l'attività motoria alla salute del corpo è sempre stato logico e semplice, ma negli ultimi anni si sono registrati errori di valutazione e speculazioni a catena», sostiene l'insegnante di educazione fisica Giorgio Berloffa, consigliere dell'Unione chinesiologl italiani e responsabile nazionale dell'organizzazione. «Dapprima lo jogging per tutti, apparentemente innocuo e gratuito, poi la ginnastica aerobica e oggi le palestre di body building, che sono spuntate come funghi, spesso con generici istruttori, privi del diploma Isef o in possesso di attestati rilasciati in tre giorni da fabbriche che vendono gli attrezzi per le palestre». Occorre, invece —- insistono gli esperti — una preparazione teorica e pratica specifica, che consenta di valutare non soltanto l'età di chi va in palestra, ma anche le sue condizioni fisiche generali, con un occhio attento al dato scheletrico. Oggi a mezzogiorno, al Centro Navigli di Milano, viene presentato 11 Terzo congresso Ichper (International Councll for Health, Physical Education and Recreation) E. • ropa, che si terrà a Cuneo dal 30 luglio al 2 agosto. Si parlerà di «Salute ed educazione fisica negli Anni Novanta», con il contributo di docenti universitari ed esperti di Paesi di tutta Europa, oltre a Stati Uniti, Canada, Brasile, Cuba, Venezuela, Kuwait, Iran, Israele, Corea del Sud, Taiwan e Senegal. Saranno trattati l'attività motoria e i suoi problemi; i fattori di rischio di malattia coronarica nel bambini; le alterazioni morfologiche dell'età evolutiva; l'educazione fisica e lo sport nella scuola; la formazione dell'insegnante. «Per tenere corsi e aprire palestre occorrono anni di studio», dice ancora il professor Wyss. «Non è sufficiente aver praticato uno sport per insegnarlo. Gli Istituti Superiori di Educazione Fisica danno una buona preparazione di carattere generale. L'impegno fisico è impegno muscolare, cardiaco, respiratorio: tutti gli organi sono sollecitati e l'operatore dell'attività motoria deve saperlo». L'allenatore e l'istruttore sono I tecnici del gesto, coloro che insegnano i «fondamentali» e i movimento più economici, ma è utile, al loro fianco, la presenza del medico (e, nelle società sportive, anche del preparatore atletico, da individuare nel diplomato Isef). E le visite periodiche nei centri di medicina sportiva? «Sono utili — conclude Wyss — purché siano fatte bene». Giuseppe Grosso

Persone citate: Giorgio Berloffa, Vittorio Wyss, Wyss