E l'estate nera del calcio

Una settimana di fuoco: caso Roma, consiglio federale e calcioscomftiesse Una settimana di fuoco: caso Roma, consiglio federale e calcioscomftiesse Ey l'estate nera del calcio Mercoledì il giurì d'appello dell'Uefa es ma c'è un fondato ottimismo, pur basato su semplici sensazioni. Si parla di una ammenda di 100 milioni, pari alla cifra ufficialmente impegnata nella corruzione, e di una partita a porte chiuse. Sembra improbabile invece che l'Uefa voglia inaugurare in questa occasione una nuova punizione proposta nel dopoBruxelles: doppia trasferta per la squadra punita, e relativo notevole vantaggio per quella casualmente ospitante. In questo momento in cui tutto il calcio si aggrappa alla figura di Carraro è circolata pure la voce che il presidente del Coni si sia adoprato. nella sua veste di membro del Ciò, per far arrivare qualche consiglio ai giudici. La Roma ha proposto appello pure per le sanzioni contro Viola, ma senza la minima speranza di spuntarla. IL C.F. — Ci sono ancora quattro giorni per raggiungere un accordo onorevole all'interno dei consiglio federale per rassegnare dimissioni collegiali e uscire dalla comune con un minimo di dignità. Sarebbe già une novità ri¬ di GIORGIO VIGLINO ROMA — Oggi comincia una settimana di fuoco per il calcio italiano, stretto nella morsa di una crisi ette minaccia l'esistenza stessa dello sport-business più seguito d'Italia. Mercoledì il jury d'appello dell'Uefa esainina il ricordo della Roma avverso la squalifica della società per un anno dalle coppe europee. Giovedì e venerdì a Coverciano si riunisce il consiglio federale per decidere la propria autoeliminazione con dimissioni fulminanti. Sabato De Biase dovrebbe depositare parte almeno dell'istruttoria sportiva, con l'incriminazione di diciannove società, capeggiate da Napoli, Udinese, Bari, Vicenza e Brescia. VIOLA — L'appello opposto dalla società giallorossa poggia su tutta la documentazione che Viola forni ai giudici della Corte Federale. La illustrerà un avvocato svizze ro, che nel Paese dei gnomi fa parte di quel -club dei 2000' raggruppante le persone influenti della confederazione. Non ci sono elementi nuovi, amina il ricorso dei gi spetto ad un recente passato. Sordillo e Cestani, pur nell'odio reciproco, sono i più tenaci nel voler rimanere in sella. Il presidente finge di igiwrare l'invito più che pressante del Coni; suo fedelissimo è Campanati. responsabile del settore arbitrale, rientrato appositamente dal Messico. Cestani fa il pesce in barile. Sabato ha fatto votare dal suo consiglio di lega un documento che gli lascia piena libertà d'azione. Ha due consiglieri-peones e nessun altro. Per restare in sella Sordillo ha bisogno di avere altri quattro consiglieri e arriverebbe a sette con Cestani c compagni che salterebbero sul carro della continuità. In questo caso l'attuale dirigenza potrebbe vegetare, governando ancor meno di quanto non abbia fatto nel recente passato. Per fortuna nel campo delle possibili soluzioni la resistenza dì Sordillo non sembra destinata ad avere più di un 20c7c di probabilità di riuscita. TRATTATIVA — / potenti del consiglio, presidente e tre vice, stanno conducendo trat¬ giallorossi, giovedì e v tative telefoniche bilaterali, per arrivare a un improbabile documento comune, con propositi altrettanto solidali per il futuro. Ieri Cestoni ha dichiarato guerra a Ricchieri rigettando il progetto già formulato in tutti i particolari di passare dalla C2 alla Interregionale nella stagione 87-88 un sesto delle sue società, diciotto. Ricchieri, rodigino del gruppo democristiano che fu di Bisaglia. ha incassato da buon giocatore di poker, scandalizzandosi, ma non troppo, per il voltafaccia del collega. Sabato ha convocato anche lui a Viareggio una riunione straordinaria del suo consiglio di Lega, e quasi in risposta a Cestani si è fatto ufficializzare il mandato a sciogliere il C.F.. Fuori dalla rissa soltanto Matarrese, che si è concesso un weekend a Bari e ricoìnincerà a interessarsi di calcio quest'oggi. Sordillo e De Gaudio, dopo i grandi litigi del Messico, si sono incontrati sabato a Milano, chissà che non tornino uniti. CARRARO — Aspetta le di¬ enerdì a Coverciano i missioni del consiglio e la richiesta ufficiale del commissario. Ha dettato condizioni precise per un cambiamento radicale nei quadri. Dovrebbero essere nominali alle tre leghe altrettanti commissari e il presidente del Coni preferirebbe che non fossero i presidenti uscenti. Nel ruolo di commissario in Figc. Can n.ro imposterebbe subito una riorganizzazione federale a livello puramente funzionale. Esce oggi definitivamente senza rimpianti da parte di alcuno, l'ex-segretario Borgogno, e deve partire con un compito improbo il nuovo responsabile Gianni Petrucci, che è unanimemente considerato il miglior funzionario dei quadri Coni. D'altra parte Carraro dovrà affrontare pure i due problemi più urgenti: trattativa con le forze politiche per il piano di risanamento, e risultanze dell'inchiesta sul calcio-scominesse. Appena qualche settimana in più. diciamo avvio di settembre, per decidere sulla sostituzione di Bearzot alla guida della Nazionale, che dovrà ripartire con meta le l C.F. decide rautoel qualificazioni per i campionati europei. DE BIASE — L'inquisitore federale ha condotto l'inchiesta parallela a quella del magistrato torinese Marabotto con ancor più incertezze del consueto. E adesso non sa più a chi deve rispondere. Sordillo alla fine d'aprile fece un goffo tentativo per cercare di ammorbidire l'azione della magisiiatura ordinaria causando a De Biase non pochi problemi proprio con alcuni collaboratori impegnati negli interrogatori degli indiziati. Sono ventuno le società sotto inchiesta, più il Palermo che viene inquisito per l'inchiesta promossa nella capitale dell'isola, e almeno una settantina i tesserati. Si sa per certo che Carraro non insegue un insabbiamento, ma le abitudini di decenni sono difficili da cancellare. Non appare però più inamovibile Io slesso De Biase, già pesantemente compromesso dallinchiesta tecnicamente pessima sul caso Viola-Vautrot; numerosi collaboratori nell'in chiesta non sembrano più di sposti ad annullare giorni e iminazione - Sabato De Biase incrimina diciannove giorni di lavoro in funzione di un ordine dall'alto. C'è la probabilità di una retrocessione per quattro protagoniste di A, Napoli e Udinese veterane, e le matricole Brescia e Vicenza e penalizzazione per il già retrocesso Bari. Poi a catena provvedimenti analoghi nelle serie inferiori. Anche per i singoli tesserati sono previste condanne molto pesanti viste le situazioni emerse. Il Napoli ha emesso sabato un comunicato in cui minaccia a destra e a manca, ed ha trovato paladini in alcuni giornali interessati particolarmente, per diffusione, a cause -nordiste- e -sudiste-. Il risanamento del calcio non passa certo per faide di paese o di regione, anche se poi caso vuole che la ghigliottina sia destinata a colpire in Friuli l'Udinese e in Campania il Napoli. Oppure si vuol sostenere che il friulano, che ha ricostruito una intera regione con i propri mezzi dopo il terremoto, ha meno diritti del napoletano oppresso da mille problemi, e allietato soltanto da Maradona? Per Matarrese e Sordillo una settiman società a di fuoco