Passere e ghiozzi a Grado e Marano

Passere e ghiozzi a Grado e Marano Passere e ghiozzi a Grado e Marano PES LA laguna di Grado e la laguna di Marano, nel loro insieme, rappresentano per 1 pescatori sportivi uno dei punti più felici del litorali adriatici: l'alternarsi di scoglio, sabbia e fango crea l'ambiente adatto per pesci diversi. All'interno, qualsiasi tratto di canale si presta alla cattura di passere, cefali, anguille, mormore, anche se 1 punti migliori restano compresi tra il canale Belvedere, la punta del Groto e le zone a sud dell'isola Ravaiarina. Dai moli si possono tentare orate e branzini, o dedicare l'attenzione alla pesca dei guatti (ghiozzi) qui numerosissimi e di diverse varietà. Per poter scegliere tra molte esche e fare anche uno spuntino veloce, va benissimo Bernardo Sport e la sua pizzeria (0431-81.173) in largo San Grisogono. Tra le trattorie si fa apprezzare Da Silvio in piazza Duca D'Aosta (0431-80.469). In giugno, per tornare a casa con un retino portapesci decente e sicuro, conviene armare le canne per la pesca di passere e guatti. La passera di mare (plaeuronectes platessa) e la passera pianuzza (jilatichthys flesus) sono prede da tentare a fondo, nei canali salmastri, lanciando sern-pre in direzione della corrente. Canna da lancio media, mulinello medio, filo in bobina dello 035, piombo scorrevole da 50 grammi o meno, girella piccola, colamento dello 025 lungo 150 cm con 3 braccioli lunghi 20 cm portanti ami del 10. ERA un pomeriggio nebbioso dell'ottobre 1675 e don Baldo Pecchie di Lanzo Torinese, medico di Corte in Casa Savoia si recò, come raccontano le cronache dell'epoca, •dal panataro maestro Antonio Brunero che lavorava nel palazzo reale a Torino». LI don Baldo, si levò il mantello, si rimboccò le maniche, si pose al collo un grembiule e, afferrato un pane già impastato, lo ridusse in forma di focaccia e tagliò la stiacciata in otto liste. Ne prese una e cominciò a tirarla dolcemente da ambo i capi. Infine la mise con la pala nel forno assieme agli altri sette bastoncini. Dopo qualche minuto, raccontano sempre le cronache, tirò fuori otto bastoncini «dritti, rigidi e leggeri, con il colore dell'oro brunito Proprio come aveva visto fare anni prima a sua madre che lo aveva curato con queste sottili aste al posto del pane rotondo e mal cotto. Cosi gli era passato il continuo mal di pancia, CA I st proprio quello che ora assillava il pallido Vittorio Amedeo II, figlio di appena nove anni del defunto Carlo Emanuele II. Questi bastoncini, detti grissini dal piemontese gMrsia (forma di pane), furono fatti mangiare per alcuni mesi al principino malaticcio, che . prontamente guarì. Da allora Pecchio ebbe grande fama e cosi pure il suo grissino «stirato.. Morra, nel cuore delle Langhe. Genero e erede di Paolo Colla, apprezzato viticoltore delle Langhe. Gagliardo presenta le proprie cantine con raffinate Iniziative promozionali (collezioni numerate, etichette firmate da pittori come Treccani e Paulucci). Ecco il menù: dopo gli aperitivi, code di scampi e rucole alle erbe, insalata di carne cruda, fonduta, tnjarin, lombatina alle rose tartufata con funghi, pecorino umbro, budino alla panna, paste secche. Tra 1 vini scelti da Gagliardo, Gavi '85 «La Pavona», Dolcetto '85 «Paolin». Nebbiolo "84 •Roncaglia», Barolo '81 «La Serra», Moscato filtrato dolce e Brachetto «La Cresta».

Luoghi citati: Grado, Lanzo Torinese, Marano, Torino