Il football femminile piace?

J7 football femminile piace? J7 football femminile piace? SABATO pomeriggio allo stadio per una partita di calcio femminile serie A. In campo Juve Piemonte e Prato con ventidue fanciulle in calzoncini corti sulle gambe scattanti e snelle, grandi masse di capelli al vento. Ma per una partita di calcio manca qualcosa. Non c'è coda ai cancelli, le gradinate sono praticamente deserte, in tribuna sono raccolte una ottantina di persone, tra le quali si contano 52 uomini di età media sui «0 anni e 28 donne fui 30. i V\ -il"-' ■ :"y E' facile scoprire che sono padri, madri, amici, fidanzati, vicini di casa e soltanto un paio i disinteressati tifosi. La partita è intanto cominciata con dribbling, colpi di testa, finte e contropiede a regola d'arte: è calcio vero. Allora perché un richiamo cosi scarso proprio nel Paese del bel calcio, con domeniche da 50 mila spettatori per partita? Anche il gioco del calcio come si sa segue la regola degli altri sport: la vittoria ne fa la fortuna. Quindi più si parla di squadre femminili in lotta al vertice della classifica e più aumenta il pubblico. Le cifre variano da città a città. A Verona la media supera le mille persone ogni partita di calcio femminile e salgono a 1.800-2.000 a Pordenone, dove gioca la Betty Vignotto, che ha fatto quasi 90 gol in Nazionale, il Centro Italia ha. meno spettatori. Si è scesi un po' dai IL futuro dei libri sembra segnato. Romanzi, saggi, ma anche edizioni illustrate, saranno presto ridotti a piccoli dischi di metallo o plastica da consultare al televisore, tra uno show e uno spot pubblicitario. Per gli appassionati di tecnologia il libralo elettronico, docile a ogni comando, sfornerà sul momento pagine del classici e novità del'ultima ora. La macchina che stampa da disco è infatti una realtà e non è difficile presagire che nel prossimo futuro invaderà 11 mercato. Ucciderà il libro? L'unica cosa certa è che il disco elettronico non riuscirà mai a trasmettere quel sottile piacere che si prova sfogliando un volume fatto a regola d'arte e tanto meno un libro d'epoca. Chi ama 1 libri sa bene quali impagabili sensazioni possono dare le preziose pagine vecchie di alcuni secoli, toccare la carta tirata a mano, leggere i testi composti carattere dopo carattere dai maestri tipografi che a buona ragione erano tenuti in grande ccnside razione e ricevuti a corte come gli artisti di fama. Purtròppo il tempo ha fatto strage di questi capolavori, non pochi di quelli sopravvissuti sono in cattive condizioni e soltanto un sapiente restauro è In grado di riportarli agli antichi splendori. Sono rimasti in pochi gli artigiani (ma sarebbe meglio chiamarli artisti) capaci di fare rivivere queste preziose opere d'arte. E' un lavoro che richiede grande capacità, profonda esperienza. 1000 circa dell'anno scorso perché le squadre romane galleggiano a metà classifica. Più numerosi i tifosi al Sud. Il Trani femminile, da quattro anni campione, richiama 3 mila persone allo stadio, ma si difende bene anche Somma Vesuviana con 2000-2500. Le percentuali fra il pubblico si aggirano su un 70 per cento di presenze maschili e un 30,per cento femminili.. Più tecnici e curiosi i. maschi, più per ragioni di affetto le spettatrici. Il calcio giocato dalle donne alle donne piace, ma non esiste una tifoseria abituale e organizzata, . Vediamo ora le scritte e sentiamo le grida: .Ragazze vincete per noi», sta scritto su un muro. «Grinta ragazze», dice uno striscione. «Ale magiche rocce», è scritto su un altro. «Val che sei sol'.!.-, è il solito urlo fra tamburi e campanacci. Comunque è un tifo allegro, sempre con un filo di ironia. Il sogno di quelle che giocano è uno stadio con 20-30 mila spettatori. Ora la nostra partita di campionato femminile è conclusa. Seduto sulle gradinate resta soltanto uno spettatore che non corre a casa a vedere i mondiali alla TV. Aspetta con ansia l'imminente incontro con l'ala sinistra che sta facendo la doccia. Il calcio femminile ha un pizzico di grazia in più. Claudia Ferrerò

Persone citate: Betty Vignotto

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Pordenone, Prato, Somma Vesuviana, Verona