Ghiottonerie in villa a Brescia

Ghiottonerie in villa a Brescia Ghiottonerie in villa a Brescia PER prima cosa una spiegazione d'obbligo: perché «L'Altro» Miramonti? «L'Altro, perché il primo Miramonti papà Pisani lo apri anni ed anni fa a Caino, sulle montagne bresciane, specializzandolo in funghì e nella sapida cucina del territorio. Il primo Miramonti, dopo un lungo periodo di chiusura, è stato riaperto da poco, ai primi di febbraio. Intanto, in pianura, mamma Piscini con il figlio manda avanti la seconda creazione, appunto questo Miramonti l'Altro, ristorante singolare a cominciare già dall'ambiente, da quella bella villa padronale dai muri candidi che spunta tra le basse case di questo quartiere residenziale. Siamo nel paese natale di Papa Paolo VI e alle pareti di questo curioso locale ne rimangono alcuni ricordi. Una villotta elegante, in vago stile «Via col vento». come aperitivo. Dentro eccovi una sala confortevole, elegante, dove Mauro Piscini con l'aiuto di una cameni retta porta in tavola i piatti preparati ai fornelli dalla mamma, Mary, e dal suo aiuto, il giovane chef Oliviero Apostoli. La sala è di un caldo color crema, i lampadari sono in cristallo, le posate in argento. Un clima «importante» con qualche neo: alcuni tavoli con coprimacchia altri no, la mancanza di qualunque sfizio (burro compreso) da sgranocchiare nell'attesa di piatti, l'assenza di un'acqua minerale che non sia gassata. Ma. pur con queste ingenuità, rimane la freschezza e la ghiottoneria di un bre¬ ve menù invitante: gamberi e valerianella su un simpatico e buon letto di avocado affettato sottilissimo, bocconcini di carne cruda conditi con lo stupendo olio Brisighello, la tartara di salmone, la crema di zucca, il risotto con la formaggella di Caino, il filetto di anatra al Porto, il bagoss (raro formaggio locale), lo strepitoso gelato alla crema fatto in casa, i biscottini dello chef. Si beve bene e si chiude al meglio con i superalcolici importati da due delle case più valide d'Italia, il bresciano Silvano Sigfrido 8amaroll e il genovese Giuseppe Mongiardino. Spesa sulle 50-60.000 lire. (Ultima prova: 9-1-1886) Edoardo Raspelli un ingresso raffinato, un banchetto innanzi al guardaroba per fermarsi e bere •una cosa», magari un Ca' del Bosco, perla somma della spumantistica italiana,

Persone citate: Edoardo Raspelli, Giuseppe Mongiardino, Miramonti, Paolo Vi, Pisani, Silvano Sigfrido

Luoghi citati: Brescia, Italia