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Joan Armatradìng imbraccia la chitarra Joan Armatradìng imbraccia la chitarra e celebra l'ars amandi Lo si enuncia alla partenza: la gentilezza a parole non garantisce affatto dalla brutalità di fatto, non è subito tutto chiaro e lampante nelle persone, meglio non confidare senza riserve in un uomo onesto per definizione (Kind Words). Il tono d'autore delle canzoni di Joan Armatrading si avverte proprio in questa attitudine a esprimere l'incertezza come regola di vita, rifiutando il punto di vista canzonettistico che distingue sempre a priori tra amanti •sinceri» e «traditori»: la realtà è più ambigua. E può anche essere gratificante questa ambiguità se dà luogo ai mille giochi di prestigio che sono gli inganni d'amore (Killing rime). Dopo questi enunciati morali, l'album apre una parentesi «sociale» con 1 temi dell'amicizia (se hai bisogno di qualcuno nelle difficoltà fai un fischio e arrivo) e della lotta per guadagnarsi il rispetto. Paradossalmente sono proprio questi momenti estroversi a offrire occasione per le canzoni più persuasive dell'album (Reach out. Angel Man), pienamente rock e felicemente affidate al chitarrismo. Si chiude la prima parte con una canzone d'amore molto emotiva e di grande effetto (Laurei and the rose), ma che annuncia già il tema principale della facciata B: la depressione. Infatti, confessa Armatrading con dolcezza: «Non voglio piangere troppo, non voglio tirare il segnale d'allarme, però avverto una sensazione di pericolo». 11 delicato equilibrio dell'ambiguità piano plano va in pezzi. La seconda parte si apre con una disperata richiesta di consolazione (One more chance), si continua nel crescendo della crisi depressiva (Russian Roulette, figuriamoci) e a compensazione fantastica si sogna un Lui. l'unico il solo, che può «fare la magia» (Jesse), se poi ne approfitta per fregarti, non prendere troppo sul serio i suoi discorsi, in fondo quel tipo è una figura retorica (Figure of Speech). Ma allora questo amante risolutivo esl-