Sentieri sul mare dal Paradiso al Tigullio

Un parco e il suo destino Un parco e il suo destino Sentieri sul mare dal Paradiso al Tigullio E9 considerato uno del pezzi di terra più romantici del mondo.Portofino dà il suo magico nome a tutto un promontorio, a un acrocoro di colli e piccoli monti e a un parco naturale di straordinaria bellezza. A breve distanza dalle città del triangolo industriale del Nord Italia, sfiorata da grandi vie di comunicazione, è un posto di sorprendente pace dovuta al vasto spazio, al folto e intenso verde della natura e all'Immenso spettacolo del mare. ■Poche località della terra concentrano cosi intenso incanto di bellezze naturali, di pittoreschi paesaggi e ricordi storici, quanto il Monte di Portofino... Da Camogli a Punta Chiappa e a Portofino è un seguito di paesaggi e visioni incantevoli...». Con queste parole il senatore Celesia illustrava al Senato del Regno il disegno di legge per la costituzione dell'Ente Autonomo del Monte di Portofino varato 11 20 giugno 1935 con la firma di Vittorio Emanuele III. Ora il vecchio ente che pure curò bene il parco, è scomparso per il passaggio del suol poteri alla Regione, ma è curioso com'è cambiato il modo di vedere le cose. Fra 1 progetti dell'ente del Parco ce n'era uno che oggi fa inorridire; dovevano aprire una strada costiera da Portofino a Camogli «chiudendo cosi il Monte in un anello di squisita valorizzazione turistica*. Se fu una negligenza della burocrazia provinciale non avere realizzato prontamente il progetto, ora è giudicata una negligenza provvidenziale. Oggi si discute ancora sul promontorio di Portofino, ma è per l'istituzione definitiva del-Parco regionale ormai Imminente, anche se in realtà il promontorio è da sempre considerato una zona che richiede accurata protezione naturalistica. La questione più discussa è se ampliare o meno il Parco dagli attuali 1061 ettari sul promontorio a tutta la fascia verde del Tigullio fino a Chiavari. Per il mare, invece, già le acque intorno al promontorio sono da considerarsi come Parco Marino in base a una legge nazionale del 1982. ■ Inumerosi itinerari nel parco naturale che si trova sul promontorio, di Portofino sono quasi tutti percorribili senza particolari difficoltà. Il vestiario e l'equipaggiamento sono quelli di comuni passeggiate più che dell'escursionismo. Per chi volesse partire con una guida in tasca c'è la tradizionale -Guida naturalistica tascabile del Monte di Portofino: a cura di Ardito Desio (5 mila lire). Una recentissima e accurata pubblicazione sul Parco è dì Alberto Girani e Silvia Olivari. «Guida al Monte di Portofino; con cartografia di grandi dimensioni, edizione Sagep della Regione. 12 mila lire. Da segnalare anche un •Quaderno- della Federazione dell'escursionismo sulla Provincia di Genova C'è ancora, di maggior prezzo, un recente volume di Fulvio Tuvo (ediz. SiriSiag). Le guide si possono acquistare all'edicola dei giornali da Emilio a di Ruta di Camogli, che è anche un tradizionale punto di informazioni. NON si parla mai dei malesseri fisici, per non dire malattie, che possono capitare In viaggio. Qui si cerca di riparare. C'è anche gente che ha viaggiato parecchio e sulla questione dei mali da viaggio ha curiose esperienze. In posti di giungle, bruusse, foreste e yungas come In Zaire, Thailandia o Bolivia (notoriamente pieni di trappole per la salute), a un tale non era mai capitato niente. L'unica volta che in viaggio dovette entrare in farmacia a cercare una pomata contro una dolorosa infezione al collo, fu a New York, il giorno dopo che l'aveva punto una vespa o un'ape, dentro una cabina telefònica stradale. Il posto dell'infezione era a dir poco singolare: al principio di Wall Street, nel cuore sterile della finanza mondiale. Ma in Egitto ci fu un folto gruppo di medici che scesero dal battello dopo una crociera sul Nilo durante un congresso Internazionale, tenendosi la pancia dal dolori, conseguenza di avvelenamento da cibo. Se tocca anche ai medici, figurarsi 1 viaggiatori qualunque. Eppure sarebbe quasi inutile chiedere consigli al dottore di famiglia su igiene e farmaci per viaggi in Turchia o a Ball, cosa che di solito si fa all'ultimo momento come si corre a comprare un altro rullino di fotocolor. Le disposizioni ufficiali riguardano solo apparentemente la protezione dei viaggiatori da mali endemici come vaiolo, colera e febbre gialla. Più che altro, le vaccinazioni VIAGGIARE ACCORTO sono richieste per la paura che tornino in patria importatori di malattie. Certe statistiche poco note dimostrerebbero che circa la metà dei viaggiatori che girano continuamente il mondo per affari o vacanza, fanno esperienza di qualche malessere dovuto al viaggio. -Travellers' Health- o Salute del viaggiatori è un libro appena uscito a cura di 43 specialisti dell'University College Hospital di Londra che definisce «un angolo trascurato delle medicina» quello dell'igiene nel viaggi. L'indice analitico va da Ascesso (dentario) a Zovirax (farmaco contro l'herpes), il libro avanza seri dubbi sulla credenza diffusa nella maggior parte di chi viaggia che i progressi sanitari siano stati più o meno slmili dappertutto. Certi incidenti all'estero sono, invece, un rischio spesso sottovalutato e una delle più probabili cause di conseguenze molto gravi, secondo il dottor Richard Falrhust, medico capo del servizio sanitario della nota organizzazione assicurativa Europ Assistance: «C'è gente che chissà perché quando vtag- • già all'estero corre rischi che non si prenderebbe mài a casa». Il fenomeno si può spiegare con i molti corsi misti terra-mare, per informazioni sui battelli che partono da Camogli rivolgersi al telefono 0185772091 e dalle località del Golfo Tigullio al 0185-55814. Ma si può anche partire a piedi da Ruta di Camogli sul classico itinerario RutaPortofino Vetta-Pietre Strette-Olmi-Portofino Mare: km 7,5, ore 2.30-3, segnavia un quadrato rosso. Come già detto, la prima parte in salita si può evitare salendo da Ruta a Portofino con un mezzo proprio o pubblico. E' il percorso più importante, la spina dorsale di tutti i sentieri. Si parte dalla frazione che sovrasta Camogli. a fianco della galleria sulla statale Aurelia e si sale fino all'albergo Portofino Vetta (dal belvedere splendida vista sul due Golfi Paradiso e Tigullio). Portofino Vetta è raggiungibile anche con un sentiero da San Lorenzo della Costa, frazione di Santa Margherita sulla via Aurelia (da visitare la chiesa). La mulattiera passa sotto il ripetitore tv e in circa Il punto di partenza classico di tutte le escursioni nel Parco del Monte di Portofino è Portofino Vetta alla fine della strada carrozzabile privata (4 Km, pedaggio) che sale da Ruta. Mulattiere e sentieri iniziano proprio sotto le grandi antenne della Rai che dominano vistosamente una parte del paesaggio. L'auto può essere lasciata al posteggio custodito di giorno, se si ha intenzione di tornare al punto di partenza. Altrimenti bisogna studiare itinerari che omprendano l'uso di mezzi pubblici, sia da Ruta l'autobus di linea o il taxi (tel. 0185-772663 o 770128) per Portofino Vetta, sia i battelli da e per Camogli e Portofino. Sui per¬ mezz'ora si raggiunge la località Pietre Strette, poi in discesa panoramica verso le Bocche di San Lorenzo. Olmi. San Sebastiano e arrivo a Portofino. Quella che segue è un'alternativa. Pietre Strette-San Fruttuoso: km 3. minuti 45. segnavia due rombi rossi vuoti. Si scende per deciso pendio dalla località precedentemente segnalata fino al borgo, raccolto intorno alla famosa abbazia affacciata sulla piccola spiaggia (di interesse la visita alle tombe dei Doria di imminente restauro, XIII e XIV secolo). Nella baia, a 17 metri di profondità, si trova il «Cristo degli abissi., una statua posta nel 1954 e visibile anche dalla barca, con un batiscopio. Da San Fruttuoso si può utilizzare 11 battello del servizio regolare sia per Camogli, sia per Portofino e Santa Margherita-Rapallo. Oppure da San Fruttuoso si può tornare al punto di partenza percorrendo il sentiero che volge a levante verso la Base .Zero, e da qui risalire più dolcemente verso Pietre Strette, con splendida veduta sul vallo¬ ne di San Fruttuoso. San Rocco-Mortola-!1 ornelli-Passo del Bacio-Cala dell'Oro-Costa del Termine-San Frutta oto-Base •O.-Case Prato-RufflnalePortofino: km 13. ore 4,30, segnavia due cerchi rossi. E' l'unico itinerario che presenta alcune difficoltà per tratti esposti e strapiombi. E" un percorso emozionante, che oltre al panorama incomparabile mostra anche relitti di bunker dell'ultima guerra, ma sconsigliato a chi non è pratico di montagna. Santa Margherita-Santuario Madonna di Nozarego-Gave-Olmi: km 5, ore 1,50. segnavia una croce rossa. Si parte dalla zona del porticclolo verso il Santuario (anno 1727), sino alle Gave. con belle vedute sul Tigullio e sull'antico Monastero della Cervara (1361). Da qui (e dagli Olmi) si può scendere a Paraggi. San Rocco-Punta Chiappa (30 minuti): mulattiera tutta in discesa dalla frazione San Rocco di Camogli (bivio a Ruta sulla via Aurelia) per una gradinata fino alla badia di San Ni¬ colò (anno 1345) e al piccolo scalo detto Porto Pidocchio, da qui fino a una lingua di roccia protesa in mare che è appunto la Punta Chiappa (da ciàpa, ardesia). Ideale per i bagni di sole, paradiso di buoni nuotatori. Anche da Porto Pidocchio collegamenti continui e regolari di battelli con Camogli, San Fruttuoso e Portofino. Portofino Vetta-Semaforo Vecchio-Semaforo Nuovo: sono 3 ore circa di passeggiata, fra le più panoramiche del parco, n Semaforo Vecchio si trova proprio sulla cima del Monte di Portofino a 610 metri di quota, il punto più alto del promontorio, ma il panorama più ampio è probabilmente quello dal Semaforo Nuovo (che si raggiunge con un sentiero per le località Porcile e Paradiso). La vista spazia sul mare e sull'intero arco del Golfo di Genova che nelle belle giornate è visibile fino a Capo Noli. C'è chi assicura che i vecchi da qui vedevano la punta della Corsica. I semafori servivano alle segnalazioni della navigazione costiera, a. pi. Le malattie provocate da insetti comprendono malaria, febbre gialla, malattia del sonno e tifo. In ben 105 paesi le zanzare della malaria colpiscono dai 200 ai 300 milioni di persone ogni anno. «Si può prendere la malaria anche con una sola puntura in una sosta in aeroporti dell'East Africa», dice l'esperto dottor Anthony Hall del Tropical Hospital di Londra. Per la malaria l'Africa equatoriale è ritenuta più pericolosa dell'America Latina o dell'Asia del Sud Est. Da tenere presente che le donne incinte hanno una scarsa resistenza alla malaria. I farmaci non evitano l'infezione, ma impediscono che si diffonda e si devono continuare a prendere anche dopo essere partiti da zone malariche. Bisognerebbe applicare due volte al giorno liquidi repellenti a viso, braccia e gambe, stare molto attenti alle ore serali e mai rifiutare l'offerta della zanzariera sul letto. Inoltre in molti paesi hanno diffusione epidemica le malattie veneree e l'unico modo sicuro di evitarle è di non avere rapporti, secondo il dottor John Naponik. uno specialista americano che lavora in Birmania. «Molti turisti cercano avventure e il sesso è un grosso rischio per chi viaggia da solo». Il 90 per cento delle infezioni contratte in Asia derivano da rapporti sessuali. Per i turisti la minaccia dell' Aids è considerata assai minore delle più comuni infezioni vtneree. Si è calcolato che l'anno scorso, esclusi l mia mia CARA/ riiKfo&ro cHe k'HIIvVM/AyA// Paesi comunisti, siano stati fatti 600 milioni di viaggi all'estero e la cifra dovrebbe salire a 780 milioni in dieci anni. «Per fortuna i problemi sanitari nei viaggi sono in maggioranza di poco conta ma il turismo è un fenomeno su scala grandiosa», dice 11 professor Richard Dawood, curatore di «TYavellers' Health: Ormai conviene mettere in valigia insieme alla crema solare anche i buoni consigli dei medici esperti di viaggi. t tjjpr. k ni jCopjright «TV N«w York niso Servici, t per l'Itali* >U Sonpa*