Sono un single, dunque seduco

Sono un single, dunque seduco Sono un single, dunque seduco prattutto single, ovvero senza una moglie o una compagna convivente dopo il fallimento di precedenti esperienze di coppia. Proprio partendo da questa sua condizione di uomo solo Sandro Toni ha scritto Vademecum del single boy, sottotitolo L'arte di vivere del nuovo senza famiglia (editore Rizzoli, 223 pagine, 16.500 lire), che non è un prontuario, come potrebbe suggerire il titolo, per aiutare gli scapoli e gli ex mariti a districarsi nei meandri della quotidianità senza il soccorso di una partner: il problema fondamentale del singolo, secondo l'autore, è infatti quello di procacciarsi una compagna di letto, più compagne è meglio, alcuni compagne nella stessa giornata è il massimo. Essenziale, tuttavia, è che queste ragazze non accampino poi diritti per diventare compagne di vita. Altezza un metro e ottanta, corrispondente a un peso di cento chili, ma forse qualcosa in più, «mi dicono che sono il sosia di Umberto Eco-, Sandro Toni LA più straordinaria è la -bambola-, altrimenti detta •bona-: un convegno d'amore con lei equivale a una settimana di vacanze a Cortina. Ma anche le altre, la filosofa in crisi di certezze, quella che è sempre di cattivo umore, quella che come una lettera rubata non è mai dove la si cerca, quella che per lasciarsi andare deve essere ubriaca, quella inopportuna che arriva immancabilmente quando in televisione c'è la partita di calcio, anche queste altre, se affrontate con pazienza, possono offrire esperienze esaltanti. Comunque le migliori sono le brutte, perché fanno l'amore ogni volta come se fosse l'ultima. Parola di Sandro Toni, quarantenne bolognese, vicedirettore della cineteca comunale della sua città, critico cinematografico su varie riviste specializzate, autore di un manuale sul linguaggio del cinema destinato ai giovanissimi, direttore editoriale di una piccola casa editrice, -Il cavaliere azzurro-, studioso di letteratura francese; ma qui so¬ si autodefinisce di getto -bruttissimo; però... «Però per qualche motivo curioso che non so spiegare, considerato 11 mio aspetto e la mia normalità, attraggo inspiegabilmente le donne. Cosa questa che, se non mi lascio vincere dalla mia grande pigrizia, amo coltivare». £ che, evidentemente, gli Ila fornito l'alibi per erigersi a maestro di seduzione. Nel suo vademecum l'autore non tralascia il più piccolo dettaglio: il look del single, che deve essere curato, la casa, possibilmente piccola, il letto, consigliabili quelli alti della nonna, i comfort, indispensabile la televisione a colori, i luoghi dell'approccio, privilegiare le chiese ed evitare i piccoli musei. Se queste regole saranno rispettate la preda non potrà sfuggire, l'avventura sarà assicurata. «Misogino io?» si sorprende Sandro Toni: «Assolutamente lo nego, se lo fossi avrei scritto un altro libro. Il mio vademecum vuole essere uno scherzo, la rappresentazio¬ ne di un desiderio che in effetti occupa gran parte del pensieri dell'uomo che vive solo». Perché -sentirsi un drago-, sostiene Toni, è la sindrome principale del single, la sua ossessione: «E' il suo modo di immaginarsi desiderato, di riempire dei vuoti, di rivendicare la virilità che il maschio sposato, dedito a proteggere moglie e figli, non ha più bisogno di dimostrare». Preso atto che le nuove rivendicazioni femminili hanno sconvolto il sistema dei ruoli, e che la convivenza sia un'istituzione ormai impraticabile, il drago, cioè il single, cioè Sandro Toni, guarda alla donna unicamente come oggetto di conquista: all'uopo attinge a piene mani al classico repertorio delle battutacce: «Ma lo nella vita non sono cosi, io sono carino, gentile. Nel libro si, d'accordo, mi sono lasciato un po' andare alla mia goliardia, come si fa fra amici. E forse ho esagerato, ma comunque non sono pentito».

Persone citate: Sandro Toni, Umberto Eco

Luoghi citati: Cortina