Mineralogia, tutti i posti per usare gli scalpelli

Mineralogia, tutti i posti per usare gli scalpelli Mineralogia, tutti i posti per usare gli scalpelli TRA esperti e dilettanti, si calcola che i mineralogisti italiani siano oltre cinquemila. Le specie mineralogiche sono invece circa duemila. Una collezione che comprenda seicento specie di minerali diversi viene già considerata discreta. Altri prediligono le cosiddette collezioni topografiche. Classica è la collezione del minerali alpini, con ricerche concentrate sulle Dolomiti, In Lombardia, in Valle d'Aosta. Le attrezzature usate dal ricercatore sono semplici ed economiche : la mazzetta da un chilo e mezzo e gli scalpelli, uno a punta e l'altro con taglio piatto, si acquistano presso un qualsiasi ferramenta. Lo zaino dev'essere robusto (quelli mlli- • tari di telacela vanno benissimo); può tornare utile una lente di ingrandimento. Le associazioni che in Ita¬ forma ricorda piccoli covoli di fieno, e i metallici, seppur rari, cristalli di ottaedrite. Sempre nelle Alpi Occidentali, il Pian della Mussa in Val d'Ala, a ridosso di Lanzo Torinese, ha fornito a musei e appassionati di tutto il mondo eccezionali esemplari di granati, cristalli rosso vino nella varietà hessonite, vesuviana verde acqua, epidoto e diopsldc. La zona orientale si presenta geologicamente differente e le specie presenti sono moltissime; quelle maggiormente caratteristiche e collezionate appartengono al gruppo delle' zeoliti. L'Alpe di Sfusi, il più vasto sistema di alpeggi italiano, si raggiunge da Bolzano per Prato all'Isarco. Fiè. Siusi. Una fitta rete di sentieri rende agevole la ricerca che 3i svolge al Piz Sella, sotto il Sasso Lungo o lia raggruppano collezionisti e ricercatori sono più di un centinaio; per avere informazioni sui loro programmi ci si può rivolgere alla Federazione nazionale gruppi mineralogici e paleontologici italiani che ha sede In via Monterosa 56, 10154 Torino. nella località Frommbach. Le zeoliti qui ricercate sono i giganteschi cristalli di analcime color rosa-carne e l'apofillite che spesso accompagna la qualità precedente, In cristalli lamellari madreperlacei. Abbastanza comune è la natrolite in ciuffetti bianchi o rosei, più raro il quarzo verde. In Toscana sono di grande interesse mineralogico le miniere di pirite di Massa Marittima; a Boccheggiano. Nlccioletta e Gavorrano 1 ricercatori sono al lavoro ogni fine settimana: il minerale più ricercato è ovviamente la pirite, che si trova In cristalli cubici assai sviluppati e perfetti, e l'antlmonlte, minerale dal cristalli neri molto fragili e non cosi facile da trovare. A Campigli» Marittima c'è la Miniera del Temperino coltivata ad antimani te: vi si trova l'ilvaite In cristalli neri e lucenti Difficile però estrarlo personalmente: per qualche bel campione ci si dovrà rivolgere al; minatori che lo raccolgono in gallerìa con attenzione, sapendo che è molto richiesto e molto ben pagato (da 30 a 300 mila lire). Altra meta dei ricercatori è la Sardegna: la zona di Iglesias è abbondante di giacimenti di piombo e zinco e 1 minerali meglio cristallizzati sono la fosgeni te e la cerussite; 11 minerale sardo più apprezzato è l'argento proveniente dalle miniere di Muravera nella regione del Sarrabus, non lontano da Cagliari. L'argento nativo si presenta In strani accrescimenti filiformi o in spalma- ■ ture metalliche, ma è molto raro; con maggiore frequenza si trova la varietà argentlte che i più fortunati raccolgono in bel cristalli Cinquemila appassionati in caccia di duemila specie Il minerale alpino forse più noto è il quarzo, abbondante nel detriti trasportati a valle dai ghiacciai. Tra i più frequentati è celebre il ghiacciaio del Mlage che si raggiunge facilmente da Courmayeur seguendo la strada della Val Veny; oltre al trasparenti cristalli di quarzo sono molto ricercati quelli gialli di stilbite. la cui nx, r.

Persone citate: Campigli